IL VIAGGIO DI ANNA

Progetto speciale realizzato per l' a.s. 2020/2021 a cura del Dipartimento Educazione GAM in collaborazione con I.C. Rita Levi - Montalcini 

L'arte di raccontare

Dopo molto tempo arrivò su una spiaggia deserta dove c'era uno strano vaso. Dal vaso uscì una voce che diceva: “Stai attenta, sta per arrivare la mia vendetta!”

CLASSE 2C I. C. Rita Levi - Montalcini Torino

"Vedi quel pino là in fondo? È il Pino Millebraccia capace di portarti a casa, devi solo salire sui suoi rami, lasciarti abbracciare e chiudere gli occhi.&nbsp; Adesso hai imparato quanto è bello parlare, ascoltare e non giudicare dall'aspetto... Non ti accorgerai nemmeno del viaggio!"

Anna era confusa, ferita e terrorizzata. Non capiva cosa stesse succedendo e chiese a Genna, la piratessa, qualche spiegazione. "L'unico che ti può aiutare a capire è il nostro pirata Sandemarco. Lui ha il potere di leggere sia nel futuro che nel passato. Ti porto da lui."

Era convinta che tutte le cose che possedeva, la sua bellissima stanza con un armadio pieno di vestiti meravigliosi, fossero tutto ciò che serviva per essere felici e guardava con disprezzo chi non era come lei. Così la sua vita scorreva nel silenzio ma anche nella solitudine: Anna non parlava con nessuno e nessuno aveva voglia di parlare con lei.

Infatti appena arrivato vicino alla nave tirò fuori la macchina più pericolosa di tutte: era capace di generare il buio più totale lasciando tutti nell'oscurità. Ora c'era il buio più scuro che si fosse mai visto. La morte poteva arrivare da un momento all'altro.

Terrorizzata corse verso la finestra per chiedere aiuto… ma la finestra, la risucchiò rivelando così di essere una macchina del tempo che la fece precipitare in un vortice spaventoso!

Anna sentì un rumore, alzò lo sguardo e in lontananza vide una figura famigliare: era Jonathan, il fratello scomparso da molti anni! Jonathan iniziò a parlare: “Ora qui, in questo mondo, dove non hai nessuno che ti protegga, pagherai per quello che ho sofferto!”

Anna impaurita cercò di liberarsi ma il pavimento sotto i suoi piedi iniziò a muoversi!

Quando ormai sembrava che non ci fosse più speranza, dal buio della notte comparve un enorme gabbiano, con magiche ali nere, e si sentì una voce:"Lasciala stare!". Era una piratessa, con una benda sull’occhio e dei vestiti consumati da mille battaglie, che volando sul gabbiano, riuscì a strappare Anna dal mostro e a portarla al sicuro sulla nave.

All'improvviso dalle acque emerse Ector, un terribile mostro meccanico, fedele servitore di Jonathan.&nbsp; Ector era un formidabile costruttore di macchine terribili e se ne serviva per accontentare il suo padrone in tutte le sue malefatte.

Scesero nella buia stanza del pirata Sandemarco. Genna portò una candela magica attraverso la quale lui avrebbe potuto fare luce su tutto quello che gli veniva chiesto. E infatti poco dopo dall'oscurità emerse il viso del vecchio pirata che iniziò a parlare.

&nbsp;Al suo risveglio si ritrovò tutta sola su una barca, in un mare oscuro e tempestoso!

Realizzato durante l'anno scolastico 2020/2021 in occasione del progetto "L'arte di raccontare" a cura del Dipartimento Educazione GAM Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino

"Il tuo vero nemico è tuo fratello Jonathan! Si vuole vendicare delle grandi ingiustizie del passato, quando a te veniva dato tutto e a lui non veniva concesso nulla perché era considerato cattivo. Tu non hai saputo aiutarlo e ora lui è riuscito ad arrivare in questo mondo incantato. Qui ha trovato aiuto per compiere la sua vendetta."

&nbsp;Anna per la paura perse i sensi e non si rese conto che a poco a poco stava attraversando lo spazio e il tempo per arrivare chissà dove!

Ora splendeva il sole: poco distante c'era un'isola e Anna venne lasciata lì, dove c'era un magnifico ariete che le si avvicinò timidamente. Anna istintivamente gli accarezzò la testa e l'ariete iniziò a parlare.

Anna era una ragazza ricca e un po’ viziata. Tutte le persone intorno a lei si davano da fare per accontentarla in tutto, ogni suo desiderio era un ordine.

E infatti Anna si ritrovò magicamente nel suo letto. Era stanchissima e in un attimo si addormentò.&nbsp; E dormendo sognò prima le terribili avventure che aveva vissuto, poi le nuove gioie che aveva imparato: la bellezza di una casa dove ciò che conta non è la ricchezza ma avere un cuore che abbraccia e parla con le persone.

Ma Ector non aveva fatto i conti con una creatura buona e potente: il cane Arciere, che scagliò le sue frecce infuocate illuminando il buio tremendo. Una di queste frecce colpì il cuore nero di Jonathan che divenne polvere sciolta nell'acqua.

Anna capiva ancora meno. A un tratto si accorse che vicino a lei c'era una magnifica conchiglia. Le sembrava di sentire una voce e infatti, avvicinandola all'orecchio, sentì: “ Lui è già qui, da molto ti aspetta, ed è pronto per la sua vendetta!”.

Anna non capiva.&nbsp;Sola, disperata e infreddolita riuscì ad accendere un piccolo fuoco ma dalle fiamme magicamente uscì un gallo che le disse: “Cerca la verità nella tua vita precedente, quando tu avevi tutto e lui non aveva niente!"

Ma un giorno nella sua casa iniziarono a succedere cose incredibili. Mentre Anna passava, la pianta che era nell'ingresso allungò le foglie e cercò di abbracciarla!

“Ora ho dalla mia parte il mostro Demon che farà giustizia”. Comparve un essere spaventoso, con due teste e un centinaio di tentacoli neri che afferrò Anna per portarla nei profondi abissi del mare.

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