Libro nuevo

by Giuseppe De Simone

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La chiesa è stata sicuramente rimaneggiata nel 1616 su progetto di Tomasiello de Arco di Napoli. la fabbrica del dormitorio fu affidata a Donato Iovine e ad altri fabbricatori però l'impianto non ha subito sostanziali modifiche, mantenendo gli aspetti della tradizione culturale longobarda mostrandosi oggi fortemente barocca.Va poi segnalata la presenza nel cantiere delle benedettine nel 1718 di Francesco Maggi cui fu affidato la messa in opera del portale in piperno in collaborazione con un architetto napoletano, molto probabilmente Giovan Battista Nauclerio, architetto di fiducia dell'ordine benedettino in quegli anni e presente proprio nel cantiere di San Biagio dove realizza nel 1737 alcuni lavori al laboratorio benedettino.
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La facciata si presenta oggi infatti estremamente semplice e lineare quasi spoglia, scandita da tre archi a tutto sesto e da un triplo ordine di lesene. I tre portali sono sormontati da decorazioni in stucco: due tondi contenenti i santi benedettini ovvero San Benedetto e San Mauro (secondo Parente San Placidio) sui laterali e sul portale centrale un timpano con decorazioni floreali a stucco, mentre sulla sinistra si apre una porta che conduce all'interno del monastero.
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Prima di accedere alla chiesa troviamo un pronao di raccordo in piperno costituito da ampi pilastri e volte a botte; la chiesa è molto ampia ed elegante, a base longitudinale, con sei cappelle per lato a cui segue la zona del transetto.
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L'interno della chiesa
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