GEORGE MONUIR
GEORGE MONUIR
IL COVID INTORNO AL MONDO
2022 Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
GEORGE MONUIR
IL COVID INTORNO AL MONDO
Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
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Dedico questo romanzo ai veri supereroi che sono i medici, gli infermieri, gli operatori del 118. Grazie a voi.I CAPITOLO
NUOVA MALATTIA
Era il 23 gennaio ed ero qui, all’ospedale Niguarda, dove lavoravo da venti anni. Mi rendevo conto di saper fare benissimo il mio lavoro, ma se il nuovo virus cinese fosse arrivato fino a qui non avrei saputo proprio che fare; avevo tanta paura. Solo questa settimana avevo fatto più di una spesa all’Esselunga, al Lidl, alla Coop per timore di rimanere senza provviste. Avevo paura per le persone, per me, ma soprattutto per la mia famiglia.
«Buongiorno Dr. Miller», sentendo il mio nome mi voltai.
«Buongiorno Marco».
«Buongiorno Dr. Miller», sentendo il mio nome mi voltai.
«Buongiorno Marco».
3
«Ha sentito le nuove notizie?» mi chiese.
«No Marco, sono qui da ieri sera», risposi.
«Sui giornali c’è scritto: “Inizia il primo lockdown di massa della storia. 60 milioni di persone appartenenti alla provincia di Hubei, di cui 11 nella sola città di Wuhan, entrano in un rigido lockdown. Strade deserte e servizi ridotti al minimo. Le immagini che giungono dalla Cina sembrano quelle di un film”».
Nessuno, nemmeno lontanamente, poteva immaginare che le stesse misure sarebbero state adottate anche nel nostro Paese poco più di un mese e mezzo dopo. Nelle settimane successive, al virus è stato dato un nome: Sar-Cov-2.
«No Marco, sono qui da ieri sera», risposi.
«Sui giornali c’è scritto: “Inizia il primo lockdown di massa della storia. 60 milioni di persone appartenenti alla provincia di Hubei, di cui 11 nella sola città di Wuhan, entrano in un rigido lockdown. Strade deserte e servizi ridotti al minimo. Le immagini che giungono dalla Cina sembrano quelle di un film”».
Nessuno, nemmeno lontanamente, poteva immaginare che le stesse misure sarebbero state adottate anche nel nostro Paese poco più di un mese e mezzo dopo. Nelle settimane successive, al virus è stato dato un nome: Sar-Cov-2.
4
Le prime indagini hanno dimostrato che il virus è quasi interamente identico al Coronavirus tipico del pipistrello.
Stupito e speranzoso risposi «Speriamo che non arrivi anche in Italia!»
«Sì dottore, speriamo. Ma ora andiamo, dobbiamo i visitare i pazienti della camera 289».
«Ah sì! il bambino che ha mangiato la gomma?»
«No, il bambino lo abbiamo mandato all’ospedale Buzzi. È il paziente caduto dal terzo piano».
«Ma è ancora vivo?»
«Per fortuna sì!»
«Ok andiamo a vederlo»
«sì dottore, subito ...»
Stupito e speranzoso risposi «Speriamo che non arrivi anche in Italia!»
«Sì dottore, speriamo. Ma ora andiamo, dobbiamo i visitare i pazienti della camera 289».
«Ah sì! il bambino che ha mangiato la gomma?»
«No, il bambino lo abbiamo mandato all’ospedale Buzzi. È il paziente caduto dal terzo piano».
«Ma è ancora vivo?»
«Per fortuna sì!»
«Ok andiamo a vederlo»
«sì dottore, subito ...»
II CAPITOLO
PRIMI CASI IN ITALIA
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II CAPITOLO
PRIMI CASI IN ITALIA
Dopo un mese esatto, il 24 febbraio incontrai di nuovo Marco.
«Buongiorno Marco»
«Buongiorno Dr. Miller! ha fatto colazione?»
«No, andiamo a farla insieme».
Arrivati al bar la mia attenzione è stata attirata da un servizio che stavano trasmettendo in TV.
«Mi scusi signore può alzare un po’ il volume?» chiesi al barista.
«Sì, sì certo» rispose e subito le parole del giornalista apparvero più chiare.
«Buongiorno Marco»
«Buongiorno Dr. Miller! ha fatto colazione?»
«No, andiamo a farla insieme».
Arrivati al bar la mia attenzione è stata attirata da un servizio che stavano trasmettendo in TV.
«Mi scusi signore può alzare un po’ il volume?» chiesi al barista.
«Sì, sì certo» rispose e subito le parole del giornalista apparvero più chiare.
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«Benvenuti su Rai 1. Pur essendo stati identificati a fine gennaio due casi di Coronavirus in turisti cinesi in visita a Roma, il 21 febbraio viene identificato quello che erroneamente sarà il paziente zero, un 38enne di Codogno»; il giornalista annunciava la terribile notizia: il Covid era arrivato anche in Italia.
Diversi focolai erano presenti in alcune zone del Nord Italia come a Vo' Euganeo e nella provincia di Bergamo. Si è incominciato a cercare il virus facendo il tampone molecolare solo alle persone di ritorno dalla Cina. Nel giro di 3 giorni i casi confermati furono 325. Era l'inizio della prima devastante ondata per l'Italia. Un'ondata a cui si cercò di porre rimedio con il lockdown nazionale a partire da domenica 8 marzo. Mi sforzavo di pensare ad una soluzione, sembravo un pazzo, non sapevo cosa fare.
Diversi focolai erano presenti in alcune zone del Nord Italia come a Vo' Euganeo e nella provincia di Bergamo. Si è incominciato a cercare il virus facendo il tampone molecolare solo alle persone di ritorno dalla Cina. Nel giro di 3 giorni i casi confermati furono 325. Era l'inizio della prima devastante ondata per l'Italia. Un'ondata a cui si cercò di porre rimedio con il lockdown nazionale a partire da domenica 8 marzo. Mi sforzavo di pensare ad una soluzione, sembravo un pazzo, non sapevo cosa fare.
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