Loading...
Scuola secondaria di primo grado GiorgioneLoading...
Omicidio a ParigiLoading...
Fassina Tommaso classe 2CLoading...
A.S. 2021-2022@ 2022 by Scuola secondaria di primo
grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati.
Prima edizione: febbraio 2022
grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati.
Prima edizione: febbraio 2022
Solo perché un problema non è ancora stato risolto, non è detto che sia impossibile da risolvere.
Aghata Christie
Aghata Christie
Philippe Koor, un investigatore della polizia, venne svegliato da una telefonata arrivata alle sei di mattina.
A chiamarlo era il suo capo e collega Jack Wilson, che gli urlò: “Philippe abbiamo trovato un cadavere al numero 16 in Via Boulevard Haussmann, muoviti e non parlarne con nessuno”.
Philippe Koor è un investigatore sulla settantina ed è un po’ cicciottello, ma molto energico, indossa sempre un cappello nero e fuma la pipa. Appena arrivato davanti al palazzo dove viveva la vittima, vide una vecchietta tremante, chiese al collega chi fosse e lui rispose: “È la vicina della vittima che ha chiamato la polizia dopo aver trovato il cadavere”. Subito arrivò il capo, che aveva già visto il cadavere, e disse a Philippe: “La vittima si chiamava Anna Richard,
A chiamarlo era il suo capo e collega Jack Wilson, che gli urlò: “Philippe abbiamo trovato un cadavere al numero 16 in Via Boulevard Haussmann, muoviti e non parlarne con nessuno”.
Philippe Koor è un investigatore sulla settantina ed è un po’ cicciottello, ma molto energico, indossa sempre un cappello nero e fuma la pipa. Appena arrivato davanti al palazzo dove viveva la vittima, vide una vecchietta tremante, chiese al collega chi fosse e lui rispose: “È la vicina della vittima che ha chiamato la polizia dopo aver trovato il cadavere”. Subito arrivò il capo, che aveva già visto il cadavere, e disse a Philippe: “La vittima si chiamava Anna Richard,
Philippe Koor, un investigatore della polizia, venne svegliato da una telefonata arrivata alle sei di mattina.
A chiamarlo era il suo capo e collega Jack Wilson, che gli urlò: “Philippe abbiamo trovato un cadavere al numero 16 in Via Boulevard Haussmann, muoviti e non parlarne con nessuno”.
Philippe Koor è un investigatore sulla settantina ed è un po’ cicciottello, ma molto energico, indossa sempre un cappello nero e fuma la pipa. Appena arrivato davanti al palazzo dove viveva la vittima, vide una vecchietta tremante, chiese al collega chi fosse e lui rispose: “È la vicina della vittima che ha chiamato la polizia dopo aver trovato il cadavere”. Subito arrivò il capo, che aveva già visto il cadavere, e disse a Philippe: “La vittima si chiamava Anna Richard,
A chiamarlo era il suo capo e collega Jack Wilson, che gli urlò: “Philippe abbiamo trovato un cadavere al numero 16 in Via Boulevard Haussmann, muoviti e non parlarne con nessuno”.
Philippe Koor è un investigatore sulla settantina ed è un po’ cicciottello, ma molto energico, indossa sempre un cappello nero e fuma la pipa. Appena arrivato davanti al palazzo dove viveva la vittima, vide una vecchietta tremante, chiese al collega chi fosse e lui rispose: “È la vicina della vittima che ha chiamato la polizia dopo aver trovato il cadavere”. Subito arrivò il capo, che aveva già visto il cadavere, e disse a Philippe: “La vittima si chiamava Anna Richard,
aveva venticinque anni e lavorava al bar qui vicino, inoltre è stata adottata da cinque famiglie adottive a causa di un incidente accaduto ai suoi genitori, era stata riportata indietro da quattro famiglie per il suo comportamento violento”. Philippe subito lo interruppe e gli disse: “Ora fatemi vedere il cadavere”.
La stanza era sporca e disordinata, con pareti unte, non c’era il riscaldamento e sul letto c’era solo una coperta leggerissima di stoffa. Pochissima luce filtrava dalla finestra con le sbarre; sembrava una prigione. La vittima era appesa a una delle sbarre della finestra, penzolava dissanguata con la testa china, sulla camicia aveva una chiazza di sangue provocata da una ferita profonda all'addome, la principale causa della morte. La ferita era stata provocata da un pugnale con la lama lunga dodici centimetri, ritrovato dalla polizia sotto la branda della vittima. Dopo aver ispezionato ancora un po’ la stanza, Philippe tornò alla centrale
La stanza era sporca e disordinata, con pareti unte, non c’era il riscaldamento e sul letto c’era solo una coperta leggerissima di stoffa. Pochissima luce filtrava dalla finestra con le sbarre; sembrava una prigione. La vittima era appesa a una delle sbarre della finestra, penzolava dissanguata con la testa china, sulla camicia aveva una chiazza di sangue provocata da una ferita profonda all'addome, la principale causa della morte. La ferita era stata provocata da un pugnale con la lama lunga dodici centimetri, ritrovato dalla polizia sotto la branda della vittima. Dopo aver ispezionato ancora un po’ la stanza, Philippe tornò alla centrale
portandosi dietro il pugnale e la corda con cui era stata impiccata Anna.
Appena arrivato in centrale, appoggiò l’arma del delitto sul tavolo della scientifica e disse all’agente Rick: “Rick, scava nel passato della vittima e riferiscimi tutto quello che trovi, io intanto andrò a interrogare i dipendenti del bar in cui lavorava Anna”. Rick abbassò la testa e cominciò a lavorare.
All’esterno il locale era decorato con addobbi natalizi anche se era estate, Philippe, un po’ perplesso dagli addobbi si decise a entrare; all’interno era sporco di polvere e non era tenuto bene. Il proprietario aveva una canottiera macchiata di cibo e grasso ed era mezzo addormentato, ma appena sentì il campanello della porta si rizzò in piedi. Philippe gli fece vedere il documento con il distintivo e lui si sorprese, subito l’investigatore disse: “Devo farle qualche domanda sulla sua dipendente, Anna”. Lui subito disse a sua discolpa: “In verità è da due settimane che non la vedo, all’inizio diceva che stava male,
Appena arrivato in centrale, appoggiò l’arma del delitto sul tavolo della scientifica e disse all’agente Rick: “Rick, scava nel passato della vittima e riferiscimi tutto quello che trovi, io intanto andrò a interrogare i dipendenti del bar in cui lavorava Anna”. Rick abbassò la testa e cominciò a lavorare.
All’esterno il locale era decorato con addobbi natalizi anche se era estate, Philippe, un po’ perplesso dagli addobbi si decise a entrare; all’interno era sporco di polvere e non era tenuto bene. Il proprietario aveva una canottiera macchiata di cibo e grasso ed era mezzo addormentato, ma appena sentì il campanello della porta si rizzò in piedi. Philippe gli fece vedere il documento con il distintivo e lui si sorprese, subito l’investigatore disse: “Devo farle qualche domanda sulla sua dipendente, Anna”. Lui subito disse a sua discolpa: “In verità è da due settimane che non la vedo, all’inizio diceva che stava male,