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Francesco Lucato2C
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A.S. 2021-2022@ by Scuola secondaria di primo
grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
Era un giovedì pomeriggio un po’ freddo di fine novembre e la squadra di basket si allenava ogni giorno per disputare la gara del sabato successivo.
Era un giovedì pomeriggio un po’ freddo di fine novembre e la squadra di basket si allenava ogni giorno per disputare la gara del sabato successivo. Era la semifinale, molto importante, di un torneo e nessun giocatore mancava all’appello. Anche Alex Rossi era presente come sempre: alto, atletico, capelli neri, occhi verdi, sguardo sempre attento e sorridente. Giocava a basket da quando aveva sette anni ed era l’attaccante più bravo tra tutti.
L’allenamento durò circa due ore, poi tutti andarono nello spogliatoio, si cambiarono e uscirono dalla palestra. Dopo circa un’ora il custode entrò per controllare che fosse tutto a posto e chiuderla ma, arrivato lì, vide un giocatore immerso nel sangue a faccia in giù.
A quel punto urlò e telefonò subito al pronto soccorso e alla polizia.
L’allenamento durò circa due ore, poi tutti andarono nello spogliatoio, si cambiarono e uscirono dalla palestra. Dopo circa un’ora il custode entrò per controllare che fosse tutto a posto e chiuderla ma, arrivato lì, vide un giocatore immerso nel sangue a faccia in giù.
A quel punto urlò e telefonò subito al pronto soccorso e alla polizia.
Nel giro di poco tempo, la palestra era piena di poliziotti, ma c’erano anche il medico legale, che doveva accertare le cause della morte, la fidanzata di Alex e suo cugino Francesco insieme agli zii.
Anche il detective privato Giannini giunse sul luogo del delitto.
Egli spesso collaborava con la polizia per risolvere dei casi difficili e questa volta era stato chiamato dal commissario Basso, perché Alex Rossi era un campione di basket molto famoso: la notizia della sua morte avrebbe scatenato i giornalisti.
Giannini era un uomo intelligente, curioso, osservava i particolari ed aveva un grande intuito.
Chiese subito al commissario: “Avete trovato l’arma del delitto?”
“Sì, Alex è stato ucciso con un coltello da macellaio con l’impugnatura marrone, con lama lunga circa dieci cm e molto affilata. Era nascosto nel
Anche il detective privato Giannini giunse sul luogo del delitto.
Egli spesso collaborava con la polizia per risolvere dei casi difficili e questa volta era stato chiamato dal commissario Basso, perché Alex Rossi era un campione di basket molto famoso: la notizia della sua morte avrebbe scatenato i giornalisti.
Giannini era un uomo intelligente, curioso, osservava i particolari ed aveva un grande intuito.
Chiese subito al commissario: “Avete trovato l’arma del delitto?”
“Sì, Alex è stato ucciso con un coltello da macellaio con l’impugnatura marrone, con lama lunga circa dieci cm e molto affilata. Era nascosto nel