Diario
La vita al tempo del covid-19
a cura di: Classe quinta, scuola primaria di Blufi
anno scolastico 2019/20
I. C. Petralia Soprana
anno scolastico 2019/20
I. C. Petralia Soprana
PREMESSA
Noi alunni della classe quinta della scuola primaria di Blufi abbiamo pensato con le maestre di scrivere un diario collettivo, una raccolta di testi in cui raccontiamo la nostra vita al tempo del covid-19.
Quella che viviamo è sicuramente un’esperienza particolare, un’emergenza sanitaria che ci ha “costretto” a interrompere le attività quotidiane, a rifugiarci in casa per impedire il contagio.
Noi alunni della classe quinta della scuola primaria di Blufi abbiamo pensato con le maestre di scrivere un diario collettivo, una raccolta di testi in cui raccontiamo la nostra vita al tempo del covid-19.
Quella che viviamo è sicuramente un’esperienza particolare, un’emergenza sanitaria che ci ha “costretto” a interrompere le attività quotidiane, a rifugiarci in casa per impedire il contagio.
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In questo tempo “irreale” ci siamo ritrovati assieme grazie ai collegamenti con google meet per continuare le attività didattiche a distanza e per condividere ansie, preoccupazioni, sensazioni ed emozioni, aspettative e progetti per il futuro. Vogliamo ora condividere con voi alcune esperienze che ci hanno tenute impegnati e ci hanno fatto crescere.
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Chi siamo?Ilenia, Lara, Laura,
Elia, Vincenzo, Kevin,
Nicolò S., Gabriel, Renzo,
Domenico, Calogero,
Nicolò D., Graziano
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Chi siamo?Ilenia, Lara, Laura,
Elia, Vincenzo, Kevin,
Nicolò S., Gabriel, Renzo,
Domenico, Calogero,
Nicolò D., Graziano
Blufi, 15/05/2020
Caro diario,
stare a casa è molto difficile, mi mancano tanto i compagni di scuola e le maestre, mi annoio tanto, per fortuna c’è mio fratello che mi tiene compagnia anche se ogni tanto litighiamo.
Oggi voglio parlarti di una esperienza particolare che ho fatto studiando in geografia l’Emilia-Romagna. Ho appreso che Bologna è chiamata “dotta” per la sua antica università e “grassa” per la buona cucina.
Ho pensato che spesso anche io mangio i prodotti tipici emiliani per esempio i tortellini, il formaggio Parmigiano Reggiano, il prosciutto crudo di Parma, la mortadella, ecc..
Ho chiesto allora alla mamma di cercare una ricetta tipica sul web, di comprare i prodotti che non avevamo a casa e di prepararla insieme.
Così abbiamo preparato i tortellini alla bolognese.
Ecco la ricetta:
500 g di farina, 150 g di parmigiano reggiano grattugiato, 100 g di lonza di maiale, 100 g di prosciutto crudo, 100 g di mortadella,5 uova, noce moscata, salvia, rosmarino, burro, brodo di manzo, sale e pepe.
Caro diario,
stare a casa è molto difficile, mi mancano tanto i compagni di scuola e le maestre, mi annoio tanto, per fortuna c’è mio fratello che mi tiene compagnia anche se ogni tanto litighiamo.
Oggi voglio parlarti di una esperienza particolare che ho fatto studiando in geografia l’Emilia-Romagna. Ho appreso che Bologna è chiamata “dotta” per la sua antica università e “grassa” per la buona cucina.
Ho pensato che spesso anche io mangio i prodotti tipici emiliani per esempio i tortellini, il formaggio Parmigiano Reggiano, il prosciutto crudo di Parma, la mortadella, ecc..
Ho chiesto allora alla mamma di cercare una ricetta tipica sul web, di comprare i prodotti che non avevamo a casa e di prepararla insieme.
Così abbiamo preparato i tortellini alla bolognese.
Ecco la ricetta:
500 g di farina, 150 g di parmigiano reggiano grattugiato, 100 g di lonza di maiale, 100 g di prosciutto crudo, 100 g di mortadella,5 uova, noce moscata, salvia, rosmarino, burro, brodo di manzo, sale e pepe.
Lista della spesa:
burro, formaggio, farina, lonza di maiale, prosciutto crudo e mortadella.
È arrivata la domenica, così io e la mamma abbiamo iniziato a preparare i tortellini.
Abbiamo preso la padella e dentro abbiamo messo burro, qualche foglia di salvia, una foglia di alloro, un rametto di rosmarino e un po’ di pepe. La mamma ha fatto rosolare la lonza per quindici minuti, poi abbiamo aggiunto la mortadella e il prosciutto e abbiamo frullato tutto. Dopo abbiamo preparato la pasta, impastando la farina con le uova e un pizzico di sale e l’abbiamo messo in frigo per trenta minuti. Poi abbiamo steso la pasta, l’abbiamo tagliato a quadretti, e al centro abbiamo messo il ripieno, abbiamo piegato a triangolino e unito le estremità. Abbiamo lasciato riposare.
A mezzogiorno abbiamo messo la pentola e abbiamo cucinato i tortellini con il brodo di manzo. Appena pronti li abbiamo messi nei piatti e mangiati.
burro, formaggio, farina, lonza di maiale, prosciutto crudo e mortadella.
È arrivata la domenica, così io e la mamma abbiamo iniziato a preparare i tortellini.
Abbiamo preso la padella e dentro abbiamo messo burro, qualche foglia di salvia, una foglia di alloro, un rametto di rosmarino e un po’ di pepe. La mamma ha fatto rosolare la lonza per quindici minuti, poi abbiamo aggiunto la mortadella e il prosciutto e abbiamo frullato tutto. Dopo abbiamo preparato la pasta, impastando la farina con le uova e un pizzico di sale e l’abbiamo messo in frigo per trenta minuti. Poi abbiamo steso la pasta, l’abbiamo tagliato a quadretti, e al centro abbiamo messo il ripieno, abbiamo piegato a triangolino e unito le estremità. Abbiamo lasciato riposare.
A mezzogiorno abbiamo messo la pentola e abbiamo cucinato i tortellini con il brodo di manzo. Appena pronti li abbiamo messi nei piatti e mangiati.
È stato un ottimo piatto, mi è piaciuto tanto, e ho chiesto alla mamma se un altro giorno lo potevamo preparare di nuovo.
Calogero
Calogero
Caro diario,
rimanere in casa per un lungo periodo è noioso, mi mancano tanto le maestre e i miei compagni. Però se stai più tempo a casa puoi imparare qualcosa di nuovo per esempio a fare dolci e a preparare piatti particolari. Insomma non è tanto brutto, anche perché vediamo le maestre e i compagni ogni giorno in videoconferenza.
Oggi ti voglio parlare di una esperienza particolare che ho fatto studiando la scienze. Ho imparato che l’apparato respiratorio ha il compito di fornire l’ossigeno al sangue e di espellere l’anidride carbonica verso l’esterno del corpo.
Ho appreso che è formato da: naso, faringe, laringe, trachea, polmoni, bronchi e bronchioli.
Ho scoperto che i movimenti respiratori sono due: l’inspirazione e l’espirazione. Per dimostrare ciò che avviene ho costruito un modellino dei polmoni, come suggerito dal libro.Ho preso una cannuccia, due palloncini e una bottiglia di plastica. Ho tagliato con un taglierino la bottiglia, ho bucato il tappo della
rimanere in casa per un lungo periodo è noioso, mi mancano tanto le maestre e i miei compagni. Però se stai più tempo a casa puoi imparare qualcosa di nuovo per esempio a fare dolci e a preparare piatti particolari. Insomma non è tanto brutto, anche perché vediamo le maestre e i compagni ogni giorno in videoconferenza.
Oggi ti voglio parlare di una esperienza particolare che ho fatto studiando la scienze. Ho imparato che l’apparato respiratorio ha il compito di fornire l’ossigeno al sangue e di espellere l’anidride carbonica verso l’esterno del corpo.
Ho appreso che è formato da: naso, faringe, laringe, trachea, polmoni, bronchi e bronchioli.
Ho scoperto che i movimenti respiratori sono due: l’inspirazione e l’espirazione. Per dimostrare ciò che avviene ho costruito un modellino dei polmoni, come suggerito dal libro.Ho preso una cannuccia, due palloncini e una bottiglia di plastica. Ho tagliato con un taglierino la bottiglia, ho bucato il tappo della
Blufi 16/05/2020
bottiglia e vi ho infilato la cannuccia alla quale ho legato un palloncino. Poi ho tagliato il palloncino più grande e l’ho infilato nella parte inferiore della bottiglia dopo averlo legato con un nodo.
Alla fine ho verificato che se tiro il nodo del palloncino verso il basso , si riempie d’aria e si gonfia il palloncino legato alla cannuccia, se lascio il nodo, il palloncino si sgonfia. Ho dimostrato che la respirazione avviene grazie ai movimenti del diaframma rappresentato dal palloncino al di sotto della bottiglia.
Ho fatto le foto e le ho mandate ai miei compagni e alla maestra.
È stata proprio una bella e interessante esperienza , mi sono sentito uno scienziato a lavoro, mi sono divertito e ho imparato cose nuove.
Elia
Alla fine ho verificato che se tiro il nodo del palloncino verso il basso , si riempie d’aria e si gonfia il palloncino legato alla cannuccia, se lascio il nodo, il palloncino si sgonfia. Ho dimostrato che la respirazione avviene grazie ai movimenti del diaframma rappresentato dal palloncino al di sotto della bottiglia.
Ho fatto le foto e le ho mandate ai miei compagni e alla maestra.
È stata proprio una bella e interessante esperienza , mi sono sentito uno scienziato a lavoro, mi sono divertito e ho imparato cose nuove.
Elia