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LO SPOGLIATOIO DI SANGUELoading...
Nora AderoujClasse 2C
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A.S. 2021/2022Ci sono due tipi di persone che se ne stanno tutto il giorno a pensare di uccidere qualcuno: gli scrittori di gialli e i serial killer.
Richard Castle
Richard Castle
@ 2022 by Scuola secondaria di primo grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
Ci sono due tipi di persone che se ne stanno tutto il giorno a pensare di uccidere qualcuno: gli scrittori di gialli e i serial killer.
Richard Castle
Richard Castle
Era il 12 settembre 2012, la data dell’omicidio di George Bake. Era una ragazza di 16 anni, alta un metro e sessantasette e con i capelli rossi. Praticava pallavolo insieme alle sue amiche anche se non con tutte andava d’accordo. Frequentava la Quer High school, una scuola dove si allenava settimanalmente.
Il cadavere della ragazza era stato trovato negli spogliatoi, precisamente nella doccia, il che significava che l’assassino doveva essere una tra le ultime persone uscite dalla palestra. In più si sa che l’addetto alle pulizie quel giorno era Rob Selmir, padre di Jason Selmir ex ragazzo di George, i due si erano lasciati già da un mese.
Si presume che l’orario dell’omicidio sia stato tra le ventuno e la mezzanotte.
L’investigatrice del caso è Grey de Hore, una donna di 36 anni, con un gusto molto raffinato, con i suoi occhiali dal contorno dorato, sempre puliti e lucenti.
Il cadavere della ragazza era stato trovato negli spogliatoi, precisamente nella doccia, il che significava che l’assassino doveva essere una tra le ultime persone uscite dalla palestra. In più si sa che l’addetto alle pulizie quel giorno era Rob Selmir, padre di Jason Selmir ex ragazzo di George, i due si erano lasciati già da un mese.
Si presume che l’orario dell’omicidio sia stato tra le ventuno e la mezzanotte.
L’investigatrice del caso è Grey de Hore, una donna di 36 anni, con un gusto molto raffinato, con i suoi occhiali dal contorno dorato, sempre puliti e lucenti.
È laureata in biologia e psicologia, ama leggere, alla domenica adora andare in montagna con i suoi libri e, con davanti una splendida vista o un tramonto, sfoglia le pagine. È attenta ai dettagli senza mai farsi sfuggire nulla, per questo risolve i casi con pazienza, mentre sotto pressione non riesce a fare bene le cose.
Questo è quello che pensa Grey: la sera dell’omicidio la ragazza si è fatta la doccia, dato che, subito dopo l’allenamento, aveva una cena con i genitori. Quindi la morte era stata verso le 21.00; infatti, il tavolo al ristorante era stato prenotato per le 22.00. Fu ritrovata con un foro d’arma da fuoco poco più in basso del diaframma. Aveva anche colpo alla testa probabilmente causato dalla perdita dell’equilibrio, ma l'investigatrice, avendo notato il modo in cui il pavimento era sporco di sangue, sosteneva che la ferita fosse stata
provocata apposta dall’assassino, forse per assicurarsi che la ragazza fosse morta.
Questo è quello che pensa Grey: la sera dell’omicidio la ragazza si è fatta la doccia, dato che, subito dopo l’allenamento, aveva una cena con i genitori. Quindi la morte era stata verso le 21.00; infatti, il tavolo al ristorante era stato prenotato per le 22.00. Fu ritrovata con un foro d’arma da fuoco poco più in basso del diaframma. Aveva anche colpo alla testa probabilmente causato dalla perdita dell’equilibrio, ma l'investigatrice, avendo notato il modo in cui il pavimento era sporco di sangue, sosteneva che la ferita fosse stata
provocata apposta dall’assassino, forse per assicurarsi che la ragazza fosse morta.
È laureata in biologia e psicologia, ama leggere, alla domenica adora andare in montagna con i suoi libri e, con davanti una splendida vista o un tramonto, sfoglia le pagine. È attenta ai dettagli senza mai farsi sfuggire nulla, per questo risolve i casi con pazienza, mentre sotto pressione non riesce a fare bene le cose.
Questo è quello che pensa Grey: la sera dell’omicidio la ragazza si è fatta la doccia, dato che, subito dopo l’allenamento, aveva una cena con i genitori. Quindi la morte era stata verso le 21.00; infatti, il tavolo al ristorante era stato prenotato per le 22.00. Fu ritrovata con un foro d’arma da fuoco poco più in basso del diaframma. Aveva anche colpo alla testa probabilmente causato dalla perdita dell’equilibrio, ma l'investigatrice, avendo notato il modo in cui il pavimento era sporco di sangue, sosteneva che la ferita fosse stata
provocata apposta dall’assassino, forse per assicurarsi che la ragazza fosse morta.
Questo è quello che pensa Grey: la sera dell’omicidio la ragazza si è fatta la doccia, dato che, subito dopo l’allenamento, aveva una cena con i genitori. Quindi la morte era stata verso le 21.00; infatti, il tavolo al ristorante era stato prenotato per le 22.00. Fu ritrovata con un foro d’arma da fuoco poco più in basso del diaframma. Aveva anche colpo alla testa probabilmente causato dalla perdita dell’equilibrio, ma l'investigatrice, avendo notato il modo in cui il pavimento era sporco di sangue, sosteneva che la ferita fosse stata
provocata apposta dall’assassino, forse per assicurarsi che la ragazza fosse morta.
Grey era molto sicura della sua pista. Credeva fermamente che fosse stato un omicidio in ogni dettaglio. I sospettati erano l'ex ragazzo di George, Jason Selmir e Jessica Stern, migliore amica della vittima, con la quale però aveva litigato nell’ultimo periodo. Il primo ad essere interrogato fu Rob Selmir, innanzitutto l’investigatrice gli chiese di dire gli orari di inizio e fine del suo turno quel sabato, lui rispose che era stato dalle 18.00 alle 21.00 di sera. “Avevi tu le chiavi della scuola vero?” “No.” rispose l’uomo. “Invece sì, o almeno così mi ha detto la preside”. “Ah, sì, adesso mi ricordo, scusi è solo che sono un po' sotto pressione.” “Sotto pressione per cosa? Ha qualcosa che vuole dirmi?” “Non si preoccupi, se questa cosa riguardasse il caso sicuramente gliela direi, ma non è così.” Grey domandò se si fosse assicurato che nessuno fosse rimasto o entrato in palestra dopo l’orario di chiusura, lui rispose di sì, ma con una voce abbastanza dubbiosa.
Decise poi di continuare gli interrogatori passando a Jason Selmir. Appena il ragazzo si sedette ci fu un attimo di silenzio, si guardarono negli occhi e poi l’investigatrice iniziò con delle domande: “Come vi siete lasciati tu e George?”. “Eravamo molto legati, ma un giorno mi mandò un messaggio, dicendo che c’era stato un litigio con i suoi genitori per cui ci saremmo dovuti lasciare. Mi è sembrato molto strano, lei era più una ragazza di parole che di messaggi, ma d'altronde questa rimaneva una sua scelta, per cui alla fine non le ho neanche chiesto il perché, da quel giorno non ci siamo più parlati”. “Terremo conto di questa stranezza che ha notato, ma per adesso credo che noi due abbiamo finito.” Poi Grey passò ai genitori di Jessica, insistevano sul fatto che lei non c’entrasse e che non avrebbe potuto aiutare l’indagine, dato che lei e la vittima non si parlavano da giorni.