La storia di Emma

by Xuzhen Chen

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Xuzhen Chen
Editrice Scuola Secondaria di I Grado "Colombo" 3A
LA STORIA DI EMMA
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LA STORIA DI EMMA
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La storia di Emma
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2022 Editrice Scuola Secondaria di I Grado "Colombo" 3A
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LA STORIA DI EMMA
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Editrice Scuola Secondaria di I Grado "Colombo" 3A
Dedicato ai bambini che hanno dovuto soffrire e morire a causa del Covid.
Capitolo I
La storia di Emma

Emma è cresciuta senza genitori. Lei ha i capelli neri e lunghi e gli occhi azzurri. Ora vive in un orfanotrofio, dove ci sono anche i suoi amici Elena, Elisa, Linda e altri bambini senza genitori. Linda ha i capelli neri e corti e gli occhi verdi, Elisa i capelli biondi e corti e gli occhi neri. Linda, al contrario, ha capelli neri e lunghi e occhi neri.
L’edificio che ospita l'orfanotrofio è semplice nella sua struttura. Sul lato destro dell'orfanotrofio c'è una vecchia cucina oltre ad un posto dove lavarsi, a sinistra, invece, la camera per i bambini. Ci sono anche sale per le attività, stanze per gli uffici, sale di ricevimento e il luogo in cui vive il direttore dell'orfanotrofio.
Un giorno hanno scoperto che molte bambine avevano problemi respiratori, confusione, tosse e febbre.
All'inizio non si sono preoccupati di questa cosa, poiché pensavano si trattasse di una comune influenza, ma poi si sono spaventati perché hanno scoperto che si trattava di un virus sconosciuto che stava contagiando moltissime persone. Avevano molto timore che tutti sarebbero stati contagiati perché piano piano si è saputo che il Sars Cov-2 era un virus molto grave che poteva causare anche la morte, soprattutto se affetti da altre patologie. Il Covid era una malattia respiratoria da cui era difficile guarire senza cure speciali. Gli anziani erano i soggetti con più probabilità di sviluppare la forma grave della malattia. 
Le cose si complicarono: Linda era stata contagiata. Emma e gli altri erano preoccupati per l'amica, volevano prendersi cura di lei, ma non le si potevano avvicinare altrimenti si sarebbero contagiati anche loro. Dopo qualche giorno Linda si sentì sempre più a disagio, faceva fatica a respirare.
Emma, Elena ed Elisa erano preoccupate per lei e temevano che non sarebbero riuscite nemmeno a dormire serenamente.
Linda non si alzava più in piedi, sembrava che stesse per morire. Prima di andarsene riuscì solo a dire ad Emma e agli altri, con un fil di voce, che era molto contenta di averli incontrati e sperava che lo sarebbero stati anche loro quando non ci sarebbe stata più. Linda se ne andò e tutti sconvolti piansero a lungo. Emma disse loro che dovevano scappare, che non potevano più restare lì. Temeva che se fossero rimasti avrebbero fatto la stessa fine di Linda.
Tutti d’accordo decisero di scappare l’indomani sera. 
Emma ha chiesto a loro di portare torce e vestiti.
Sono scappati mentre tutti dormivano,
pur non sapendo dove andare e cosa fare, visto che non conoscevano il mondo esterno, perché avevano sempre vissuto in un orfanotrofio.
Durante la loro fuga incontrarono una vecchia che era appena caduta a terra. Immediatamente la aiutarono a rialzarsi. La vecchia li ringraziò molto e chiese loro: «perché siete qui? Perché non andate a casa?» Noi rispondemmo che non avevamo una casa perché eravamo orfani. Dopo aver sentito questo, la nonna provò un forte sentimento di pietà e volle accoglierli. Chiese loro se volevano andare a casa sua. Emma e gli altri ragazzini acconsentirono senza sapere dove stessero andando. La nonna sorrise felice. Emma e i suoi amici furono adottati dalla vecchia signora che si prese cura di loro facendo di tutto per proteggerli dalla minaccia del virus.
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