Distruggiamo questo virus

by Mazen Hassan

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Mazen Hassan
Distruggiamo questo virus!
Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
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Mazen Hassan
Distruggiamo questo virus!
2022 Editrice Scuola Secondaria di I Grado "Colombo" 3A
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DISTRUGGIAMO QUESTO VIRUS!
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Dedicato alla mia famiglia...
CAPITOLO I
L'inizio di tutto ...
A inizio gennaio un nuovo virus altamente contagioso e completamente sconosciuto al nostro sistema immunitario aveva iniziato a circolare sulla terra. Non avremmo mai pensato che questo virus avrebbe potuto diffondersi e causare tanti problemi per i sistemi sanitari ed economici. Da quando è iniziato tutto i giorni diventavano sempre più difficili: lo studio, la didattica a distanza, le uscite per andare al supermercato. In dad le lezioni erano lente e noiose e il più delle volte non si capiva niente. Ed è proprio durante una lezione in dad che ricevetti la notizia che mio zio, Alberto, era stato ricoverato in ospedale perché positivo al Covid; le sue condizioni erano peggiori di quelle degli altri pazienti.
In questo periodo iniziai a pensare al perché mi stesse accadendo tutto questo e non trovavo mai delle risposte. Nelle settimane seguenti feci diverse videochiamate con mio zio e ogni giorno le sue condizioni peggioravano.
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Vedevo mio zio dappertutto, sui notiziari non si parlava d'altro e la gente ne scriveva di ogni su di lui. I giorni passavano e la preoccupazione che mio zio potesse venire a mancare aumentava sempre di più. Un giorno andai a fargli visita, l'ospedale in cui era ricoverato era messo male e i muri presentavano qua e là delle crepe. Dopo tante ore di attesa non mi diedero la possibilità di vederlo nemmeno bardato dalla testa ai piedi. Dalle videochiamate notai che era diventato molto magro e sembrava addirittura essere invecchiato. Insieme a mamma e a papà avremmo voluto andare a visitare lo zio ogni giorno, ma non era possibile. Per fortuna potevamo avere notizie chiamando la clinica.
«Dottore come sta Alberto Morello? Si è ripreso?» chiese mia mamma al telefono.
«Signora non sappiamo ancora nulla, la situazione di suo fratello ci è sconosciuta, in 50 anni di servizio, non sono mai andato incontro ad un caso simile», ribatté il dottore, «Vi preghiamo di attendere ancora, fino a quando non avremo nuove
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informazioni».
I giorni erano tutti uguali e noiosi, insomma mi sembrava di rivivere lo stesso incubo ogni giorno. Per un lungo periodo non riuscimmo più ad avere informazioni sullo zio Alberto, finché un giorno andammo in ospedale e ricevemmo la notizia che ha cambiato la mia vita:
«Signori Morello, le mie più sentite condoglianze, Alberto è venuto a mancare» disse il dottore rivolgendosi a noi.
«Oh mio Dio! non ci posso credere! perché tutto ciò? perché?» disse mia madre scoppiando in lacrime.
«Signora, Alberto soffriva di problemi respiratori, questo ha contribuito a farlo stare male, ci dispiace veramente» spiegò il dottore.
La morte di mio zio mi ha cambiato la vita, con lui ho passato gli anni più importanti, ho imparato a credere in me stesso, a confidarmi e soprattutto a non giudicare niente e nessuno, tutto questo grazie a lui, ed ora che non c'è più vorrei davvero distruggere con tutte le mie forze questo virus.
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