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book bullismo

by Daria Cottone

Pages 2 and 3 of 41

LA VIOLENZA DEI CATTIVI E L'INDIFFERENZA DEI BUONI
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Indice
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Indice
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Buoni o Cattivi?......................................................................................2

Luca e la sua storia di bullismo, crollo e rinascita.......3

Bulimia e depressione.....................................................................8

Nella testa della vittima................................................................12

Riassumendo.........................................................................................17
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1^B anno scolastico 2020/2021
Alice Bellina, Roberta Benigno, Alessia Cirino, Daria Cottone, Gaetana Giordano, Maria Vittoria Salerno
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1
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Buoni o cattivi?
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Immagina, dopo anni di violenze, soprusi e prese in giro trovi il coraggio di denunciare, di rivelare a chi ti sta vicino la tua sofferenza. I carnefici, violenti e cattivi, vengono puniti dalla legge e dalla società. Pensi che l’incubo sia finito, che tornerai ad una vita normale, tranquilla, ma ormai i carnefici hanno lasciato un segno indelebile su di te, ti ricordi che la tua lotta non è finita e che magari, ciò che dicevano di te è diventato realtà. Le persone intorno a te ti additeranno come un eroe, un esempio, e si dimostreranno comprensive e dalla tua parte. Tante persone "buone", che magari erano le prime a restare indifferenti mentre tu soffrivi. Ti renderai allora conto che il bullo seppur il principale carnefice, non era solo, infondo,…
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2
La violenza non è forza ma debolezza,
né mai può essere creatrice di cosa alcuna
ma soltanto distruggitrice.
Luca e la sua storia di bullismo, crollo e rinascita
-Benedetto Croce
...la colpa è anche di chi guarda e sta zitto di fronte all’ingiustizia. Inizierai a dubitare di chi ti sta intorno fino a ritrovarti, ad un certo punto, da solo con i tuoi pensieri. La tua mente vagherà tra i ricordi, vedrai le facce di persone amiche, o che almeno hai reputato male, come parenti amici o insegnanti, intorno ad un'unica persona: il bullo, il tuo carnefice ed incubo più grande. Magari ti confronterai a lui, punito dalla legge se tutto è andato bene, con o senza il carcere. Egli potrà essere in una prigione fisica, costeggiata da sbarre di metallo, ma tu sei in una cella creata dai tuoi ricordi e dalle tue preoccupazioni. Solo tu puoi uscirne, magari puoi guardarti intorno e renderti conto che magari ci sono persone che veramente tengono a te, che ti sostengono veramente e che non starebbero in silenzio difronte ad un ingiustizia contro di te. Loro possono aiutarti, ma devi essere tu ad uscire dalla tua prigione, a testa alta, aggrappandoti ai ricordi felici, che ti fanno sentire vivo. Finalmente così un giorno, guardandoti allo specchio i tuoi occhi, la tua mente, ti vedranno per come sei veramente e non come, il riflesso degli insulti rivolti contro di te.
«Ciao mi chiamo Luca Di Pasquale ho 18 anni e vivo a Scerni, un piccolo paesino. Volevo raccontarvi la mia storia. Ho sofferto di bullismo dall'età di 9 anni fino ai 15, bullismo psicologico precisamente, fino a quando non ho retto più gli insulti e le prese in giro pesanti contro di me da quasi tutti i giovani del paese. . Ho sofferto e soffro di depressione maggiore con disturbo di ansia e attacchi di panico, ho passato l'inferno, ma chiamarlo così sarebbe un insulto allo stesso.»
Luca a 18 anni, mentre gioca con il suo cane
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La violenza non è forza ma debolezza,
né mai può essere creatrice di cosa alcuna
ma soltanto distruggitrice.
Luca e la sua storia di bullismo, crollo e rinascita
«Ciao mi chiamo Luca Di Pasquale ho 18 anni e vivo a Scerni, un piccolo paesino. Volevo raccontarvi la mia storia. Ho sofferto di bullismo dall'età di 9 anni fino ai 15, bullismo psicologico precisamente, fino a quando non ho retto più gli insulti e le prese in giro pesanti contro di me da quasi tutti i giovani del paese. . Ho sofferto e soffro di depressione maggiore con disturbo di ansia e attacchi di panico, ho passato l'inferno, ma chiamarlo così sarebbe un insulto allo stesso.»
Luca a 18 anni, mentre gioca con il suo cane
La vittima, spesso esce distrutta da quel loop infinito di violenze psicologiche che è il bullismo, a volte si chiude in se stesso, altre volte tenta di stare meglio e decide di raccontare al mondo la sua esperienza. Così ha fatto Luca, un timido ed introverso ragazzo italiano che ormai ha compiuto 20 anni.
4
Chi decide chi è normale? La normalità è un'invenzione di chi è privo di fantasia
Nel 2018 la voce di Luca trema di pianto mentre racconta tutte le violenze a lui rivolte da i suoi coetanei del paese, che si divertivano ad escluderlo dalla vita sociale della comunità. Abbiamo scelto di raffigurare i luoghi caratteristici della vicenda, che sono bene o male sempre gli stessi tutti situati nel piccolo paesino in cui il protagonista vive per una maggiore immedesimazione della storia. A pag 5 abbiamo scelto di immaginare una via del paese. Il bullismo contro di lui è partito alle elementari, quasi dal nulla, ma piano piano è diventato una moda per quasi tutti i giovani del paese essere crudeli contro di lui. Si decide di andare contro, per divertimento, al ragazzino insicuro e timido della classe, quello silenzioso e tranquillo che assume questi comportamenti con lo scopo di restare nell’ombra, quando invece sortiscono l’effetto contrario mettendolo in risalto come un qualcosa di negativo la cui unica colpa è quella di essere diverso da chi lo circonda. Ogni aspetto di lui gli viene ritorto contro in maniera enormemente pesante come una spirale infinita di un incubo che si ripete sempre. I bulli trovano sempre un motivo per criticarlo, o perché non ha amici, o perché ne ha una sola.
Chi decide chi è normale? La normalità è un'invenzione di chi è privo di fantasia
-Alda Merini
Nel 2018 la voce di Luca trema di pianto mentre racconta tutte le violenze a lui rivolte da i suoi coetanei del paese, che si divertivano ad escluderlo dalla vita sociale della comunità. Abbiamo scelto di raffigurare i luoghi caratteristici della vicenda, che sono bene o male sempre gli stessi tutti situati nel piccolo paesino in cui il protagonista vive per una maggiore immedesimazione della storia. A pag 5 abbiamo scelto di immaginare una via del paese. Il bullismo contro di lui è partito alle elementari, quasi dal nulla, ma piano piano è diventato una moda per quasi tutti i giovani del paese essere crudeli contro di lui. Si decide di andare contro, per divertimento, al ragazzino insicuro e timido della classe, quello silenzioso e tranquillo che assume questi comportamenti con lo scopo di restare nell’ombra, quando invece sortiscono l’effetto contrario mettendolo in risalto come un qualcosa di negativo la cui unica colpa è quella di essere diverso da chi lo circonda. Ogni aspetto di lui gli viene ritorto contro in maniera enormemente pesante come una spirale infinita di un incubo che si ripete sempre. I bulli trovano sempre un motivo per criticarlo, o perché non ha amici, o perché ne ha una sola.
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Durante le superiori le vessazioni e gli insulti diventano via via più consistenti e pesanti diventando anche delle vere e proprie minacce di morte tramite sms (sfociando quindi in un caso di cyberbullismo) facendo si che Luca, il quale non usciva di casa per paura degli insulti, non rimanesse mai tranquillo. Luca iniziava a sentirsi sempre più malinconico e triste verso la vita e verso tutti, sempre più inadeguato tanto da iniziare ad addossarsi le colpe dell’odio degli altri. Rifletteva sulla sua vita e decise di tagliare fuori qualcosa … il cibo, per il quale ebbe un rifiuto totale. Iniziò per lui una seconda battaglia: quella della bulimia, che lo portò a perdere 10kg in 2 mesi. Tutto il suo tempo lo passava in bagno a piangere e a vomitare quanto era stato costretto ad ingerire, tant’è che pure l’acqua per lui era diventata pesante per via della chiusura del suo stomaco che era anche, una chiusura mentale, come se volesse eliminare tutti i suoi problemi. Purtroppo non riuscì, ed iniziò ad avere frequenti attacchi di panico che rendevano impossibile per lui fare qualsiasi cosa.
Il termine bulimia, indica, una voracità patologica ed eccesiva associata a malattie di diversa natura.
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