LA FAMIGLIA INDOVINELLI

Progetto speciale realizzato per l' a.s. 2020/2021 a cura del Dipartimento Educazione GAM in collaborazione con I.C. Rita Levi - Montalcini 

L'arte di raccontare

Vicino al laghetto c'era una strana sedia fatta di nuvole...

Cammina cammina, incontrarono il libro che era diventato gigante per effetto della magia. I quattro si salutarono, felici di rivedersi dopo tanta fatica ed erano pronti per continuare l'avventura. Al libro si accese una lampadina (non per niente il suo nome era Mille Scintille) e disse: "Salite sopra la mia copertina!" In un battibaleno si ritrovarono dall'altra parte dei monti, in riva al mare dove c'era una barca sulla quale salirono.

Radial orange

CLASSE 2A I. C. Rita Levi - Montalcini Torino

La famiglia attraversò lo specchio per andare a cercarlo e si ritrovò nel mondo magico.

Proseguirono, ma non sapevano quale direzione prendere perché non vedevano più le braccia. Si ricordarono del bastone magico che avevano ricevuto in dono. Ritrovarono il nord e apparve una campagna dove c'era uno specchio per tornare a casa. Attraversarono lo specchio e, arrivati a casa, festeggiarono. La signora preparò una torta cinese e mentre festeggiavano sentirono qualcuno litigare.

Incontrarono una donna che dormiva in piedi che, svegliandosi, improvvisamente chiese: "Chi siete?" "Una famiglia che cerca il suo prezioso libro volato via..." La signora iniziò a strillare: "Sapete che non potrete più tornare indietro dalla stessa strada?" I tre, appresa la notizia, erano tristi ed impauriti.

La casa era abitata da un uomo vestito di nero...

Superata la prova, andarono avanti (seguendo la direzione che il braccio indicava). Dopo un po' incontrarono la Genia Senza Nome...

...e la Signora Scimmia ne proposte un altro. "Pianino e Adagino andavano a scuola. In quanti erano?" La risposta arrivò decisa: "In quattro!!!"

Si incamminarono sperando di trovare il libro per il sentiero. Ad un certo punto videro qualcosa svolazzare in aria: era il Genio dello Stivale che propose uno dei suoi indovinelli: "Quando tu sei giù, loro sono su. Quando tu sei su, loro sono giù." I tre ci pensarono un pochino e risposero, decisi e in coro: "I piedi"

Sazi e soddisfatti, ripresero il cammino. Incontrarono l'Uomo di Legno, che propose loro un indovinello: "Quando tu sei su lei è su, quando tu sei giù lei è giù". I tre risposero in coro: "La testa!!!"

...che, con un gesto, fece apparire dalle montagne alte e ripide: dovevano oltrepassarle per arrivare alla terza prova. Non sapevano proprio come fare!

L'Uomo Roccia furibondo diventò paonazzo di rabbia e iniziò a trasformarsi in lava. Spaventato, chiese un po' d'acqua e se la versò in testa. Tornato normale chiese scusa a tutti per essere stato prepotente. I tre e anche l'uomo che mangiava la mela provarono tenerezza per quell'omone forte e scorbutico e diventarono amici per la pelle... e vissero tutti felici e contenti!

...e una signora sempre allegra che cucinava deliziosi piatti cinesi. Era la famiglia Indovinelli!

Dentro il laghetto viveva l'Uomo Roccia: tutti i giorni cercava di prendere la sedia, ma la trovava sempre occupata. Lui sapeva che quella sedia era magica. 

Realizzato durante l'anno scolastico 2020/2021 in occasione del progetto "L'arte di raccontare" a cura del Dipartimento Educazione GAM Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino

Un giorno il Principino non riuscì a trovare il suo libro volante. Ne aveva bisogno per raggiungere la scuola.

L'uomo porse il bastone alla Famiglia Indovinelli.

Nella stanza dell'Uomo Nero c'era uno specchio magico: chiunque lo attraversava si ritrovava in un altro mondo, in una meravigliosa campagna.

Mentre si disperavano, arrivò un uomo con le braccia allungabili. "Non abbiate paura, con le mie braccia magiche vi indicherò la via. Attenti, non sarà facile perché dovrete superare delle prove. Vi darò anche un aiuto: questo bastone indica il nord e il sud, voi dovete dirigervi a nord".

C'era una volta una famigliola che viveva in una casetta in montagna vicino ad un laghetto.

Dopo un po' si accorsero di avere fame. In cielo videro un puntino in lontananza, lo chiamarono e man mano che si avvicinava, si ingrandiva. Quando arrivò sulla barca videro una strana creatura che si informò: "Ho sentito delle grida, avete fame?" I tre risposero in coro: "Siii!!!" Quella strana creatura esclamò: "Siete fortunati. Io sono Sparapasta..." e iniziò a sparare succulenti piatti di pasta.

Andarono in giardino a controllare cosa stava accadendo. Videro l'Uomo Roccia e l'Uomo che mangiava la mela discutere. Chiesero: "Perché litigate?" L'Uomo Roccia, infuriato, si calmò e spiegò: "Voglio prendere la sedia, ci provo da tanto tempo, ma non ci sono mai riuscito!" L'uomo che mangiava la mela disse: "Si può sapere perché vuoi a tutti i costi quella sedia? "Perché è magica!!!" La famiglia scoppiò a ridere perché in realtà la sedia non era magica ma era telecomandata dal principino che era uno scienziato esperto, anche se giovane. L'aveva inventata per convincere i creduloni che fosse magica.

Era una casa bassa e rustica, con una balconata di legno abbellita da tanti fiori colorati.

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