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Classe 2CAS 2021/2022
Un libro giallo non parla di omicidi ma della restaurazione dell'ordine.
Phyllis Dorothy James, citato su The Face.
Phyllis Dorothy James, citato su The Face.
@2022 by Scuola secondaria di primo grado Giorgione, Castelfranco Veneto. Tutti i diritti riservati
Prima edizione: Febbraio 2022
Prima edizione: Febbraio 2022
Un libro giallo non parla di omicidi ma della restaurazione dell'ordine.
Phyllis Dorothy James, citato su The Face.
Phyllis Dorothy James, citato su The Face.
Il ventidue giugno, in un parcheggio sotterraneo a Roma, venne ritrovato il corpo di un giovane giocatore di calcio, Giovanni Simeone, un ragazzo gentile e tranquillo.
Poco dopo venne chiamato il famoso detective Christian De Poul, giovane, intelligente, molto astuto e legato al suo abbigliamento elegante.
Appena arrivò a Roma, andò subito nel luogo del delitto, gli piace entrare nell’atmosfera dell’omicidio.
Quando scese dall’auto trovò alcuni testimoni chiamati dalla polizia per dare informazioni al detective, tutti raccontarono quello che avevano visto nei minimi dettagli, uno di essi raccontò che l’assassino, appena vide che c’erano persone, fece cadere qualcosa dalle sue mani, forse poteva essere un indizio.
Il detective, appena finì di ascoltare le testimonianze, si precipitò sul cadavere e trovò: Un coltello, una cartuccia di una pistola calibro 50 e un pezzo di maglia, strappata dalla vittima all’aggressore.
Poco dopo venne chiamato il famoso detective Christian De Poul, giovane, intelligente, molto astuto e legato al suo abbigliamento elegante.
Appena arrivò a Roma, andò subito nel luogo del delitto, gli piace entrare nell’atmosfera dell’omicidio.
Quando scese dall’auto trovò alcuni testimoni chiamati dalla polizia per dare informazioni al detective, tutti raccontarono quello che avevano visto nei minimi dettagli, uno di essi raccontò che l’assassino, appena vide che c’erano persone, fece cadere qualcosa dalle sue mani, forse poteva essere un indizio.
Il detective, appena finì di ascoltare le testimonianze, si precipitò sul cadavere e trovò: Un coltello, una cartuccia di una pistola calibro 50 e un pezzo di maglia, strappata dalla vittima all’aggressore.
Il ventidue giugno, in un parcheggio sotterraneo a Roma, venne ritrovato il corpo di un giovane giocatore di calcio, Giovanni Simeone, un ragazzo gentile e tranquillo.
Poco dopo venne chiamato il famoso detective Christian De Poul, giovane, intelligente, molto astuto e legato al suo abbigliamento elegante.
Appena arrivò a Roma, andò subito nel luogo del delitto, gli piace entrare nell’atmosfera dell’omicidio.
Quando scese dall’auto trovò alcuni testimoni chiamati dalla polizia per dare informazioni al detective, tutti raccontarono quello che avevano visto nei minimi dettagli, uno di essi raccontò che l’assassino, appena vide che c’erano persone, fece cadere qualcosa dalle sue mani, forse poteva essere un indizio.
Il detective, appena finì di ascoltare le testimonianze, si precipitò sul cadavere e trovò: Un coltello, una cartuccia di una pistola calibro 50 e un pezzo di maglia, strappata dalla vittima all’aggressore.
Poco dopo venne chiamato il famoso detective Christian De Poul, giovane, intelligente, molto astuto e legato al suo abbigliamento elegante.
Appena arrivò a Roma, andò subito nel luogo del delitto, gli piace entrare nell’atmosfera dell’omicidio.
Quando scese dall’auto trovò alcuni testimoni chiamati dalla polizia per dare informazioni al detective, tutti raccontarono quello che avevano visto nei minimi dettagli, uno di essi raccontò che l’assassino, appena vide che c’erano persone, fece cadere qualcosa dalle sue mani, forse poteva essere un indizio.
Il detective, appena finì di ascoltare le testimonianze, si precipitò sul cadavere e trovò: Un coltello, una cartuccia di una pistola calibro 50 e un pezzo di maglia, strappata dalla vittima all’aggressore.
Appena vide gli indizi, Christian De Poul si fece una domanda: a che cosa serviva il coltello?
Ipotizzò che fosse avvenuta una rapina finita male: Giovanni Simeone voleva derubare una persona, ma essa si rivelò armata e lo uccise, oppure Giovanni Simeone stava per essere derubato, si era opposto e quindi era stato ucciso.
Il giorno seguente, il detective tornò dubbioso nella scena del delitto, in quel giorno i medici legali dovevano portargli il referto della morte di Giovanni Simeone. Poco dopo arrivò il medico con in mano l’esito del cadavere e nell’altra il test delle impronte digitali trovate sulla pistola e sul coltello, appartenevano a Sandro Moretti, un uomo con recenti denunce per ulteriori aggressioni e rapine a mano armata.
Ipotizzò che fosse avvenuta una rapina finita male: Giovanni Simeone voleva derubare una persona, ma essa si rivelò armata e lo uccise, oppure Giovanni Simeone stava per essere derubato, si era opposto e quindi era stato ucciso.
Il giorno seguente, il detective tornò dubbioso nella scena del delitto, in quel giorno i medici legali dovevano portargli il referto della morte di Giovanni Simeone. Poco dopo arrivò il medico con in mano l’esito del cadavere e nell’altra il test delle impronte digitali trovate sulla pistola e sul coltello, appartenevano a Sandro Moretti, un uomo con recenti denunce per ulteriori aggressioni e rapine a mano armata.
Appena Christan De Poul finì di vedere i due referti, trovò l’indirizzo di una casa intestata a Sandro Moretti decise di perquisirla sperando di trovare
ulteriori prove. Quando arrivò, il detective trovò un’abitazione malandata, era usata da Sandro per il fine settimana. Christian De Poul dopo aver finito di perlustrare il giardino, entrando dal cancelletto socchiuso del retro casa, andò a chiedere ai vicini che ne pensavano di Sandro. Lo definirono un ragazzo solitario, un asociale e non per bene, era sempre chiuso in casa, sempre vestito con la stessa tuta nera dell’Adidas sporca di cibo e sempre spettinato con il ciuffo che gli andava verso il basso coprendo gli occhi.
Il detective non sapeva che fare, c’era un assassino a piede libero e lui non poteva fermarlo. Cercò indizi per giorni, ma senza risultati. Ad un certo punto, pensò di andare a cercare nell’unico negozio d’armi della città, il Shot Shop, si presentò al venditore di armi.
ulteriori prove. Quando arrivò, il detective trovò un’abitazione malandata, era usata da Sandro per il fine settimana. Christian De Poul dopo aver finito di perlustrare il giardino, entrando dal cancelletto socchiuso del retro casa, andò a chiedere ai vicini che ne pensavano di Sandro. Lo definirono un ragazzo solitario, un asociale e non per bene, era sempre chiuso in casa, sempre vestito con la stessa tuta nera dell’Adidas sporca di cibo e sempre spettinato con il ciuffo che gli andava verso il basso coprendo gli occhi.
Il detective non sapeva che fare, c’era un assassino a piede libero e lui non poteva fermarlo. Cercò indizi per giorni, ma senza risultati. Ad un certo punto, pensò di andare a cercare nell’unico negozio d’armi della città, il Shot Shop, si presentò al venditore di armi.