Una attività per bambini di scuola dell'infanzia partendo da un esercizio di stile di Raymond Queneau .

esercizio di stile

Pop art yellow

SEZIONE DI 5 ANNI - SCUOLA DELL'INFANZIA 15 ALUNNI 1 ADHD 1 STRANIERO CON SCARSA PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA

Per favorire la comprensione del testo al bambino con sindrome adhd e al bambino straniero utilizziamo la versione fumetto di Matt Dammen.

Radial orange

Lo sviluppo e la progettazione di un ambiente di apprendimento è una parte fondamentale per strutturare un’esperienza formativa realmente calibrata sull’età di riferimento, sui particolari bisogni informativi dei bambini e sulle modalità di interazione con il digitale più corrette. Il digitale nella scuola dell’infanzia supporta il docente nella sua formazione, permettendogli di individuare metodologie innovative e spunti per attività, che però, mantengono una forte componente fisica, in accordo con l’esigenza pratico-manuale e laboratoriale, fondamentale nel processo di “sperimentazione” del mondo dei bambini. Lo Stop motion è una delle tecniche di animazione più semplici e coinvolgenti che si possano utilizzare nella scuola dell'infanzia, con bambini dai 3 ai 5 anni (ma naturalmente anche oltre), è sicuramente la "stop-motion", o "passo uno", che consiste nel&nbsp;<a href="http://repository.indire.it/repository_cms/working/export/6663/docs/backstage.pdf">realizzare una serie di scatti fotografici&nbsp;</a> , spostando i soggetti poco alla volta tra uno scatto e l'altro, montare gli scatti a una velocità molto sostenuta (per esempio 0,4 secondi per ogni fotogramma) provocando l'effetto del movimento. Avendola utilizzata nel corso dei progetti di educazione ai media, posso testimoniarne l'efficacia oltre che la semplicità di utilizzo nella realizzazione di un prodotto, da parte di bambini e insegnanti.

Ascolto della versione onomatopee del brano tratto da: "Esercizi di stile" di Raymond Queneau. Onomatopee A boarrrdo di un auto (bit bit, pot pot!) bus, bussante, sussultante e sgangherato della linea S, tra strusci e strisci, brusii, borbottii, borrrborigmi e pissi pissi bao bao, era quasi mezzodin-dong-ding-dong, ed eccoco, cocoricò un galletto col paltò (un Apollo col capello a palla di pollo) che frrr! piroetta come un vvortice vverso un tizio e rauco ringhia abbaiando e sputacchiando «grr grr, arf arf, harffinito di farmi ping pong?!» Poi guizza e sguazza (plaffete) su di un sedile e sooossspiiira rilasssato. Al rintocco e allo scampanar della sera, ecco-co cocoricò il galletto che (bang!) s’imbatte in un tale balbettante che farfuglia del botton del paletò. Toh! Brrrr, che brrrividi!!!

Il brano usa i suoni onomatopeici, tipico del fumetto che riproducono il probabile rumore avvertito nelle varie situazioni. Ci sono meno informazioni,&nbsp;perché si gioca sui rumori, che rendono il testo più divertente. La lettura di questo brano deve essere espressiva e sonorizzata, bisogna mettere in risalto accenti, rombi, ronzii , e variare il ritmo, per esprimere con la voce l’intensità del movimento.

Obiettivi dell'attività sviluppare le proprie abilità percettive, linguistiche, espressive approfondire forme di linguaggio iconico, corporeo e gestuale conoscere codici non verbali per comunicare/esprimere/riconoscere imparare ad interagire con i compagni e con gli adulti imparare a conoscere se stessi rappresentare graficamente e verbalmente i fatti narrati tradurre in simboli grafici il proprio pensiero. Attività Proponiamo agli alunni l'ascolto del testo che presenta onomatopee. Invitiamoli a riprodurli prima con la voce, poi con movimenti e azioni. Leggiamo il testo Onomatopee e poniamo alcune domande stimolo per comprendere il testo. Partendo dalla versione fumetto di Matt Dammen facciamo disegnare ai bambini il testo in poche sequenze. questo ci porterà a sviluppare l'attività successiva che potrebbe essere quello di realizzare un video con la tecnica dello stop motion.

I bambini disegneranno i vari elementi che compongono la storia: il tram, il personaggio principale il ragazzo dal collo lungo e il cappello, i diversi passeggeri, per passare poi alla realizzazione del breve video attraverso l'utilizzo di un cellulare e della scatola magica. Esempio di attività con stop motion realizzata dai piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico "Giovanni XXIII" di Bari nell'ambito del progetto "Cortianimati".

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