Indice
Metodo scientifico
Metodo scientifico
Le fasi del metodo scientifico
Le parole importanti
Il processo di peer review
esercizi metodo scientifico
come fare ricerca in rete
Chimica
Materia ed energia
Struttura atomica
Numero atomico, numero di massa e simbolo
Ioni
Tavola periodica
Energia nucleare
I legami chimici
Le formule chimiche
Elementi, composti e miscele
Reazioni chimiche ed equazioni chimiche
Approfondimento: soluzioni, emulsioni e schiume
Composti organici e inorganici
Metodo scientifico
Le fasi del metodo scientifico
Le parole importanti
Il processo di peer review
esercizi metodo scientifico
come fare ricerca in rete
Chimica
Materia ed energia
Struttura atomica
Numero atomico, numero di massa e simbolo
Ioni
Tavola periodica
Energia nucleare
I legami chimici
Le formule chimiche
Elementi, composti e miscele
Reazioni chimiche ed equazioni chimiche
Approfondimento: soluzioni, emulsioni e schiume
Composti organici e inorganici
Metodo scientifico
In questo capitolo capiremo come si fa ricerca scientifica
Metodo scientifico
Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso. (Albert Einstein)
1.1 Che cos’è il metodo scientifico?
L’Uomo è naturalmente, e fortunatamente, attratto dai misteri. La curiosità è uno dei motivi per cui l’uomo è riuscito ad emanciparsi dagli altri animali.
Gli Scienziati, spesso, come dice Albert, non sono più intelligenti degli altri, sono solo più curiosi.
Per arrivare al livello di progresso scientifico attuale però non basta che ci sia stato qualche scienziato particolarmente curioso e intuitivo, che ha risolto qualche enigma o che ha capito come costruire un oggetto particolarmente efficace o il meccanismo di funzionamento di un fenomeno: è fondamentale che le conoscenze già acquisite vengano tramandate e perfezionate dagli altri scienziati.
Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso. (Albert Einstein)
1.1 Che cos’è il metodo scientifico?
L’Uomo è naturalmente, e fortunatamente, attratto dai misteri. La curiosità è uno dei motivi per cui l’uomo è riuscito ad emanciparsi dagli altri animali.
Gli Scienziati, spesso, come dice Albert, non sono più intelligenti degli altri, sono solo più curiosi.
Per arrivare al livello di progresso scientifico attuale però non basta che ci sia stato qualche scienziato particolarmente curioso e intuitivo, che ha risolto qualche enigma o che ha capito come costruire un oggetto particolarmente efficace o il meccanismo di funzionamento di un fenomeno: è fondamentale che le conoscenze già acquisite vengano tramandate e perfezionate dagli altri scienziati.
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L’insieme di coloro che si occupano di scienza applicando il metodo scientifico viene definito, molto genericamente, “comunità scientifica”.Il metodo scientifico è stato messo a punto da Galileo Galilei (anche se altri in precedenza, come Leonardo da Vinci, ci si erano avvicinati).
La comunità scientifica non si basa sul principio di autorevolezza (“l’ha detto qualcuno di affidabile”), né sul senso comune (“lo dicono tutti”, “si è sempre fatto così …”), né sulle sensazioni (“mi sembra che sia così”). L’unico sistema riconosciuto dalla Scienza (e grazie al quale la Scienza ha raggiunto tutti traguardi che conosciamo) è il metodo scientifico.
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Autorevolezza: fiducia che viene attribuita ad una determinata persona in quanto questa ha dimostrato di esserne degna. Differisce dall’autorità in quanto quest’ultima viene conferita per diritto e non per merito (per esempio in campo militare).Loading...
Le fasi del metodo scientifico
osservazione: la scoperta di una nuova legge o teoria parte sempre da un’osservazione. Ciò consiste nel notare qualcosa degno di interesse, di cui non si conosce l’origine o il funzionamento (o della cui origine e funzionamento, si dubita).
Ipotesi: la formulazione di un’ipotesi è un processo creativo che si basa sulle conoscenze pregresse e sulle osservazioni effettuate. Perchè un’ipotesi sia tale deve essere verificabile (vuol dire che deve esserci un modo per sperimentarla e per dimostrare che sia vera).
osservazione: la scoperta di una nuova legge o teoria parte sempre da un’osservazione. Ciò consiste nel notare qualcosa degno di interesse, di cui non si conosce l’origine o il funzionamento (o della cui origine e funzionamento, si dubita).
Ipotesi: la formulazione di un’ipotesi è un processo creativo che si basa sulle conoscenze pregresse e sulle osservazioni effettuate. Perchè un’ipotesi sia tale deve essere verificabile (vuol dire che deve esserci un modo per sperimentarla e per dimostrare che sia vera).
Verifica: verificare un’ipotesi significa mettere in atto delle misurazioni oggettive o degli esperimenti empirici che verifichino (ossia dimostrino che è vera) o smentiscano (ossia dimostrino che è falsa), l’ipotesi di partenza. Sia nel caso delle misurazioni, sia nel caso degli esperimenti, è fondamentale che queste siano oggettivi e statisticamente validi e ripetibili.
Ad esempio: se io penso che, per fare un buon brodo, sia necessario mettere la carne in acqua fredda, prima di avviare la cottura, dovrò fare, non uno, ma più esperimenti (con acqua calda e con acqua fredda), e dovrò far assaggiare il brodo a più persone possibili senza dire loro di che campione si tratta per evitare il “bias di conferma” (ossia la tentazione di vedere e prendere in considerazione solo gli aspetti che ci danno ragione). Sarebbe un grave errore fare una singola cottura e decide se l’ipotesi è vera o meno (e ancora più grande sarebbe affidarsi al ricordo di esperienze già vissute).
Ad esempio: se io penso che, per fare un buon brodo, sia necessario mettere la carne in acqua fredda, prima di avviare la cottura, dovrò fare, non uno, ma più esperimenti (con acqua calda e con acqua fredda), e dovrò far assaggiare il brodo a più persone possibili senza dire loro di che campione si tratta per evitare il “bias di conferma” (ossia la tentazione di vedere e prendere in considerazione solo gli aspetti che ci danno ragione). Sarebbe un grave errore fare una singola cottura e decide se l’ipotesi è vera o meno (e ancora più grande sarebbe affidarsi al ricordo di esperienze già vissute).
Verifica: verificare un’ipotesi significa mettere in atto delle misurazioni oggettive o degli esperimenti empirici che verifichino (ossia dimostrino che è vera) o smentiscano (ossia dimostrino che è falsa), l’ipotesi di partenza. Sia nel caso delle misurazioni, sia nel caso degli esperimenti, è fondamentale che queste siano oggettivi e statisticamente validi e ripetibili.
Ad esempio: se io penso che, per fare un buon brodo, sia necessario mettere la carne in acqua fredda, prima di avviare la cottura, dovrò fare, non uno, ma più esperimenti (con acqua calda e con acqua fredda), e dovrò far assaggiare il brodo a più persone possibili senza dire loro di che campione si tratta per evitare il “bias di conferma” (ossia la tentazione di vedere e prendere in considerazione solo gli aspetti che ci danno ragione). Sarebbe un grave errore fare una singola cottura e decide se l’ipotesi è vera o meno (e ancora più grande sarebbe affidarsi al ricordo di esperienze già vissute).
Ad esempio: se io penso che, per fare un buon brodo, sia necessario mettere la carne in acqua fredda, prima di avviare la cottura, dovrò fare, non uno, ma più esperimenti (con acqua calda e con acqua fredda), e dovrò far assaggiare il brodo a più persone possibili senza dire loro di che campione si tratta per evitare il “bias di conferma” (ossia la tentazione di vedere e prendere in considerazione solo gli aspetti che ci danno ragione). Sarebbe un grave errore fare una singola cottura e decide se l’ipotesi è vera o meno (e ancora più grande sarebbe affidarsi al ricordo di esperienze già vissute).
Se i dati non confermano l’ipotesi (ossia se dimostrano che l’ipotesi di partenza era errata), è necessario formulare un’altra ipotesi e rifare le prove, questa volta per verificare o smentire l’ipotesi nuova; ciò non vorrà dire che chi ha formulato l’ipotesi di partenza non era una persona capace o un bravo scienziato, anzi: se i dati che ha raccolto hanno falsificato la sua ipotesi significa che è riuscito a fare esperimenti e misurazioni senza cadere nel “bias di conferma”.
Se, viceversa, l’ipotesi formulata all’inizio viene confermata dai dati raccolti con le osservazioni, le misurazioni e gli esperimenti condotti, l’ipotesi diventa una teoria, ossia una spiegazione ad un determinato fenomeno, comprovata da esperimenti e osservazioni.
Divulgazione: se ogni scienziato non avesse divulgato i propri risultati, non ci sarebbe stato il progresso e il livello scientifico e tecnologico di cui oggi tutti godiamo. Condividere i propri successi (e, talvolta, anche i propri fallimenti) è parte integrante del metodo scientifico.
Se, viceversa, l’ipotesi formulata all’inizio viene confermata dai dati raccolti con le osservazioni, le misurazioni e gli esperimenti condotti, l’ipotesi diventa una teoria, ossia una spiegazione ad un determinato fenomeno, comprovata da esperimenti e osservazioni.
Divulgazione: se ogni scienziato non avesse divulgato i propri risultati, non ci sarebbe stato il progresso e il livello scientifico e tecnologico di cui oggi tutti godiamo. Condividere i propri successi (e, talvolta, anche i propri fallimenti) è parte integrante del metodo scientifico.
Le teorie, anche quelle considerate corrette dalla Comunità scientifica, non sono necessariamente immutabili nel tempo ma si prestano ad un processo di revisione, correzione, integrazione da parte della Comunità Scientifica stessa. Il fatto che una teoria, finora considerata valida, venga sostituita da un’altra (o corretta) a seguito di esperimenti nuovi e/o nuove osservazioni, non significa che chi ha formulato la prima teoria era meno bravo di chi l’ha corretta, ma solo che il processo di revisione scientifica funziona e che la Scienza sta progredendo.
Le teorie, anche quelle considerate corrette dalla Comunità scientifica, non sono necessariamente immutabili nel tempo ma si prestano ad un processo di revisione, correzione, integrazione da parte della Comunità Scientifica stessa. Il fatto che una teoria, finora considerata valida, venga sostituita da un’altra (o corretta) a seguito di esperimenti nuovi e/o nuove osservazioni, non significa che chi ha formulato la prima teoria era meno bravo di chi l’ha corretta, ma solo che il processo di revisione scientifica funziona e che la Scienza sta progredendo.
Le parole importanti
1. Ipotesi: supposizione di fatti o situazioni non ancora verificati ma verificabili (se una persona avanza un’ipotesi, non significa che sa con certezza che questa sia vera ma che suppone che potrebbe esserlo).
2. Oggettivo: aggettivo che viene attribuito a qualcosa che non dipende da chi effettua l’osservazione ma è valido per tutti. Le misurazioni (di lunghezza, di tempo, di massa, per esempio) sono oggettive. Il fatto che qualcosa sia più bello di qualcos’altro invece è soggettivo (e non oggettivo) perchè dipende di chi sta osservando.
1. Ipotesi: supposizione di fatti o situazioni non ancora verificati ma verificabili (se una persona avanza un’ipotesi, non significa che sa con certezza che questa sia vera ma che suppone che potrebbe esserlo).
2. Oggettivo: aggettivo che viene attribuito a qualcosa che non dipende da chi effettua l’osservazione ma è valido per tutti. Le misurazioni (di lunghezza, di tempo, di massa, per esempio) sono oggettive. Il fatto che qualcosa sia più bello di qualcos’altro invece è soggettivo (e non oggettivo) perchè dipende di chi sta osservando.