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“L'Olocausto è una pagina del libro dell'umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.”
- Primo Levi
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OLOCAUSTO
Con il termine Olocausto si intende la persecuzione e lo stermino sistematico di circa sei milioni di Ebrei, attuati con burocratica organizzazione dal regime Nazista e dai suoi collaboratori. I Nazisti, che raggiunsero il potere in Germania nel gennaio del 1933, erano convinti che il popolo tedesco fosse una “razza superiore” e che gli Ebrei, ritenuti invece “inferiori”, rappresentassero un entità estranea e un pericolo per l’omogeneità razziale della popolazione germanica.
Durante il periodo dell’Olocausto, le
autorità tedesche presero di mira anche altri gruppi ritenuti di “razza inferiore”: ad esempio, i Rom (gli Zingari), i disabili e le popolazioni slave (Polacchi, Russi e altri). Alcuni gruppi vennero invece
perseguitati per le loro idee politiche, per il loro credo ideologico o a causa
di determinate caratteristiche comportamentali: in particolare, coloro che
credevano negli ideali del Comunismo e del Socialismo, i Testimoni di Geova e
gli omosessuali
Durante il periodo dell’Olocausto, le
autorità tedesche presero di mira anche altri gruppi ritenuti di “razza inferiore”: ad esempio, i Rom (gli Zingari), i disabili e le popolazioni slave (Polacchi, Russi e altri). Alcuni gruppi vennero invece
perseguitati per le loro idee politiche, per il loro credo ideologico o a causa
di determinate caratteristiche comportamentali: in particolare, coloro che
credevano negli ideali del Comunismo e del Socialismo, i Testimoni di Geova e
gli omosessuali
GIORNATA DELLA MEMORIA
La Giornata della Memoria è una delle ricorrenze dell'anno che più fa riflettere l'intera umanità.
Il Giorno della Memoria ricorre ogni anno in una data ben precisa: il 27 gennaio 1945. Qui non si parla della guerra e delle battaglie vinte, ma si tratta della consapevolezza di qualcosa che riguardava il lato più oscuro e disumano di quella pagina di storia: l'Olocausto. Il 27 gennaio 1945 si diede il via alla liberazione dei pochi prigionieri rimasti in vita nel campo di concentramento di Auschwitz. All'epoca della guerra non si sapeva nulla di questi campi di sterminio e, il 27 gennaio, quando le truppe degli Alleati entrarono ad Auschwitz, ci fu per la prima volta la presa di coscienza degli orrori che avvenivano in quel posto e tanti altri in Europa.
Il Giorno della Memoria ricorre ogni anno in una data ben precisa: il 27 gennaio 1945. Qui non si parla della guerra e delle battaglie vinte, ma si tratta della consapevolezza di qualcosa che riguardava il lato più oscuro e disumano di quella pagina di storia: l'Olocausto. Il 27 gennaio 1945 si diede il via alla liberazione dei pochi prigionieri rimasti in vita nel campo di concentramento di Auschwitz. All'epoca della guerra non si sapeva nulla di questi campi di sterminio e, il 27 gennaio, quando le truppe degli Alleati entrarono ad Auschwitz, ci fu per la prima volta la presa di coscienza degli orrori che avvenivano in quel posto e tanti altri in Europa.
Quella notte furono salvati circa 7000 ebrei rimasti vivi ma, la cosa che colpì maggiormente, furono migliaia di corpi morti rinvenuti nei pressi dei forni crematori e in alcune fosse comuni; questo era nulla in confronto ai numeri reali, perché i nazisti, per nascondere questa storia, diedero fuoco a tantissimi capannoni prima dell'arrivo degli Alleati. Partendo da questa drammatica presa di coscienza, l'ONU ha stabilito, nel 2005, che il 27 gennaio di ogni anno ci fosse una giornata dedicata al ricordo delle vittime della Shoah: gli uomini, le donne e i bambini che hanno perso la vita per mano della follia nazista e tutti coloro che hanno messo a rischio la propria per salvare gli ebrei in pericolo.
Quella notte furono salvati circa 7000 ebrei rimasti vivi ma, la cosa che colpì maggiormente, furono migliaia di corpi morti rinvenuti nei pressi dei forni crematori e in alcune fosse comuni; questo era nulla in confronto ai numeri reali, perché i nazisti, per nascondere questa storia, diedero fuoco a tantissimi capannoni prima dell'arrivo degli Alleati. Partendo da questa drammatica presa di coscienza, l'ONU ha stabilito, nel 2005, che il 27 gennaio di ogni anno ci fosse una giornata dedicata al ricordo delle vittime della Shoah: gli uomini, le donne e i bambini che hanno perso la vita per mano della follia nazista e tutti coloro che hanno messo a rischio la propria per salvare gli ebrei in pericolo.
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