Scuola Secondaria di Primo
Grado Giorgione
Grado Giorgione
Amore Fatale
Giovanni Manente
Classe 2C
Classe 2C
A. S. 2021-2022
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@ 2022 by Scuola secondaria di primogrado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
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A mia madre Silvia, che mi ha fatto guardare serie TV poliziesche sin da quando sono piccolo, e a mio fratello Francesco, che mi ha fatto pensare a cose macabre per scrivere il libro.“Quando entrai nella camera di Tom, mio marito, sentii che mancava l’aria, allora lo scossi, ma non si svegliò.
Gli diedi un altro paio di scosse, ma dopo non aver ricevuto alcuna risposta, mi seccai e girai il suo corpo. Lo spettacolo che vidi fu orripilante: aveva gli occhi vuoti e la schiuma alla bocca!
Tutti quanti pensano che sia stata io a ucciderlo, perciò conto sul tuo aiuto.
Ti prego John, scopri il colpevole e tirami fuori dai guai.”
Questa era la e-mail che Natasha Hadid mi aveva mandato.
Lei era una mia vecchia compagna di classe, proveniente dal Perù. Non
pensavo che proprio quella che mi prendeva in giro al liceo, avrebbe chiesto il mio aiuto.
Gli diedi un altro paio di scosse, ma dopo non aver ricevuto alcuna risposta, mi seccai e girai il suo corpo. Lo spettacolo che vidi fu orripilante: aveva gli occhi vuoti e la schiuma alla bocca!
Tutti quanti pensano che sia stata io a ucciderlo, perciò conto sul tuo aiuto.
Ti prego John, scopri il colpevole e tirami fuori dai guai.”
Questa era la e-mail che Natasha Hadid mi aveva mandato.
Lei era una mia vecchia compagna di classe, proveniente dal Perù. Non
pensavo che proprio quella che mi prendeva in giro al liceo, avrebbe chiesto il mio aiuto.
In ogni caso non potevo rinunciare, anche perché la vittima era un mio vecchio amico. Una volta arrivato a casa di Natasha, decisi di andare a vedere la scena del crimine, per trovare eventuali indizi.
Avevo già ipotizzato che la causa della morte fosse il veleno. Lo avevo capito grazie alla schiuma alla bocca e agli occhi storti della vittima.
Entrando ne ebbi la certezza: nascosto dentro la tazza posizionata sopra il comodino, c’era del veleno per topi, l’avevo capito perché lo usavo spesso per disinfestare il mio monolocale, anche se il più delle volte ci pensava Igor, il mio gatto.
Il marito di Natasha era morto per colpa della tazza di camomilla avvelenata che gli aveva portato la cameriera. Avevo anche scoperto che dietro a un quadro situato sopra la testiera del letto, si trovava una cassaforte, stranamente aperta e, ancor più stranamente, vuota…
Avevo già ipotizzato che la causa della morte fosse il veleno. Lo avevo capito grazie alla schiuma alla bocca e agli occhi storti della vittima.
Entrando ne ebbi la certezza: nascosto dentro la tazza posizionata sopra il comodino, c’era del veleno per topi, l’avevo capito perché lo usavo spesso per disinfestare il mio monolocale, anche se il più delle volte ci pensava Igor, il mio gatto.
Il marito di Natasha era morto per colpa della tazza di camomilla avvelenata che gli aveva portato la cameriera. Avevo anche scoperto che dietro a un quadro situato sopra la testiera del letto, si trovava una cassaforte, stranamente aperta e, ancor più stranamente, vuota…
Il giorno dopo decisi di interrogare gli abitanti della villa: Natasha, la cuoca e la cameriera. Tom e Natasha non avevano figli e questo perché lei era risultata sterile.
Prima di iniziare accesi un registratore, e dopo cominciai con Natasha, chiedendo: “Ha mai notato comportamenti strani in suo marito, magari un cambio di routine?”.
“Ultimamente tornava a casa molto tardi, e diceva che fosse per lavoro, ma io pensavo che mi stesse tradendo, per questo ho chiesto il divorzio” disse
Natasha.
“Per caso c’era qualche posto che frequentava spesso?”
Lei rispose: “Sì, negli ultimi tempi aveva iniziato a frequentare un casinò, a volte dormiva addirittura in una camera privata…”.
Allora io le dissi: “Basta così Natasha, per ora sono a posto con lei…”
Prima di iniziare accesi un registratore, e dopo cominciai con Natasha, chiedendo: “Ha mai notato comportamenti strani in suo marito, magari un cambio di routine?”.
“Ultimamente tornava a casa molto tardi, e diceva che fosse per lavoro, ma io pensavo che mi stesse tradendo, per questo ho chiesto il divorzio” disse
Natasha.
“Per caso c’era qualche posto che frequentava spesso?”
Lei rispose: “Sì, negli ultimi tempi aveva iniziato a frequentare un casinò, a volte dormiva addirittura in una camera privata…”.
Allora io le dissi: “Basta così Natasha, per ora sono a posto con lei…”
Dopo che se ne fu andata, feci entrare la cuoca e iniziai con l’interrogatorio: “Ha notato qualcosa di diverso dal solito in Tom?”
Lei rispose: “Sì, di solito mi chiedeva di cucinare piatti a base di carne, mentre ultimamente mi chiedeva piatti vegetariani, che disprezzava e schifava, ma ciò nonostante mangiava comunque.”.
Dopo le chiesi che rapporto avesse con Tom, e lei mi rispose così: “Non andavo per niente d’accordo con lui, mi trattava come una schiava e non mi pagava abbastanza…”. Le dissi che poteva andare e dopo di lei entrò la cameriera, che pareva preoccupata, quasi ansiosa.
Lei rispose: “Sì, di solito mi chiedeva di cucinare piatti a base di carne, mentre ultimamente mi chiedeva piatti vegetariani, che disprezzava e schifava, ma ciò nonostante mangiava comunque.”.
Dopo le chiesi che rapporto avesse con Tom, e lei mi rispose così: “Non andavo per niente d’accordo con lui, mi trattava come una schiava e non mi pagava abbastanza…”. Le dissi che poteva andare e dopo di lei entrò la cameriera, che pareva preoccupata, quasi ansiosa.