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La grotta Altamira..
si trova vicino a Santander, in Spagna, nella regione di Cantabria.
La grotta presenta un tracciato irregolare ed è lunga circa 270 metri. È costituita da un grande ingresso, una galleria e una sala laterale. Custodisce alcuni dei migliori esempi di arte rupestre preistorica. I disegni risalgono a circa 14.000 anni fa e rappresentano bisonti, cervi, cinghiali, cavalli… Sono realizzati con una tinta ocra naturale di colore rosso profilata di nero. Per garantirne la conservazione, la struttura della grotta e i dipinti sono stati minuziosamente riprodotti nella neogrotta del museo di Altamira, utilizzando gli stessi procedimenti pittorici.
La grotta fu scoperta per caso nel 1868, ma solo dieci anni più tardi una bambina di nove anni,(la figlia dell'archeologo dilettante, don Marcelino Sanz de Sautula), entrata con il padre nella grotta, alla luce delle lampade al carburo si accorse delle grandi figure di ocra rossa raffiguranti animali che ricoprivano tutta la volta di quella che è oggi conosciuta come la sala dei bisonti. All inizio si pensava che era un falso, infatti solo in seguito fu riconosciuta come opera di esseri umani vissuti nel Paleolitico.
La grotta presenta un tracciato irregolare ed è lunga circa 270 metri. È costituita da un grande ingresso, una galleria e una sala laterale. Custodisce alcuni dei migliori esempi di arte rupestre preistorica. I disegni risalgono a circa 14.000 anni fa e rappresentano bisonti, cervi, cinghiali, cavalli… Sono realizzati con una tinta ocra naturale di colore rosso profilata di nero. Per garantirne la conservazione, la struttura della grotta e i dipinti sono stati minuziosamente riprodotti nella neogrotta del museo di Altamira, utilizzando gli stessi procedimenti pittorici.
La grotta fu scoperta per caso nel 1868, ma solo dieci anni più tardi una bambina di nove anni,(la figlia dell'archeologo dilettante, don Marcelino Sanz de Sautula), entrata con il padre nella grotta, alla luce delle lampade al carburo si accorse delle grandi figure di ocra rossa raffiguranti animali che ricoprivano tutta la volta di quella che è oggi conosciuta come la sala dei bisonti. All inizio si pensava che era un falso, infatti solo in seguito fu riconosciuta come opera di esseri umani vissuti nel Paleolitico.



Grotta di Zugarramurdi..
Avventurandosi nel nord della Spagna, la maggior parte dei turisti viene attratta dai Paesi Baschi e dalla città di Bilbao, rispetto alla vicina regione della Navarra che, però, nasconde bellezze segrete che meritano di essere riscoperte. Il minuscolo paesino di Zugarramurdi: a circa 80 chilometri da Pamplona, al confine con la Francia, cela nelle sue vicinanze una grotta che merita una visita non solo per la sua bellezza naturale, ma anche per la sua storia.
Nella grotta di Zugarramurdi, infatti, venne celebrato il più grande processo alle streghe mai portato avanti dall’Inquisizione spagnola. Era il 1610 e oltre 40 persone vennero processate per stregoneria, eresia e pratica di riti pagani: al termine del processo, 12 di loro furono condannate al rogo.
Nella grotta di Zugarramurdi, infatti, venne celebrato il più grande processo alle streghe mai portato avanti dall’Inquisizione spagnola. Era il 1610 e oltre 40 persone vennero processate per stregoneria, eresia e pratica di riti pagani: al termine del processo, 12 di loro furono condannate al rogo.



Grotte del Drach..
sono un labirinto sotterraneo caratterizzato dalla formazione di stalattiti e stalagmiti. Le Grotte del Drago si estendono per circa 1.200m di lunghezza e raggiungono una profondità di circa 25m. E guardandosi intorno, in ogni angolo delle grotte, si rimane decisamente affascinati dal fitto bosco di stalattiti e stalagmiti cresciuto lentamente nel tempo.
Un susseguirsi di piccoli laghi e suggestive pareti di rocce calcaree, fino ad arrivare al grande Lago Martel, uno dei laghi sotterranei più grandi del mondo.
Un susseguirsi di piccoli laghi e suggestive pareti di rocce calcaree, fino ad arrivare al grande Lago Martel, uno dei laghi sotterranei più grandi del mondo.



Grotta de los Verdes..
nasce più di 4000 anni fa, in seguito di un’eruzione preistorica del vulcano Monte de La Corona, e comprende circa un chilometro di tutto il tunnel sotterraneo. Percorrendo tale percorso si incontrano una rete di gallerie interconnesse e colori magici, frutto di un gioco di luci che lascia senza fiato. L’interno delle gallerie è più spazioso di quanto si possa pensare, infatti raggiunge i 50 metri di altezza, in ogni angolo della grotta si riescono ad osservare magnifiche stalattiti di magma, impressionanti canali di lava e particolari depositi di sale.
La Cueva de los Verdes è nota, oltre che per la sua bellezza, anche per la storia che ha alle spalle e per le numerose leggende e i tanti racconti ambientati nella grotta. Questo incantevole luogo, tra il XVI e il XVII secolo, veniva usato come nascondiglio per la popolazione locale in cerca di un riparo, sia dalle invasioni che dagli attacchi dei pirati che arrivavano dal nord Africa. Solo successivamente, circa durante il XIX secolo, la grotta è diventato un punto di interesse per gli esperti e gli scienziati europei che, viaggiando, sostavano qui per scoprire le unicità di tale territorio vulcanico.
La Cueva de los Verdes è nota, oltre che per la sua bellezza, anche per la storia che ha alle spalle e per le numerose leggende e i tanti racconti ambientati nella grotta. Questo incantevole luogo, tra il XVI e il XVII secolo, veniva usato come nascondiglio per la popolazione locale in cerca di un riparo, sia dalle invasioni che dagli attacchi dei pirati che arrivavano dal nord Africa. Solo successivamente, circa durante il XIX secolo, la grotta è diventato un punto di interesse per gli esperti e gli scienziati europei che, viaggiando, sostavano qui per scoprire le unicità di tale territorio vulcanico.


