Scultura arcaica

LA SCULTURA ARCAICA

La scultura arcaica si sviluppò tra il VI secolo a.C. e il 480 a.C. Questa fase arcaica è divisa in tre parti: Scuola Dorica, Scuola Ionica e la Scuola Attica.

LA SCULTURA ARCAICA

La scultura arcaica si sviluppò tra il VI secolo a.C. e il 480 a.C. Questa fase arcaica è divisa in tre parti: Scuola Dorica, Scuola Ionica e la Scuola Attica.

KOURAI e KORAI

Kouroi e delle Korai , erano delle figure umane giovanili, rispettivamente maschili e femminili, al culmine dello sviluppo intellettuale e fisico. E' chiaro che esse fossero destinate all'ambito religioso, l'esatta funzione di queste statue non era univoca e variava nei diversi ambiti geografici: erano rappresentazioni di divinità, di offerenti, di protettori di un defunto, o magari di atleti. Le statue potevano essere poste in un santuario, potevano rappresentare il dio stesso, il dedicante, o soltanto un'immagine umana bella e perfetta; potevano essere poste in una tomba e potevano essere immagini del defunto benché spersonalizzate; anche gli anziani potevano avere nella loro sepoltura un kouros.

Le forme e le movenze del corpo sono semplificate e ridotte, le statue sono poste in piedi, spesso a grandezza naturale o quasi naturale, con una gamba avanzata ad indicare il movimento e con il tipico sorriso arcaico. Schema e tipologia fisica sono affini a quelli egizi. Nelle più antiche sculture arcaiche greche l'effetto monumentale della scultura egizia era già raggiunto. La composizione era semplice e compatta e i particolari anatomici tradotti in moduli decorativi non connessi organicamente al corpo (orecchie, rotule, costole).Vengono utilizzati il marmo o la pietra locale o, ancora, la terracotta.

KOUROS DI MELOS

Il Kouros di Melos è una scultura in marmo databile al 540 a.C. circa. Si tratta di un esempio del Kouros del VI secolo legato alla corrente ionica. Questa scultura è contraddistinta da una figura più elegante e slanciata, di maggiore agilità.
Il fanciullo, sta eretto e nudo,col piede sinistro leggermente avanzato. Le braccia sono dritte e strette ai fianchi. Il volto è giovanile, col tipico sorriso arcaico, i capelli lunghi e ricadenti sulle spalle.