Eco favole

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L’orso, vedendo ciò, non volle essere più suo amico e lo allontanò da tutti gli amici del bosco, e da solo si apprestò a gettare tutti i rifiuti negli appositi contenitori. Bisogna rispettare l’ambiente se si vuole essere amici di chi ci vive.&nbsp;

Il leone, essendo saggio, si rifiutò e disse alla sciocca papera: «Non essere sciocca, non sporcare lo stagno soltanto per un tuo piacere personale!» La papera infuriata rispose: «Ti reputi saggio, ma non hai il coraggio che ti serve per aiutarmi!»&nbsp; I due animali finirono per litigare e la papera decise di costruire il nido da sola.&nbsp;Purtroppo non usò tronchi e rami, ma sacchetti di plastica e lattine.&nbsp;Terminato il lavoro, si rese conto dell’enorme sbaglio, perché provando a nuotare tra i rifiuti e avendo inquinato il suo stagno stava per annegare.&nbsp;&nbsp;

Su una grande isola del Pacifico un gruppo di leoni, con a capo Simba, decisero di riunirsi in una assemblea generale: il pianeta si era ammalato e la malattia si chiamava PLASTICA. Ovviamente la causa di tutto ciò era l’uomo. Durante questa assemblea, Simba da lontano scorse lo sguardo di una volpe e le chiese: «Vorresti aiutarci e unirti a noi? Dobbiamo salvare il mondo».&nbsp;

Su quel terreno un contadino seminò delle carote. Un giorno passò di lì la volpe Sophia che aveva fame, tirò fuori una carota e…cadde a terra morta, perché la carota era stata avvelenata dalla plastica assorbita dal terreno. Morale della favola: Chi la fa l’aspetti.&nbsp;

Un giorno, in un bosco ricco di alberi e stagni dall'acqua limpida e fresca, si incontrarono due animali: una papera sciocca ed un leone saggio.&nbsp; La papera, che viveva in uno stagno, voleva costruire un nido grande e spazioso, dove viverci da sola.&nbsp; «Non abbiamo la forza del leone.» pensò e decise di chiedere aiuto a costui dicendogli che, con la sua forza, poteva usare tronchi e rami per costruire il nido.&nbsp;&nbsp;

Una volta un orso ecologista vagava per il bosco e ad un tratto incontrò una volpe. All’apparenza la volpe sembrava amorevole e rispettosa nei confronti dell’ambiente, e i due diventarono così buoni amici. L’orso un giorno, da buon amico, chiese alla volpe: «Ti va di cenare con me nel bosco?» e la volpe, contenta dell’invito, rispose: «Certo, volentieri!».&nbsp;

Alla vista di ciò Blanko si arrabbiò e disse alla foca: «Skipper, tu e tutti i tuoi amici raccogliete la spazzatura che avete gettato.» e la foca gli rispose: «E perché mai dovrei fare questa cosa? Non vedi che io ed i miei amici ci stiamo divertendo? Ora mi hai stufato e mi è venuta fame, vado a prendere un bel pesce.» Detto ciò la foca si tuffò in mare in cerca del suo pesce, mentre l’orso triste e scoraggiato s'incamminò verso la sua tana. Proprio quando era quasi arrivato a casa Blanko sentì degli strani lamenti provenienti dalla riva e proprio lì vide che c'era un animale che si contorceva: era la foca!!!

Favola di Francesco I., Gennaro e Vincenzo

C'era una volta in un piccolo bosco un lupo sempre affamato che ogni giorno, andava alla ricerca di qualche animale da cacciare. In quel bosco c'era anche un vecchio e saggio picchio che, d'accordo con tutti gli altri animali, quando vedeva che il lupo stava per arrivare, iniziava a picchiettare contro il tronco di un albero; così facendo avvisava tutti gli altri animali che si davano alla fuga o si nascondevano. Solo qualche animale, distratto, rimaneva dov'era e finiva preda del lupo affamato.

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Raccolta di audio favole con una morale ecologica; è la conclusione di un percorso partito dalla lettura e dall'analisi testuale di favole famose, e coniugato con riflessioni e conversazioni sull'importanza di rispettare l'ambiente, anche attraverso piccoli gesti.

Viveva in un luogo sperduto, in mezzo ai ghiacciai del Polo Nord, un orso polare di nome Blanko. Blanko era un orso molto ecologista, non sprecava acqua, non usava prodotti di plastica e faceva la raccolta dei rifiuti lasciati in giro per i ghiacciai. Un giorno, mentre Blanko stava facendo la sua raccolta di spazzatura, incontrò un gruppo di foche capeggiate dalla foca Skipper, che facevano una festa e buttavano tutte le carte delle merende, le bottiglie e le stoviglie di plastica ovunque sul ghiaccio e nel mare.

Mangiarono molta carne, tra cui bistecche e salsicce ed infine una torta di mele. Dopo cena la volpe, essendo sazia, non riusciva a muoversi e lasciò piatti e bicchieri di plastica nel bel mezzo del bosco senza pensare che inquinava la natura e l’habitat degli animali.&nbsp;

E fin qui tutto filava liscio per il bosco, non era un problema fornire da mangiare al lupo. La natura, in questo modo, regolava la vita degli animali. Di tanto in tanto il lupo e il picchio battibeccavano. Il picchio, infatti rimproverava il lupo di essere troppo avido e lo avvisava che così facendo un giorno o l’altro sarebbe finito senza cibo. Il picchio gli diceva: «Caro lupo, animale avvisato mezzo salvato!» Al lupo però poco importava di quello che pensava il vecchio picchio.

Favola di Christian M., Francesco T. e Simone

La plastica era ovunque, in agglomerati, in grosse isole galleggianti e avanzava minacciosa. Molte creature trovarono la morte, mangiandola, oppure restando intrappolate nei sacchetti. Così la volpe astuta ed intelligente accettò, cercando di manipolare il leone e affidandogli il lavoro più duro, mentre approfittava del cibo a disposizione dei leoni. Simba, dopo aver trascorso intere giornate a raccogliere plastica insieme al suo branco, si accorse che la volpe non aveva nessun interesse a salvare il mondo dalla plastica. In realtà il suo unico scopo era quello di non avere più i leoni come suoi predatori ed allo stesso tempo approfittare del cibo procurato dai leoni.&nbsp;

Il leone saggio corse in suo aiuto e quando la portò in salvo le disse: «Sciocca papera, ti avevo avvisata che così facendo avresti potuto inquinare lo stagno, ma tu non mi hai ascoltato e stavi per pagare le conseguenze dei tuoi errori.» La papera rispose: «Perdonami, purtroppo non ho la tua saggezza.» Nessuno da quel giorno ha più inquinato quelle splendide acque in sua presenza! Morale della favola: Chi sbaglia ne paga le conseguenze.

L'orso si avvicinò a quest'ultima e si accorse che stava soffocando; di corsa gli si buttò sulla pancia e fece uscire dalla bocca della foca un pesce che conteneva al suo interno una bottiglia di plastica. Blanko allora disse alla foca: «Hai visto cosa succede quando non si raccolgono i rifiuti, ma si buttano nelle acque?»&nbsp;e la foca pentita gli rispose: «Si amico mio, hai ragione, ho imparato la lezione; da oggi in poi non lo farò più.» Da quel giorno Blanko e Skipper divennero grandi amici ed insieme iniziarono a raccogliere i rifiuti che venivano gettati nel mare e sui ghiacciai del Polo Nord. Rispetta l'ambiente che ti nutre e ti protegge.

Un bel giorno Simba, dopo una giornata trascorsa a raccogliere plastica e rifiuti vari e procurare cibo, si accorse che la volpe non faceva altro che starsene sdraiata e mangiare a più non posso. «Ah, questo è il tuo aiuto? Guai a chi osa prendermi in giro». Così con un balzo felino fece della volpe un sol boccone. Tutti noi uomini, anche di etnie diverse dovremmo unirci per raggiungere lo stesso obbiettivo senza avere secondi fini, ma solo ed esclusivamente per il bene della nostra terra! “Tanto va la volpe al lardo che ci lascia lo zampino”.&nbsp;

"Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare." (Andy Warhol)

Un giorno il vecchio picchio morì e nel bosco vi fu una riunione di tutti gli animali che, non avendo più la vedetta, decisero di abbandonare quel bosco e trovare casa altrove. Successe, quindi che il lupo affamato non trovò più niente da mangiare, il bosco, senza gli animali, pian piano morì ed anche il lupo dopo un po' morì di fame. Morale della favola: non bisogna mai esagerare nello sfruttare la natura, perché anche noi ne facciamo parte, se lei muore, noi facciamo lo stesso.&nbsp;

Un giorno nel bosco si incontrarono il cane Chicco e la volpe Sophia. Sophia chiese a Chicco: «Facciamo una gara a chi raccoglie più carte?» Chicco disse di sì e così iniziarono a raccoglierle, ma poiché erano troppe, la volpe Sophia, con la scusa che era stanca, le fece raccogliere tutte a Chicco.

Il giorno dopo Chicco la rincontrò e le chiese: «Facciamo un'altra gara? Questa volta raccogliamo tutta la plastica che l'uomo ha buttato nel bosco, rovinando tutta la natura.» Questa volta, però Chicco la fece raccogliere tutta alla volpe Sophia, dicendo che era stanco. La volpe, pensando di fare prima, scavò una buca nel terreno e nascose tutta la plastica.

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