MARO GERGES
L'UMILE INFEMIERA SALERNO
Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
Maro Gerges
L'umile infermiera Salerno
2022 Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
L'umile infermiera Salerno
2022 Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
Maro Gerges
L'UMILE INFERMIERA SALERNO
Editrice Scuola Secondaria I Grado "Colombo" 3A
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Dedicato a chi dorme per notti in ospedale per cercare di salvare le nostre vite."Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani. Fermiamoci oggi per correre più veloci domani..."
Giuseppe Conte
Giuseppe Conte
CAPITOLO I
ANDRÀ TUTTO BENE
La situazione nell’ospedale Niguarda, clinica in cui lavorava l’infermiera Salerno, stava degenerando. Tutto iniziò nel febbraio 2020. A quel tempo tutti erano ignari del fatto che stava per iniziare una vera e propria pandemia, causata dal virus SarsCoV2 che oltre a colpire le persone fisicamente, le segnò anche psicologicamente.
La situazione era terribile: il numero dei contagi era in continuo aumento, tutti furono costretti a rimanere a casa, quando si usciva per motivi di lavoro o per urgenze bisognava indossare la mascherina, i supermercati erano affollati e fuori di essi bisognava fare delle file lunghissime prima di poter entrare. Si può dire che in questa situazione i più fortunati erano coloro che avevano un cane, perché avevano una valida scusa per uscire e non restare a casa. Era il periodo dell’indimenticabile lockdown.
La situazione era terribile: il numero dei contagi era in continuo aumento, tutti furono costretti a rimanere a casa, quando si usciva per motivi di lavoro o per urgenze bisognava indossare la mascherina, i supermercati erano affollati e fuori di essi bisognava fare delle file lunghissime prima di poter entrare. Si può dire che in questa situazione i più fortunati erano coloro che avevano un cane, perché avevano una valida scusa per uscire e non restare a casa. Era il periodo dell’indimenticabile lockdown.
Il Covid – 19 ha un’origine veramente sconvolgente, si pensa, infatti, che il virus sia arrivato a contagiare anche l’uomo a causa di un animale: il pipistrello. Il virus in men che non si dica dalla Cina è dilagato in tutto il mondo.
In Italia è arrivato insieme a due turisti provenienti dalla Cina, entrambi positivi alla malattia. Un medico cinese, Li Wenliang, aveva previsto le terribili conseguenze che il virus avrebbe scatenato, ma nessuno gli ha dato credito.
Una delle infermiere più brave e disponibili di tutto l’ospedale era senza dubbio l’infermiera Salerno, sempre pronta a sacrificare tutto quello che aveva per il bene dei pazienti.
La donna aveva compiuto di recente trentaquattro anni ed era una delle poche infermiere, in tutto
In Italia è arrivato insieme a due turisti provenienti dalla Cina, entrambi positivi alla malattia. Un medico cinese, Li Wenliang, aveva previsto le terribili conseguenze che il virus avrebbe scatenato, ma nessuno gli ha dato credito.
Una delle infermiere più brave e disponibili di tutto l’ospedale era senza dubbio l’infermiera Salerno, sempre pronta a sacrificare tutto quello che aveva per il bene dei pazienti.
La donna aveva compiuto di recente trentaquattro anni ed era una delle poche infermiere, in tutto
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Il Covid – 19 ha un’origine veramente sconvolgente, si pensa, infatti, che il virus sia arrivato a contagiare anche l’uomo a causa di un animale: il pipistrello. Il virus in men che non si dica dalla Cina è dilagato in tutto il mondo.
In Italia è arrivato insieme a due turisti provenienti dalla Cina, entrambi positivi alla malattia. Un medico cinese, Li Wenliang, aveva previsto le terribili conseguenze che il virus avrebbe scatenato, ma nessuno gli ha dato credito.
Una delle infermiere più brave e disponibili di tutto l’ospedale era senza dubbio l’infermiera Salerno, sempre pronta a sacrificare tutto quello che aveva per il bene dei pazienti.
La donna aveva compiuto di recente trentaquattro anni ed era una delle poche infermiere, in tutto
In Italia è arrivato insieme a due turisti provenienti dalla Cina, entrambi positivi alla malattia. Un medico cinese, Li Wenliang, aveva previsto le terribili conseguenze che il virus avrebbe scatenato, ma nessuno gli ha dato credito.
Una delle infermiere più brave e disponibili di tutto l’ospedale era senza dubbio l’infermiera Salerno, sempre pronta a sacrificare tutto quello che aveva per il bene dei pazienti.
La donna aveva compiuto di recente trentaquattro anni ed era una delle poche infermiere, in tutto
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l’ospedale, in grado di affrontare una situazione del genere. Non aveva un’altezza adeguata alla sua età. Aveva un naso piccolino, una piccola bocca e degli occhi azzurri che trasmettevano il coraggio e la forza con cui stava affrontando questa situazione meschina. Di solito indossava dei jeans, una semplice maglietta e delle scarpe da ginnastica, ma in questo periodo era difficile vederla così. Lei era molto generosa e molto empatica, infatti capitava che qualcuno in ospedale le andasse a parlare dei propri problemi o a chiedere qualche consiglio e lei era sempre pronta ad ascoltare tutti.
«Quando tutto questo finirà?» disse l’infermiera Salerno guardando il cielo. «Vorrei tanto tornare alla normalità, vorrei tanto vedere questa città grigia un po’ colorata, vorrei tanto vedere mia figlia e stare
«Quando tutto questo finirà?» disse l’infermiera Salerno guardando il cielo. «Vorrei tanto tornare alla normalità, vorrei tanto vedere questa città grigia un po’ colorata, vorrei tanto vedere mia figlia e stare
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