Un Amico Spento

Cominciò col lanciarli la sua pallina preferita...il drago non si mosse.

Paf arrivò lentamente e si sdraiò ai suoi piedi con aria triste. Era malinconico, depresso, svogliato. Bisognava intervenire subito per risollevare il morale di Paf il draghetto.

Stefano si mise a pensare alle soluzioni per risolvere il problema e restituire il sorriso a Paf.

Provo’ a fargli il solletico sotto il collo e sulla pancia...niente.

Così, felice di ricevere coccole e affetto Paf tornò di buonumore...sputò una gigantesca fiammata...

...di solito veniva svegliato da una lingua ruvida che gli lavava il viso e gli lasciava una specie di gel sui capelli.

Chiamò la zia Francesca che, con il suo muletto, provo’ a risollevarlo...tutto inutile.

Bisognava assolutamente trovare una soluzione al problema.

Gli offrì alcune palline di gelato ... Paf sospirò senza nemmeno dargli una leccatina.

Gli portò una scodella piena zeppa di cioccolata calda...nessuna reazione.

Se non apriva gli occhi, le coperte venivano sollevate piano piano.

Ma quel giorno niente...tutto era silenzioso e immobile.

Improvvisamente scattò in piedi, abbracciò e strinse forte il suo amico...

Questo drago è stato realizzato durante le ore di “arte” per classi aperte.

Solitamente era molto vivace e giocherellone... e in casa faceva notare la sua presenza creando sempre un po’ di scompiglio.

Provò a leggergli una storia divertente...Paf sbuffò.

Stefano si sedette e si mise a riflettere...

Di cosa avrei bisogno io, in una giornata triste e pensierosa?

Gli propose di fare una gita al mare .... Paf giro la testa dall’altra parte.

Stefano aveva un graziosissimo animaletto a cui era molto affezionato. Il cucciolotto dormiva in una cesta vicino al letto del suo padroncino.

Autori e illustratori : i bambini della classe quinta di Marano Lagunare

Aurora Alessio Francesca Davide Miriana Thomas Sara Matteo Irene Omar Giada Riccardo Charlize Manuel Lorenzo Paride

Un mattino Stefano, appena  sveglio, si rese conto che qualcosa non andava :

...si rialzò in piedi e si mise a correre insieme a Stefano. Tutto era passato.

Preoccupato Stefano chiamò il suo amico.

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