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IN NEVADA PER UN PULSANTE ROSSO

by cristian2350 g

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Prefazione
In quest’anno particolare di emergenza sanitaria, le restrizioni per contenere il numero di contagi non ci hanno permesso di svolgere al meglio il nostro tradizionale spettacolo teatrale.
Tuttavia, noi e le nostre insegnanti non ci siamo arresi ed abbiamo trovato una soluzione: Avviare un laboratorio di scrittura creativa.
Ci siamo suddivisi in due gruppi e a noi è toccato cimentarci nella scrittura di un racconto fantascientifico.
Tutti noi siamo stati affascinati dagli alieni, dagli ufo e tutto ciò che riguardasse lo spazio, gli esperimenti o semplicemente l’ignoto; perciò, siamo stati entusiasti di dedicarci al progetto.
La nostra storia parla di quattro ragazzi che frequentano una high school a Miami che, durante quella che doveva essere una semplice e noiosa ora di punizione, si ritrovano catapultati in una realtà totalmente diversa dalla loro: un laboratorio che svolge esperimenti su cavie umane.
Il gruppo di amici impara che l’apparenza inganna e che non bisogna mai dare nulla per scontato.
Insieme ad un insolito compagno smascherano il capo dell’organizzazione che, inaspettatamente, è una persona che conoscono molto bene.
Questo lavoro vogliamo dedicarlo a tutti coloro che hanno dovuto adattarsi alla situazione pandemica, a volte rinunciando ai propri sogni.
Inoltre, vogliamo dedicarlo soprattutto a noi, 3^A, che, nel corso di questo triennio, abbiamo sperimentato la lettura, la recitazione ed infine la scrittura che ha permesso di dare carta bianca alla nostra immaginazione e, in un certo modo, essere protagonisti della nostra storia. 
Prefazione
In quest’anno particolare di emergenza sanitaria, le restrizioni per contenere il numero di contagi non ci hanno permesso di svolgere al meglio il nostro tradizionale spettacolo teatrale.
Tuttavia, noi e le nostre insegnanti non ci siamo arresi ed abbiamo trovato una soluzione: Avviare un laboratorio di scrittura creativa.
Ci siamo suddivisi in due gruppi e a noi è toccato cimentarci nella scrittura di un racconto fantascientifico.
Tutti noi siamo stati affascinati dagli alieni, dagli ufo e tutto ciò che riguardasse lo spazio, gli esperimenti o semplicemente l’ignoto; perciò, siamo stati entusiasti di dedicarci al progetto.
La nostra storia parla di quattro ragazzi che frequentano una high school a Miami che, durante quella che doveva essere una semplice e noiosa ora di punizione, si ritrovano catapultati in una realtà totalmente diversa dalla loro: un laboratorio che svolge esperimenti su cavie umane.
Il gruppo di amici impara che l’apparenza inganna e che non bisogna mai dare nulla per scontato.
Insieme ad un insolito compagno smascherano il capo dell’organizzazione che, inaspettatamente, è una persona che conoscono molto bene.
Questo lavoro vogliamo dedicarlo a tutti coloro che hanno dovuto adattarsi alla situazione pandemica, a volte rinunciando ai propri sogni.
Inoltre, vogliamo dedicarlo soprattutto a noi, 3^A, che, nel corso di questo triennio, abbiamo sperimentato la lettura, la recitazione ed infine la scrittura che ha permesso di dare carta bianca alla nostra immaginazione e, in un certo modo, essere protagonisti della nostra storia. 
-Uffa, sono stanca di studiare! Perché non ci fermiamo un attimo?!-
-Ma Jessica, abbiamo già fatto 3 pause finora! -
-Stai zitto tu, devo fare una storia, i miei followers hanno bisogno di me! –
-Di questo passo non riuscirai mai a passare gli esami! - Disse Mike alzando gli occhi al cielo.
-Ma tu non capisci niente! Non so perché i miei genitori mi abbiano mandato da te a fare ripetizioni, lo sfigato della scuola! -urlò la ragazza, arrabbiata.
A quel punto Jessica si alzò dal tavolo della caffetteria dove sedeva con Mike, prese le sue cose e se ne andò in fretta furiosa. Il ragazzo, invece, mortificato per l’accaduto e la pessima figura, restò tutto il pomeriggio a studiare, fino alla chiusura della caffetteria.
Era triste e amareggiato, tuttavia nulla che un’ora di gaming intenso, accompagnato da una vaschetta di pollo fritto e patatine non avrebbe potuto risolvere.
La mattina dopo, quando i due si incrociarono nei corridoi del college, Jessica, insieme al suo gruppo di amiche, fece finta di niente, mentre Mike abbassò lo sguardo.
Decise di recarsi al suo armadietto, quando la sua
attenzione venne catturata da una figura bassa, agile e snella. Sembrava Vicky, la sua compagna del corso di biologia.
La ragazza indossava un pantalone della tuta grigio ed un felpone oversize che sicuramente aveva rubato dall’armadio di suo fratello John, un ex alunno della scuola.
I suoi capelli castani erano raccolti in due codini bassi, fermati da due scrunches bianchi.
attenzione venne catturata da una figura bassa, agile e snella. Sembrava Vicky, la sua compagna del corso di biologia.
La ragazza indossava un pantalone della tuta grigio ed un felpone oversize che sicuramente aveva rubato dall’armadio di suo fratello John, un ex alunno della scuola.
I suoi capelli castani erano raccolti in due codini bassi, fermati da due scrunches bianchi.
-Hey Mike, come va? È da stamattina che ti vedo vagare nella scuola e hai un’aria abbastanza triste. C’è qualche problema? -Chiese Vicky.
-In realtà ho preso un’insufficienza a scienze e me ne vergogno! -
-Mm...è impossibile! È la tua materia preferita! -
-Beh, a dire il vero, ieri pomeriggio ero in caffetteria con Jessica per aiutarla a studiare in vista dell’esame finale, e lei mi ha ringraziato urlandomi contro! Certo che è veramente strana! -
-E tu ci sei rimasto male, vero? -
-Ovviamente! -
-Che ti avevo detto io? Quella ragazza è snob ed antipatica. Stalle alla larga! Prima o poi il suo momento di gloria finirà e tutti si renderanno conto di chi è veramente.
-Hai pienamente ragione, però lei mi aveva promesso di mangiare per una settimana intera al tavolo dei popolari! Un’offerta imperdibile! -
Nel frattempo, alla coppia di amici si avvicinò una figura alta e muscolosa, capelli biondi e occhi azzurri.
Non poteva essere nessuno se non Bryan, il capitano della squadra di football, il classico bellimbusto
tutto muscoli e niente cervello per cui tutte le ragazze impazzivano.
-Hey, nanetta, cosa ci fai con il nerd della scuola? Non penso che ti piaccia parlare di draghi e fantascienza! -Intervenne Bryan.
-Taci, biondino! Non fai paura a nessuno! Per colpa della tua fidanzatina, adesso Mike è giù di morale! -
-Che cosa c’entra adesso Jessica?! Non devi nemmeno rivolgerle la parola, altrimenti sono guai! -
-Se lei non fa altro che scattarsi dei selfie, fare shopping, spettegolare con le sue amiche ed innescare discussioni ovunque vada, la colpa non è nostra. Mike la stava solo aiutando a studiare e lei non si è saputa regolare con le parole! -
La discussione si fece sempre più accesa e Bryan, accecato dalla rabbia, prese il modellino del DNA dell’intelligente compagno e lo scagliò a terra, rompendosi in mille pezzi.
A quel punto Mike andò fuori di sé: provò a spingere Bryan, il quale era pronto a replicare; finché Vicky non si mise tra i due cercando di bloccarli.
In quel momento, però, il preside Smith, accompagnato dalla segretaria Taylor, girò l’angolo
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