PERSONAGGI SENZA SENSO

Progetto speciale realizzato per l' a.s. 2020/2021 a cura del Dipartimento Educazione GAM in collaborazione con I.C. Rita Levi - Montalcini 

L'arte di raccontare

Una mattina, mentre beveva il tè in cucina, Giulia vide arrivare una principessa con le scarpette rosa. Allora si ricordò di quanto aveva visto nella stanza chiusa a chiave e capisce.

Era così felice e corse ad abbracciare la capretta Mafalda che però aveva mangiato i biscotti che aveva lasciato in giardino, accanto al suo libro preferito.&nbsp;

Subito dopo averli mangiati, Mafalda venne teletrasportata in un isola dove c’è un hotel in cui vivono le persone felici:&nbsp;

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PERSONAGGI SENZA SENSO

CLASSE 2E I. C. Rita Levi - Montalcini Torino

Ninja, che nel frattempo era uscito nell’ombra in cui aveva sempre vissuto, aveva continuato ad amare la mamma di Giulia, che un ragno malefico aveva trasformato in Ragna. Saputo del suo ritorno, la raggiunse, si tolse la maschera e disse davanti a tutti di essere il papà di Giulia su cui da sempre veglia in silenzio, non visto, per timore che il ragno lo mordesse e gliela portasse via.&nbsp;

La domenica di Pasqua arrivò alla casa in collina Ragna che aveva vissuto nel bosco, vicino all’albero dai frutti velenosi e aveva dimenticato di essere la mamma di Giulia. Ma il suo amore per lei era così grande da sconfiggere la magia cattiva del morso del ragno.

Faceva così anche quando tre ragazzini monelli – Tom, Andrea e Matteo – prendevano in giro il piccolo mago fluttuante, fino a quando smettevano di farlo.

La notizia di ciò che stava accadendo si sparse velocemente: tutte le persone che erano state teletrasportate sull’isola arrivarono alla casa in collina dove la mamma e il papà di Giulia si sposarono e tutti insieme organizzarono una bella e lunga festa in cui tutti erano felici.&nbsp;

Sopra un tavolo c’era un vaso di metallo con dentro dei bastoni di legno ricchi di energia dove Arit aveva messo dei sassi del fiume Las. Il vaso, pieno dell’energia dei bastoni e dei sassi del fiume Las era tenuto attaccato al tavolo da una fruttiera calamita che lo teneva in equilibrio.

Giulia aveva una capretta di nome Mafalda che diventava invisibile e passava attraverso i muri.&nbsp;

Realizzato durante l'anno scolastico 2020/2021 in occasione del progetto "L'arte di raccontare" a cura del Dipartimento Educazione GAM Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino

Nel frattempo, Giulia, ignara di tutto ciò che stava accadendo, scoprì l’esistenza della stanza della principessa che era vicina alla sua , ma non può vederla. Sentì dei rumori dietro la porta, incuriosita guardò dal buco della serratura e vide due scarpette rosa che ballavano davanti alla finestra aperta.&nbsp;

Nell’istante in cui la guardò il cielo si oscurò e Tim sprofondò nel pavimento, perché non si ricordava fosse così bella. Quando si riprese dalla sorpresa corse dalla principessa e l’abbracciò. Tim amava tantissimo la sua principessa.

Nell’isola c’era una grande villa un po’ tetra, con una piscina piena di fantasmi che di tanto in tanto andavano a spaventare gli abitanti dell’Hotel...

In lontananza, poco distante, si vedeva un albero molto alto che dava abbondanti frutti tutto l’anno, ma erano velenosi! Era stato il vampiro Canino a rendere velenosi i frutti dell’albero, così poteva mangiarli solo lui che era immune al veleno e nessun moriva. Canino aveva reso invisibile la principessa ballerina che voleva mangiare i frutti dell’albero, ma lui che amava la principessa, non voleva che morisse così per salvarla rinunciò a lei.&nbsp;

Giulia aveva 9 anni, era curiosa e si divertiva a&nbsp;scoprire tutto ciò che non conosceva. Un giorno, mentre era al parco, trovò una collana di perle, la prese tra le mani. La collana cominciò a parlare: "Se mi vuoi tenere devi sapere che sono buona e non sopporto le persone cattive".

...fino a quando questi scoprirono che la statua di una mano che c’è nell’orto è magica.&nbsp;

Un giorno Mafalda oltrepassò il muro di una stanza chiusa a chiave e vide due scarpette rosa e una sedia, sola, di fronte alla finestra. Con grande stupore osservò le scarpette ballare: erano di una principessa bellissima che il vampiro Canino aveva reso invisibile.&nbsp;

C'era una volta una bambina di nome Giulia. Viveva in una casa in collina con Ninja che pensava fosse solo un amico.

E proprio per amore della sua bambina trovò la forza di tornare alla casa in collina. Entrò nella stanza chiusa, si tuffò nel vaso in cui Arit aveva conservato l’energia dei sassi e quella dei bastoni e subito dopo, dal vaso incollato al tavolo dalla fruttiera calamita, uscì una bellissima donna.

Ninja era molto timido. Sembrava avesse mille mani e fosse senza gambe, invece era veloce come un fulmine. Era capace di rendersi invisibile, così, ogni volta che vedeva dei bulli prendere in giro qualcuno, li sollevava con forza, li mandava in aria e restava a guardarli spaventati, fino a quando li faceva ruzzolare a terra.&nbsp;

Un giorno arrivò alla casa in collina una bambina di nome Arit, senza mani e senza piedi, che sollevava i sassi del fiume Las con le sue trecce. Da lontano lanciò un sasso contro la finestra della stanza della principessa invisibile: l'aprì. Entrando vide le scarpette rosa vicino alla sedia. Con un altro sasso riuscì a rompere la sedia, spezzare l'incantesimo e la principessa tornò ad essere visibile, in carne ed ossa.

La porta dell’ingresso era magica: allo spuntare della luna iniziava a parlare, anche quanto nessuno l’ascoltava. La porta parlava fino a quando spuntava il sole del mattino. In quel momento tornava ad essere una normalissima porta.

I pesci del fiume Las che passava vicino all’albero di cui rosicchiavano piano piano le radici. Mangia oggi, mangia domani, a un certo punto l’albero rimase senza radici e morì. Al suo posto comparve un principe rivestito di foglie: era il principe Tim!&nbsp;

Anra e sua figlia Anna, scappate al vampiro Canino, trovarono rifugio nella casa in collina e diventarono amiche di Giulia. Sul muro del corridoio c’era il disegno di una porta, ogni volta che lo guardavano e sfioravano la pallina che tenevano in mano, Anra e Anna entravano nella stanza delle scarpette rosa e riuscivano a vedere la principessa.

Giulia strinse forte a sé la collana, salì sull’autobus e tornò a casa.

Nello stesso giorno il vampiro Canino, tornato ad essere il principe Tim , arrivò alla casa in collina per riabbracciare la sua principessa.&nbsp;

La toccarono e diventarono invincibili: cacciarono i fantasmi dispettosi e continuarono a vivere la loro vita felice assieme a Mafalda che, nel frattempo, era tornata ad essere una splendida bambina.

Il vampiro Canino, tornato umano, si ricordò che aveva chiesto al piccolo mago che fluttuava nell’aria di rendere invisibile la principessa di cui era innamorato, per salvarla dai frutti velenosi del suo albero. Ripensò al momento in cui era stato morso da un vampiro e a quanto era stato faticoso restare buono, ma adesso era felice.&nbsp;

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