LO STIVALE DALLA FOGLIA INCANTATA

Progetto speciale realizzato per l' a.s. 2020/2021 a cura del Dipartimento Educazione GAM in collaborazione con I.C. Rita Levi - Montalcini 

L'arte di raccontare

Anastasia osservò anche una casetta isolata ai piedi della montagna.

All'interno dello stivale c'era una lunga foglia sottile che, lanciata in aria, lasciò cadere una polvere che era una pozione in grado di sciogliere gli incantesimi.

Watercolor texture 1

Da quel giorno quegli alberi diventarono parte del giardino del castello. Il regno era salvo. Quelli che volevano impadronirsene sono stati sconfitti!

...il tenore Ambrogio, che rallegrava la corte con la sua melodiosa voce...

Anastasia viveva con i suoi genitori: il Re Romualdo e la Regina Genoveffa.

Il giorno seguente, il corteggiatore di Anastasia si diresse con un cavallo verso il castello per offrirle il mazzo di fiori. Incuriosita, la principessa permise il suo ingresso al castello e accettò i fiori che, odorati, la fecero cadere in un sonno profondo.

CLASSE 1F I. C. Rita Levi - Montalcini Torino

La Maga Livia avrebbe attaccato il castello durante la notte. Il re, inizialmente, non credette all'informazione perché riteneva la Maga Livia una maga buona.

A corte, insieme ai reali, vivevano con loro: la fedele balia Nina, la quale si era presa cura della principessa fin da quando era piccola...

Spesso la principessa guardava fuori dalla finestra e immaginava la vita lontano dalle mura del castello. Le capitò di osservare delle persone che, su un ponte, si affrettavano a trovare riparo perché si stavano avvicinando dei grossi nuvoloni carichi di pioggia...

Nel frattempo Livia organizzò un piano: trasformare il pirata Eliot in uno spasimante della principessa. Per questo motivo, gli diede un mazzo di fiori magici con il potere di far cadere la principessa in un sonno profondo quando li avesse annusati...

Il corteggiatore ebbe così il tempo di rapirla e di portarla tutta legata alla sua barca.

Realizzato durante l'anno scolastico 2020/2021 in occasione del progetto "L'arte di raccontare" a cura del Dipartimento Educazione GAM Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino

Inoltre, la maga aveva trasformato il mostro Tito in un albero di mele magico che dava belle e invitanti mele che pietrificavano chiunque le mangiava.

Durante la notte, arrivò la Maga Livia accompagnata da Lupo Mannaro che l'aveva aiutata a scalare le mura del castello grazie ai suoi piedi di metallo. Indisturbati, i due legarono il Re e la Regina dicendo che Livia avrebbe governato tutto il regno, mentre Romualdo e Genoveffa sarebbero diventati suoi sudditi.

Il Re aveva un fedele consigliere di nome Francesco, che aveva la testa a forma di capra. 

C'era una volta una principessa di nome Anastasia che viveva in un regno lontano... 

Un giorno avvertì il Re che la Maga Livia aveva intenzione di impadronirsi del regno insieme ai suoi seguaci:

La balia ritornò normale e la principessa si risvegliò dal profondo sonno e fuggì dalla barca. Il pirata Eliot, il mostro Tito, il Lupo Mannaro, il consigliere traditore e la Maga Livia vennero trasformati in grandi alberi per sempre.

La balia Nina vide le mele così belle e invitanti che decise di mangiarne una, ma venne subito pietrificata.

La principessa aveva sempre con sé un cane pastore tedesco, Leo, che le faceva da guardia del corpo. 

Il fidato cane Leo, che aveva seguito tutto, ebbe un'idea! Chiese al maggiordomo Igor di accompagnarlo fino alla sua cuccia perché si era ricordato che al suo interno c'era uno stivale magico, nascosto lì dalla balia Nina che era una maga buona. 

...il maggiordomo Igor che si occupava delle faccende domestiche.

Nello stesso giorno, il consigliere del re che, in realtà voleva tradirlo perché era amico della Maga Livia e con lei voleva impadronirsi del regno, offrì al Re il melo magico e lo fece mettere al centro del giardino per abbellirlo.

...il Lupo Mannaro, che aveva i piedi di metallo in grado di aggrapparsi a ogni superficie.

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