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Scuola secondaria di primo gradoGiorgione
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L'incidente del
Signor Rodriguez
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Zonato SofiaClasse 2C
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A.S 2021-2022@ 2022 by Scuola secondaria di primo
grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
" Il modo in cui aveva risposto all’ultima domanda non mi aveva convinta. Era un po’ agitata e nei suoi occhi non notai sincerità."
Sentii squillare il telefono verso le 17 del pomeriggio, era Cristian.
Mi aveva parlato di un certo incidente stradale, avvenuto a Los Angeles,
verso le 19 di sera di due giorni prima.
La polizia affermava che era stata trovata un’auto distrutta, giù per un
fossato. Il conducente era morto, c’era stato uno schianto molto forte. La
macchina stava andando ad alta velocità, non ha più seguito la carreggiata della
strada, ed è andata fuori pista.
Nell’auto i poliziotti avevano trovato dei soldi, un portafoglio, varie bibite e
cartacce di snack.
L’uomo si chiamava Robert Rodriguez, aveva quarantacinque anni, di
lavoro faceva l’autista e aveva una moglie di nome Jacqueline e un figlio di nome Marcos.
Mi aveva parlato di un certo incidente stradale, avvenuto a Los Angeles,
verso le 19 di sera di due giorni prima.
La polizia affermava che era stata trovata un’auto distrutta, giù per un
fossato. Il conducente era morto, c’era stato uno schianto molto forte. La
macchina stava andando ad alta velocità, non ha più seguito la carreggiata della
strada, ed è andata fuori pista.
Nell’auto i poliziotti avevano trovato dei soldi, un portafoglio, varie bibite e
cartacce di snack.
L’uomo si chiamava Robert Rodriguez, aveva quarantacinque anni, di
lavoro faceva l’autista e aveva una moglie di nome Jacqueline e un figlio di nome Marcos.
La polizia all’inizio pensava che fosse stato un incidente stradale, ma non ne
era convinta, perciò aveva deciso di affidare il caso a noi.
Cristian Vanels, il mio partner, aveva risolto tutti i casi che gli avevano
affidato, non ne aveva mancato uno. Di certo era un eccellente investigatore
privato inglese. Era un uomo abbastanza in forma, alto, con dei capelli che
sembravano delle piccole ondicelle. Occhi e capelli non erano troppo scuri, ma sul castano. Aveva trent’anni, anche se sembrava ne avesse un po’ di più.
Apparentemente è molto serio e sta sulle sue, ma poi quando lo conosci, è
tutt’altra persona. Infatti è molto scherzoso, divertente, gentile e di certo non ama spettegolare. Quando deve agire, osserva con attenzione le tracce che lasciano i colpevoli, ascolta volentieri i testimoni, elabora bene cosa deve fare ed, infine, agisce. Nella sua scrivania è sempre tutto in ordine e pulito.
era convinta, perciò aveva deciso di affidare il caso a noi.
Cristian Vanels, il mio partner, aveva risolto tutti i casi che gli avevano
affidato, non ne aveva mancato uno. Di certo era un eccellente investigatore
privato inglese. Era un uomo abbastanza in forma, alto, con dei capelli che
sembravano delle piccole ondicelle. Occhi e capelli non erano troppo scuri, ma sul castano. Aveva trent’anni, anche se sembrava ne avesse un po’ di più.
Apparentemente è molto serio e sta sulle sue, ma poi quando lo conosci, è
tutt’altra persona. Infatti è molto scherzoso, divertente, gentile e di certo non ama spettegolare. Quando deve agire, osserva con attenzione le tracce che lasciano i colpevoli, ascolta volentieri i testimoni, elabora bene cosa deve fare ed, infine, agisce. Nella sua scrivania è sempre tutto in ordine e pulito.
Ogni volta che deve risolvere un caso, canta sempre a bassa voce il ritornello di una canzoncina, che gli cantavano da piccolo e lo aiutava a tranquillizzarsi e a concentrarsi meglio.
I suoi successi, però, sono dovuti anche a me, che sono la sua aiutante.
Lo aiuto principalmente ad analizzare alcuni inizi, come impronte digitali e
la presenza di eventuali malattie o droghe. Assieme siamo un’ottima squadra,
perché in effetti, io vado un po’ più ad istinto, mentre lui è più preciso e testardo.
Detto questo, era arrivato il momento di partire per Los Angeles.
Appena arrivati, abbiamo preso due camere in un hotel e siamo andati a
mangiare. Il cibo era davvero buono. Per restare leggeri, abbiamo cominciato
prendendo un’insalatina, poi abbiamo ordinato delle salsicce e salse piccanti.
Essendo, però, molto golosi, non potevamo rinunciare al tiramisù.
I suoi successi, però, sono dovuti anche a me, che sono la sua aiutante.
Lo aiuto principalmente ad analizzare alcuni inizi, come impronte digitali e
la presenza di eventuali malattie o droghe. Assieme siamo un’ottima squadra,
perché in effetti, io vado un po’ più ad istinto, mentre lui è più preciso e testardo.
Detto questo, era arrivato il momento di partire per Los Angeles.
Appena arrivati, abbiamo preso due camere in un hotel e siamo andati a
mangiare. Il cibo era davvero buono. Per restare leggeri, abbiamo cominciato
prendendo un’insalatina, poi abbiamo ordinato delle salsicce e salse piccanti.
Essendo, però, molto golosi, non potevamo rinunciare al tiramisù.