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La vita lieve

by classe 5^ A primaria Paderno d'Adda

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La vita lieve
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Sergio Perego
L’infanzia

Sergio Perego nacque a Robbiate il 22 maggio del 1948. Quando suo papà tornò dai campi di concentramento, alla fine della guerra, sposò la madre di Sergio, ma tristemente morì giovane a causa di un infarto, lasciando i figli ancora piccoli. La madre, per mantenere i due figli, Sergio e Cesarino, dovette svolgere più lavori così da guadagnare una cifra sufficiente a mantenere la famiglia. Al compimento degli 11 anni Sergio avrebbe voluto continuare gli studi, tuttavia la madre gli disse a malincuore che non sarebbe stato possibile e che se avesse voluto svolgere l’esame di ammissione alle medie l’avrebbe fatto solo per suo piacere. Grazie ad una borsa di studio offerta dall’Enel, dove aveva lavorato suo padre, ebbe però la possibilità di andare a studiare a Voghera, in provincia di Pavia, dove frequentò la scuola per avviamento professionale per diventare elettricista. Fu una grande occasione per lui ma lo costrinse a rimanere lontano dalla famiglia. A Voghera Sergio dimostrò di essere anche un bravo cantante, infatti cantò al Duomo di Voghera davanti al vescovo. Al suo ultimo anno di convitto, durante una gita in bicicletta cadde accidentalmente in un burrone. Fu ritrovato da un contadino che avvisò la scuola e venne portato in ospedale, dove rimase per 99 giorni. Al centesimo, quando ormai lo davano per spacciato, grazie alla sua forza di volontà, riuscì a rialzarsi e superare questo momento difficile. Dal suo letto di ospedale fece e superò gli esami, tornando a casa con il diploma della scuola.

La famiglia

Sergio conobbe Marinella, sua moglie, grazie al giornalino “La Pulce” e alla scuola popolare di Robbiate dove Marinella era impegnata come volontaria già all’età di 18 anni.
Marinella fu un punto cardine per Sergio perché è stata la donna che ha sposato e che ha amato fino alla fine. In paese non condividevano molto questa unione perché Sergio era comunista e Marinella cattolica, ma loro non ascoltarono le idee delle altre persone e continuarono a stare insieme. Sposati andarono a vivere a Milano, ma poi tornarono a Paderno dove ebbero due figlie: Maddalena e Francesca Perego. Grazie a Francesca, Sergio e Marinella ebbero la possibilità di andare molte volte ad Amsterdam.
Diventarono poi nonni dei due figli di Maddalena: Giorgio ed Anna, con cui visse esperienze emozionanti.
La gioventù 

Poiché il padre era morto prematuramente, la madre di Sergio dovette chiedergli di contribuire all’economia della famiglia. Quindi dopo aver ottenuto il diploma a Voghera, iniziò a lavorare. Era previsto che sarebbe stato assunto come operaio ma a causa del brutto incidente avuto in bicicletta venne mandato in un ufficio, come impiegato. Tuttavia Sergio non rinunciò agli studi, lavorava mentre frequentava le scuole serali. Si diplomò geometra e continuò a lavorare per Enel, disegnando la cabine elettriche. Un’altra sua grande passione era la musica. Creò una band musicale dove suonava la batteria ed era la seconda voce. Un episodio divertente accadde tra il 1968 e il 1969 quando al concerto dei Rolling Stone, durante l’esibizione, lui e i suoi amici mostrarono alla band uno striscione con scritto: ”Restate qui con noi” che non passò inosservato al cantante.  Nel 1973 con sei amici e due automobili partì per un viaggio che lo portò in Russia.

Libri pubblicati e personaggi conosciuti

Sergio Perego ha scritto diversi libri che raccontano di differenti argomenti. A lui non piaceva scrivere le cronache nere (storie che finiscono male). Il suo primo libro è stato “Dai sempre speranza” scritto in collaborazione con Virgilio Sacchini, un oncologo molto conosciuto anche all’estero. Con lui ha scritto anche il secondo libro, intitolato “Andrà tutto bene”, entrambi i libri parlano di storie di pazienti del dottor Sacchini. Ha scritto un libro per i 50 anni del coro Brianza, che si intitola “50 anni di emozioni in canto” ed un libro sulla storia delle farmacie comunali di Sesto San Giovanni. Anche il parco del Curone è stato raccontato da Sergio in un libro. Sono due i testi che non ha finito di scrivere: la sua autobiografia, che avrebbe voluto intitolare “La vita lieve” e un giallo che parlava di Leonardo Da Vinci.
Nella sua vita ha incontrato alcune persone famose tra cui: Uggeri, Franco Battiato, Padre Davide Turoldo, Dolores Previtali, Gaetano Orazio, Bruno Freddy, Alberto Casiraghi e Elena Muttinelli.
I giornali e la radio

Sergio Perego scriveva per tanti giornali del territorio, ma anche su testate nazionali come “Il Giorno”. Quando scriveva per notiziari e giornali di associazioni ed enti benefici non chiedeva nessun compenso, anche perché scrivere è sempre stato un piacere per lui. Sergio divenne poi direttore responsabile del Giornalino Padernese. Sergio era appassionato di orologi e presepi, infatti spesso scriveva articoli su di essi in una rubrica "Connoisseur" del giornale “Come”. Scriveva spesso degli spettacoli di due attori teatrali che conosceva bene, e che erano suoi cari amici, Maddalena e Giuseppe Crippa.
Non amava invece scrivere fatti di cronaca nera, la faceva solo se era obbligato. Con dei ragazzi di Robbiate scrisse anche nel giornale dell’oratorio ”La Pulce”, il cui nome è stato scelto perché avrebbe dovuto “punzecchiare” la città, ad esempio chiedendo ai politici di intervenire sui problemi del paese. Nel 1965 scoprì della nascita di una nuova radio libera di nome “ Radio Montevecchia” e incuriosito volle conoscere i redattori e presto iniziò a pubblicizzare la radio e a collaborare con la redazione, la sua rubrica si intitolava: “Curarsi con le erbe”. Scrisse  anche per "Epoca", "L'esagono" e "La nuova voce di Lecco”. Non aveva un compito preciso,ma scriveva un po’ di tutto.

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