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Pasquale miele visto da Stefano 

Pasquale Miele, 28 anni. La sera del 6 novembre 1989 Pasquale Miele fu trucidato con un colpo di fucile per essersi rifiutato di pagare il racket.
La famiglia Miele gestiva un maglificio proprio sotto casa. Da mesi la camorra locale aveva fatto più volte richieste estorsive alle quali Pasquale si era rifiutato di cedere. Inoltre, il giovane non disse nulla al fratello Giuseppe per non farlo preoccupare dato il momento delicato che affrontavano. Pasquale aveva fissato la data di matrimonio per l'anno successivo.

La sera del 6 novembre 1989 Pasquale Miele fu trucidato con un colpo di fucile. Quella sera, il giovane si trovava a casa con la sua famiglia, a Grumo Nevano (NA). Di fuori diluviava così, passate le 22:00 i genitori Anna e Tammaro, fecero il giro di casa per chiudere finestre e balconi. Perlustrando le stanze si accorsero che una finestra aveva il vetro rotto.

Pensarono che fu colpa del vento e del temporale e chiamarono anche Pasquale per farsi aiutare. Il ragazzo si avvicinò alle imposte e proprio in quel momento si udì un altro boato e Pasquale cadde all'indietro sul corpo del padre finendo entrambi a terra. Quando i genitori si voltano si accorsero che il figlio era stato colpito alla gola. Provarono a fermare il sangue ma il giovane fu colpito da un proiettile di fucile a canne mozze che gli aveva dilaniato il petto tra il torace e il collo. Pasquale spirò in breve tra le braccia del padre e della madre.

Giuseppe miele su tg3 per suo fratello Pasquale miele, vittima della camorra