

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA
SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI
CON DISABILITÀ (TFA) - CICLO VII
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA
SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI
CON DISABILITÀ (TFA) - CICLO VII
CLARA TEMPRA
PRODOTTO MULTIMEDIALE
PRODOTTO MULTIMEDIALE
DOCENTE TIC: DOTT.SSA MARIA ANNA TOMASELLI
DIRETTRICE DEL CORSO: PROF.SSA PAOLINA MULÈ
____________________________________________________
ANNO ACCADEMICO 2021-2022
DIRETTRICE DEL CORSO: PROF.SSA PAOLINA MULÈ
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ANNO ACCADEMICO 2021-2022



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1 - Chi è l'insegnante di sostegno oggiLoading...
1.2La mia esperienza da Insegnante.
https://it.freepik.com/


“Un buon insegnante è uno che si
rende progressivamente superfluo.”
Thomas Carruthers
rende progressivamente superfluo.”
Thomas Carruthers
Questa frase per me caratterizza il ruolo di ogni insegnate, in particolar modo dell’insegnante di sostegno. Il nostro compito infatti risulta ancora più delicato rispetto ai nostri colleghi, noi abbiamo infatti l’onore e l’onere di dover rendere i nostri ragazzi autonomi senza mai perdere di vista il loro progetto di vita. Per ogni ragazzo/a il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è una fase molto delicata che delinea il futuro e la qualità di vita, tutto ciò diventa ancora più complesso se la persona è disabile. Impossessarsi di una propria identità, diventare adulti, insomma, crescere è un processo molto complesso che vede la contaminazione di fattori individuali ma anche ambientali. Avere una disabilità intellettiva, purtroppo, ancora oggi può significare non raggiungere una propria completa autonomia e quindi adultità. Diventare adulti è quindi possibile solo se ben si pianifica attentamente un progetto con obiettivi di vita indipendenti. Poter abitare da soli è una opportunità che garantisce alla persona con disabilità la chance di diventare adulto.

La mia esperienza come insegnante di sostegno inizia durante quest'anno scolastico presso l'Istituto Statale Pietro Branchina di Adrano (scuola secondaria di II grado). Quest'anno ho avuto la fortuna di seguire Federica (nome di fantasia) anche se confesso che sono più le cose che sto imparando io da lei che ciò che sto insegnando io a lei. Da lei sto imparando la gratuità e l'affetto incondizionato.



“Nativi digitali” ecco come vengono definiti oggi i nostri studenti, nati e cresciuti insieme alle nuove tecnologie.
Noi insegnanti abbiamo il compito di educarli cercando di amplificare le potenzialità di ciascuno, ma purtroppo in corpo docente ancora troppo spesso ha un forte ritardo nell’utilizzo di tecnologie e supporti didattici multimediali.
Si deve pensare la scuola di oggi in un’ottica di cambiamento eripensamento dell’intera azione didattica. Il mondo digitale offre ai docenti una strategia di insegnamento attivo, capace di valorizzare la partecipazione di ogni studente e di metterlo alla prova in un ambiente più “reale”, in una continua corrispondenza tra sapere e saper fare, poco attualizzato all’interno della scuola tradizionale.
Tutti i docenti che riescono ad utilizzare le nuove tecnologie mischiandole ai metodi tradizionali, li rende padroni di strumenti che possono portare una vera innovazione necessaria ai giorni nostri.
Il mondo sta velocemente cambiando e anche la scuola a sua volta deve necessariamente adeguarsi lasciandosi contagiare dal mondo che la circonda in modo tale da raggiungere al meglio i suoi fruitori, i nostri studenti.
Noi insegnanti abbiamo il compito di educarli cercando di amplificare le potenzialità di ciascuno, ma purtroppo in corpo docente ancora troppo spesso ha un forte ritardo nell’utilizzo di tecnologie e supporti didattici multimediali.
Si deve pensare la scuola di oggi in un’ottica di cambiamento eripensamento dell’intera azione didattica. Il mondo digitale offre ai docenti una strategia di insegnamento attivo, capace di valorizzare la partecipazione di ogni studente e di metterlo alla prova in un ambiente più “reale”, in una continua corrispondenza tra sapere e saper fare, poco attualizzato all’interno della scuola tradizionale.
Tutti i docenti che riescono ad utilizzare le nuove tecnologie mischiandole ai metodi tradizionali, li rende padroni di strumenti che possono portare una vera innovazione necessaria ai giorni nostri.
Il mondo sta velocemente cambiando e anche la scuola a sua volta deve necessariamente adeguarsi lasciandosi contagiare dal mondo che la circonda in modo tale da raggiungere al meglio i suoi fruitori, i nostri studenti.
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Le TIC nella Didattica...

La presenza delle tecnologie presenti oggi in classe oggi costituisce senza ombra di dubbio un prezioso valore aggiunto, con le quali è possibile modificare l’ambiente di apprendimento e di potenziare ogni attività che si svolge. L'insegnante diventa dunque oggi quella figura che governa i processi e fà da riferimento per tutti quegli allievi, che giornalmente acquisiscono una nuova autonomia. Questo può essere fatto oggi in classe attraverso l'utilizzo di tecnologie presenti nelle nostre scuole come LIM e Tablet, elementi preziosi che permettono all'insegnante di arricchire e rendere più accattivante la lezione. Ci dà la possibilità di allargare lo sguardo ogni volta che è utile: per soddisfare una curiosità, per reperire un’informazione in più, per trovare la risposta a un dubbio, per leggere una fonte o un documento, per ascoltare l’intervista al critico o all’esperto di un certo argomento. Sarà come fare scuola fuori dalla scuola, e ciò risulterà molto utile per i ragazzi. in questo modo la lezione sarà più vivace e partecipativa, più capace di mantenere viva l’attenzione e l’interesse, non solo per le discipline scientifiche, ma anche per quelle umanistiche. La lezione frontale tradizionale, in cui l’insegnante parla e lo studente ascolta e prende appunti, oggi risulta inadeguata, è quindi meglio innestare nella tradizione l’innovazione.
Le TIC valore aggiunto


La classe in cui ho svolto il mio tirocinio è la 3°A dell’Istituto Comprensivo Canonico Vincenzo Bascetta di Adrano. Classe formata da 17 alunni all'interno della quale è presente Mara (nome di fantasia) alunna con disturbo dell’apprendimento di grado lieve, per lei all’inizio dell’anno è stato redatto il PEI con una programmazione per obiettivi minimi.
Nel contesto classe è bene inserita, con difficoltà esprime le sue opinioni quando interpellata dai docenti su temi inerenti le discipline, dialoga invece molto volentieri di argomenti futili con le compagne di classe, tendendo ad omologarsi alla decisioni prese dalle sue compagne. Non ha nessun tipo di difficoltà motoria o di orientamento infatti si muove facilmente e autonomamente nella scuola.
La studentessa ha uno stile di apprendimento di tipo visivo-verbale, è poco curiosa, ha un impegno discontinuo e spesso si dimostra demotivata all’apprendimento, riuscendo a portare a termine le consegne a lei assegnate spesso soltanto grazie a un costante lavoro di rinforzi.
Nel contesto classe è bene inserita, con difficoltà esprime le sue opinioni quando interpellata dai docenti su temi inerenti le discipline, dialoga invece molto volentieri di argomenti futili con le compagne di classe, tendendo ad omologarsi alla decisioni prese dalle sue compagne. Non ha nessun tipo di difficoltà motoria o di orientamento infatti si muove facilmente e autonomamente nella scuola.
La studentessa ha uno stile di apprendimento di tipo visivo-verbale, è poco curiosa, ha un impegno discontinuo e spesso si dimostra demotivata all’apprendimento, riuscendo a portare a termine le consegne a lei assegnate spesso soltanto grazie a un costante lavoro di rinforzi.
