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by Roberta Porta

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Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
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La data di fondazione è :  17 Marzo 1861
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Facciata
L’imponente facciata in marmi, mattoni e piperno è divisa in due ordini da una possente trabeazione sul cui fregio corre l’iscrizione “Matri Dei ob Urbem ac Regnum a peste servatum” (Alla Madre di Dio per aver preservato Napoli e il Regno dalla peste).La facciata fu disegnata dall’Ingegnere maggiore del Regno Orazio Gisolfo nel 1633; un collaboratore di Cosimo Fanzago (1591-1678), il carrarese Costantino Marasi, è probabilmente l’autore dei portali d’ingresso. Quello centrale, con colonne e timpano spezzato, è sormontato da un’edicola della Madonna, mentre sopra le due porte laterali si aprono due finte finestre. In alto, un finestrone di stile rinascimentale sormontato da un frontone triangolare con oculo centrale.
Ai lati della facciata furono aggiunti nell’Ottocento due campaniletti.
informazioni
sulla
chiesa
Esterno
L'architettura esterna della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli è in linea con quella delle altre chiesette in zona. La larghezza della facciata frontale è di circa 4,20 m, presenta la parete di colore bianco in latte di calce, dove è situata la porticina d'ingresso, nella parte superiore si erige un piccolo campanile a vela sul quale asse campanario è riportata la data 1845, presubilmente sul vertice del campanile doveva essere presente una croce, oggi non più esistente.
Immediatamente sopra la porta d'accesso alla chiesetta c'è un lucernario in pietra locale, la cui la forma è di un quadrato con quatto semicerchi adiacenti ai lati del quadrato stesso. Il lucernario realizzato manualmente dagli artigiani scalpellini che nel 1500 riuscivano a tagliare e modellare perfettamente la pietra calcarea servendosi unicamente di arnesi manuali e della sola forza delle braccia. Il tetto spiovente è coperto dalle tipiche chiancarelle di pietra calcarea locale, magistralmente incastonate una con l'altra.
Immediatamente sopra la porta d'accesso alla chiesetta c'è un lucernario in pietra locale, la cui la forma è di un quadrato con quatto semicerchi adiacenti ai lati del quadrato stesso. Il lucernario realizzato manualmente dagli artigiani scalpellini che nel 1500 riuscivano a tagliare e modellare perfettamente la pietra calcarea servendosi unicamente di arnesi manuali e della sola forza delle braccia. Il tetto spiovente è coperto dalle tipiche chiancarelle di pietra calcarea locale, magistralmente incastonate una con l'altra.

Entrando, incontriamo due acquasantiere gemelle. Nella navata si aprono cinque cappelle per lato chiuse da cancellate di ferro. In alto, magnifico soffitto ligneo intagliato e dorato. Ai quattro angoli del soffitto stemma del Sedile del Popolo; sull’arco che della crociera, come pure sul pavimento al centro della navata, sul pulpito, sull’altar maggiore e in altri luoghi si vede lo stemma del Sedile del Popolo – scudo rosso e giallo. La seconda cappella è decorata con "Storie dell’infanzia di Gesù". La terza cappella è dedicata alle storie della Vergine. La quarta cappella ha una pala d’altare con "l’Immacolata Concezione" .La quinta cappella, dedicata agli Angeli, ha in fondo la grata del comunichino delle monache con sopra una statua moderna di Santa Lucia.
Segue un bel Crocifisso ligneo del XIV secolo. L’imponente e scenografico altare maggiore, ideato da Cosimo Fanzago.
Interno
1
Al centro della crociera si innalza, la cupola poggiante su un alto tamburo con otto finestroni. All’ingresso, la prima cappella entrando a destra ospita la cinquecentesca "Madonna della purità" .Nella seconda pala d'Altare con la Circoncisione di Gesù di scuola napoletana di metà del XIV secolo. La terza cappella mostra San Nicola. Nella quarta," Martirio di Sant’Erasmo."
Nella quinta, statua lignea di S. Aniello.
Una porta d’uscita immette in un corridoio con la lapide marmorea che ricorda il documento del 29 luglio 1649 di Innocenzo X.
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