DONNE E STEM

Parchment

Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica per i suoi studi sulle radiazioni e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio, il cui nome venne scelto dalla scienziata proprio in onore della sua terra. Marie Curie, unica donna tra i quattro vincitori di due Nobel, è la sola ad aver vinto il premio in due distinti campi scientifici. Maria Skłodowska crebbe nella Polonia russa, poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a Parigi e nel 1891 iniziò a frequentare la Sorbona, dove si laureò in fisica e matematica. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle sostanze radioattive, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa università della Sorbona. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di Fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona. Morì nel 1934 per le radiazioni cui il suo fisico era stato per lungo tempo esposto e di cui negò sempre la pericolosità.

La classe 3°A anno 2020/2021

Helix border

ROSALIND FRANKLIN (1920-1958)

È stata una chimica che ha dato contributi fondamentali per la comprensione della struttura molecolare del DNA e del virus della poliomelite. Franklin è meglio conosciuta per il suo lavoro sulle immagini di diffrazione a raggi X del DNA che ha portato alla scoperta della doppia elica del DNA ,ma il suo lavoro non ha avuto riconoscimenti durante la sua vita. Il lavoro assiduo e proficuo permise a Franklin di partecipare nel giugno del 1951 al secondo congresso di Stoccolma che la spronò a effettuare ricerche più approfondite sviluppando immagini sempre più nitide del DNA dalle quali riuscì ad ottenere la sua prima importante scoperta in questo campo: esistevano due forme di DNA, la forma A e B. Purtroppo la scienziata non fece neppure in tempo a far valere i suoi meriti, perché morì a 37 anni per le complicazioni derivanti da un cancro.

Il Nobel (1962) per questa scoperta fu consegnato a Watson e Crick , grazie ad un furto operato ai danni di Rosalind Franklin. Watson infatti si impossessò dei dati delle immagini realizzate da Rosalind con i raggi X, provenienti dal laboratorio della scienziata e su questi creò con il collega il celebre modello a doppia elica.

Small dotted paper

Dirige il Centro di MicroBioRobotica dell'istituto Italiano di tecnologia di Pontedera. Si occupa di progettare robot ispirati alle piante ,in grado di adattarsi ad ambienti estremi e mutevoli. Nel 2012 è stata coordinatrice del progetto europeo che ha dato vita al primo robot pianta al mondo, il plantoide , capace di riprodurre il comportamento delle radici. Una delle applicazione di questi robot di maggiore sperimentazione è quello medico. Perché la robotica bioispirata è associata alla soft robotic: ovvero lo studio di nuovi materiali dotati di capacità sensoriali e di massima interazione con l'ambiente esterno. Quello delle piante è tutto un altro modo di vedere e ispirandoci a loro potremmo davvero generare dei nuovi campi applicativi che al momento possiamo solo in parte immaginare. Più che da una specifica pianta è partita dall'osservazione delle radici. Spesso si dà un'importanza a volte esagerata alla velocità, ma tutto dipende da quello che deve fare un organismo e a volte la velocità non è un valore aggiunto. Per muoversi nel sottosuolo più si va veloce e più aumenta l'attrito, si "consuma" di più.

L'acronimo STEM, dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics è un termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnlogiche (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e i relativi corsi di studio. Oggi 8 Marzo Festa della donna l’obiettivo principale è di dare fiducia alle piccole scienziate, proponendo modelli da seguire o a cui ispirarsi. Si affianca, inoltre, lo scopo di abbattere i muri di diffidenza e i tanti stereotipi che riducono la fiducia in se stesse delle ragazze verso le materie STEM.

La scienziata aveva una solida formazione e una profonda conoscenza del sistema solare e si occupò del rilevamento di fenomeni meteorologici e astronomici. Per divulgare nello Stato Pontificio e all'estero i dati delle sue indagini e i lavori dell'osservatorio, nel 1847 fondò col marito la rivista ''La Corrispondenza scientifica ''. Nel 1856, la scienziata istituì presso l'osservatorio capitolino una stazione meteorologica e ozonometrica, a lei successivamente intitolata, che si occupava anche di rilevazioni idrometriche e idrotermiche del fiume Tevere.Dalle misurazioni del livello dell'ozono dedusse una relazione inversamente proporzionale tra la concentrazione di tale gas nell'aria e la diffusione dell'epidemia di colera a Roma nel 1867 . Ha documentato le osservazioni cometarie per il 1854 e il giugno 1861 e ha compilato un catalogo degli sciami meteorici per il 1861 e il 1868. Un cratere su Venere prende il nome da lei.

CATERINA SCARPELLINI (1808-1873) la “signora del cielo” ancora oggi è un cratere su Venere

Fabiola Gianotti è una fisica italiana, dal gennaio 2016 direttrice generale del CERN di Ginevra. Decide di iniziare un dottorato di ricerca relativo alle particelle elementari: la sua tesi di dottorato riguarderà l'analisi dei dati dell'esperimento UA2. Entra a far parte del CERN di Ginevra (l'organizzazione europea per la ricerca nucleare) . Nel febbraio del 1992 ha partecipato all'esperimento ATLAS, che si avvale della collaborazione di oltre 3 000 studiosi, provenienti da 38 paesi del mondo, ed è considerato il più grande esperimento scientifico mai realizzato.&nbsp; In qualità di portavoce di ATLAS, il 4 luglio&nbsp;2012&nbsp;ha annunciato presso l'auditorium del&nbsp;CERN, la prima osservazione di una particella compatibile con il&nbsp;bosone di Higgs. Nel 2012, Fabiola Gianotti riceve l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, mentre il Comune di Milano le conferisce l'Ambrogino d'Oro.

''La&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Scienza">scienza</a>&nbsp;è compatibile con la&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fede">fede</a>&nbsp;e non ci sono contraddizioni. L'importante è lasciare i due piani separati: essere credenti o non credenti, non è la&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fisica">fisica</a>&nbsp;che ci darà risposta"

"Siamo alla svolta, è il miracolo del vaccino" "Dobbiamo stringere i denti e vaccinare, vaccinare, vaccinare. Il vaccino è un miracolo, una grande vittoria della scienza'' ( 2 marzo 2021 La7)

Ha dedicato la sua vita allo studio delle malattie infettive, in particolar modo per la lotta contro il virus dell’influenza aviaria. E’ nata a Roma il 21 aprile 1966. Laureata in Medicina Veterinaria. E’ stata direttrice del Dipartimento di Scienze Biomediche.&nbsp; Il suo contributo era quello di lottare contro l’aviaria, mettendo in atto una strategia di vaccinazione. Ha pubblicato 200 lavori su riviste internazionali , libri scientifici e due libri di testo sull’influenza aviaria e sulla malattia di Newcastle. Sono tanti i premi e i riconoscimenti che la Capua ha ricevuto tra cui Scientific American 50 award dalla rivista Scientific American nel 2007, premio “Revolutionary Mind” dalla rivista scientifica statunitense Seed nel 2008. Premio “Grande Ippocrate” per il ricercatore medico del 2009. Un curriculum ricco di esperienze professionali e una carriera da medico-virologo. Ha dedicato la sua vita allo studio delle malattie infettive.

Barbara McClintock (1902-1992)è stata una biologa statunitense. Negli anni cinquanta, con esperimenti sulle pannocchie di granturco ha scoperto l’esistenza dei trasposoni, ovvero&nbsp;porzioni di DNA in grado di spostarsi da un cromosoma all’altro. Questa scoperta le valse il Premio Nobel per la medicina nel 1983 .Gli enormi passi in avanti compiuti dalle tecniche&nbsp;di genetica e di biologia molecolare furono condotte su piante di mais.Gli studi di McClintock vennero rivalutati e apprezzati solo dopo molti decenni ottenendo così la National Medal of science nel 1970 ,l’Horwitz Prize ed il premio Wolf nel 1981 .

SE PUOI SOGNARLO, PUOI FARLO.

moglie figlia la donna fisico la donna scienziata la donna chimico la donna ingegnere la donna matematico la donna architetto

marito figlio il fisico lo scienziato il chimico l'ingegnere il matematico l'architetto

Dedicato a tutte le DONNE di ieri, di oggi e di domani !

Dotted paper

Rita Levi-Montalcini (1909-2012) é stata una neurologa, filantropa e una senatrice a vita della Repubblica italiana. Levi-Montalcini è stata insignita del Nobel per la medicina nel 1986, all'età di 77 anni, per la scoperta avvenuta nei primi anni cinquanta del fattore di crescita nervoso o NGF ( Nerve Growth Factor). NGF è una piccola proteina per il mantenimento e la crescita dei neuroni del sistema simpatico e sensoriale , senza la quale le cellule celebrali si suicidano.Questa scoperta contribuisce ancora oggi allo studio di malattie come tumori, Sla e morbo di Alzheimer. Levi-Montalcini per tutta la vita fu impegnata in opere benefiche e nella promozione del ruolo della donna in ogni branca della società.

HEDY LAMARR (1913-2000) La grande diva di Hollywood, dallo sguardo fatale, distrugge il luogo comune che la bellezza debba per forza accompagnarsi con la stupidità e non con l'intelligenza. Lo dimostra il fatto di essere stata l'unica diva a poter vantare un brevetto per un’invenzione in un settore come quello delle telecomunicazioni.Aveva ideato e realizzato insieme al compositore George Antheil le comunicazioni via radio, il primo prototipo del sistema era basato su una tastiera di un pianoforte .L’idea fu brevettata nel 1942, ma solo una ventina di anni dopo fu utilizzato per la prima volta dalla marina militare degli Stati Uniti .

Solo 17 donne, dal 1901 ad oggi, hanno avuto il privilegio di ricevere un Nobel in un ambito scientifico, nei settori della chimica, della medicina e della fisica.

Le laureate in facoltà scientifiche in Italia sono il 32%, in costante ma lento aumento ogni anno. Le ricercatrici sono il 29% e le dottorande appena una ogni quattro.

SAMANTHA CRISTOFORETTI

Samantha Cristoforetti il 23 novembre del 2014 ha superato un record: quello di essere la prima donna italiana ad andare nello spazio. Nel 2001 prende la laurea in ingegneria e meccanica specializzandosi in propulsione spaziale. Nel 2005 ha ottenuto una seconda laurea in Scienze aeronautiche. Nel maggio del 2009 Samantha viene selezionata nel programma di addestramento degli astronauti risultando tra tanti " la migliore ". Con il nome di Missione Futura raggiunge lo spazio per quasi sette mesi nel quale ha dei compiti di : ricerca, sperimentazione e manutenzione. Samantha dopo quasi 200 giorni atterra in Kazakistan , ma si sente un po' strana perchè si deve riabituare a mantenere il corpo e la mente alla gravità.

"Tante volte un ostacolo è solo un messaggio che la vita ti da'. Devi trovare un'altra strada , ma non vuol dire che non puoi arrivare a destinazione".

Le ragazze e i ragazzi della terza A anno scolastico 2020/2021

Ballato Natasha Bruni Luigi Cartalemi Giuseppe Ciccia Greta Conigliello Giorgia Cucchiara Orazio Cucchiara Rosy Cunsolo Myriam Di Perna Asia Fichera Barbaro Laudani Nicole Leonardi Martina Massara Sofia Messina Martina Papavero Lucio Rapisarda Giuseppe Raspagliesi Noemi Rau Federica Ventura Concetta Zammataro Jessica

Omaggio alla prima donna laureata al mondo, ma oggi anche simbolo di emancipazione femminile.

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è conosciuta come la prima donna laureata al mondo, avendo ottenuto la laurea in filosofia all'Università di Padova nel 1678. Nata da una famiglia veneziana, Elena venne incoraggiata agli studi dal padre, ma per poter proseguire la carriera accademica dovette aderire alla&nbsp;regola benedettina, senza però l'obbligo di vivere in un monastero.Brillante studentessa, Elena si dedicò alle&nbsp;discipline matematiche, al greco, al latino e alla teologia. Le autorità clericali però non volevano che una donna ottenesse il dottorato in teologia e pertanto, grazie alla mediazione del padre, Elena ebbe&nbsp;la possibilità di laurearsi in filosofia. Dopo gli studi Elena si recò a Padova ad insegnare matematica, ma morì a soli 38 anni a causa di una malattia. Elena Lucrezia Cornaro non diede un particolare apporto alla conoscenza, ma&nbsp;ruppe un tabù secolare&nbsp;che per anni e anni ancora continuò ad opprimere la figura femminile.

Laura Bassi (1711-1778) è la più illustre tra le donne salite in cattedra. Nel 1732 le assegnarono una cattedra universitaria per l'insegnamento della Fisica, in tempi in cui le donne erano ovunque escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali. Nello stesso anno fu socia nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, fino ad allora solo maschile. Nel 1776 ebbe la cattedra di fisica sperimentale nell'Istituto delle Scienze fondato da Marsili. Fu considerata dai contemporanei donna di eccezionale ingegno, egualmente versata in latino, logica, metafisica, filosofia naturale (fisica), algebra, geometria, greco, francese.I lavori di Laura Bassi, conservati all'Accademia delle Scienze di Bologna (uno di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, uno di meccanica e uno di tecnologia) rimangono a testimoniare il ruolo di questa studiosa nella discussione scientifica del suo tempo.

ELIZABETH HELEN BLACKBURN e CAROL W.GREIDER

Elizabeth Helen Blackburn è una biologa australiana naturalizzata statunitense. Nel 2009 le è stato assegnato il Premio Nobel per la medicina assieme a Carol W. Greider in merito ai loro studi svolti riguardo a come i cromosomi sono protetti dai telomeri e dall’enzima telomerasi. E’ la prima volta nella storia due donne hanno ricevuto insieme il Nobel. Fino al 2016 sale a 17 il numero delle vincitrici del riconoscimento delle discipline scientifiche.

Annalisa Malara è la dottoressa che ha diagnosticato a Codogno il&nbsp;primo caso di coronavirus in Italia. Per questo motivo la redazione di SkyTg24 ha deciso di nominarla personaggio italiano del 2020. La Malara, 38 anni, è nata e cresciuta a Cremona. Si è poi specializzata in Anestesia e Rianimazione all’Università di Pavia e ha lavorato prima all’Ospedale civile di Vigevano e poi all’Ospedale Maggiore di Lodi, a cui è collegata la struttura ospedaliera di&nbsp;Codogno. Proprio a Codogno era di turno il 20 febbraio 2020, quando è stato ricoverato Mattia che, proprio grazie alla sua intuizione, è diventato il primo caso accertato di Covid-19 in Italia. Il famoso ‘Paziente 1’. A rappresentare il lavoro e lo sforzo di tutti i medici, Malara è stata riconosciuta come&nbsp;simbolo di quest’anno così tormentato e intenso in Italia.L’anestesista ha detto di voler condividere il riconoscimento con tutti gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri e i soccorritori che “durante questi lunghi mesi di pandemia hanno dato davvero l’anima per riuscire a far fronte a questa gravissima emergenza sanitaria”.

“&nbsp;Vaccinarsi è la migliore arma&nbsp;che abbiamo a disposizione contro malattie gravi e pericolosissime come il coronavirus”.

Medaglia del Premio Nobel chimica 1935. Durante la prima guerra mondiale, insieme con la madre Marie, prestò servizio presso gli ospedali da campo istituiti dalla stessa madre, assistendola nell'esecuzione di lastre ai raggi X per i feriti di guerra. La tecnologia ancora non molto sviluppata le espose però a grandi dosi di radiazioni. . È nel 1934 che Irène e Frédéric faranno la scoperta che li porterà alla vittoria del Nobel e li renderà famosi: sulla base del lavoro dei genitori, che isolarono alcuni elementi radioattivi naturali, riuscirono a effettuare la trasmutazione di alcuni elementi (quali boro, alluminio e magnesio) in isotopi radioattivi sintetici. Questa originale scoperta sarà destinata a spianare la strada allo sviluppo della sintesi di radioisotopi, che risulteranno di importante applicazione in ambiti quale quello medico. Irène morì di leucemia, causata dalla forte e prolungata esposizione a radiazioni ionizzanti dovuta al suo lavoro, il 17 marzo 1956 a Parigi.

IRENE JOLIOT-CURIE

MARGHERITA HACK (1922-2013)

è stata un accademica divulgatrice scientifica italiana Ha studiato astrofisica e astronomia.Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia.

Le Cefeidi sono stelle caratterizzate dall’estrema regolarità della loro variazioni luminose ,la loro importanza consiste nel fatto che c’è una stretta relazione fra il periodo di variabilità e il loro splendore. Al giorno d’oggi queste stelle sono considerati punti di riferimento per misurare la distanza fra le galassie. Margherita ha il merito di aver esplorato l’universo attraverso i raggi ultravioletti a partire da una stella, nota come Epsilon Aurigae , è una super gigante di magnitudine 3, ha una struttura a gusci concentrici ed è circondata da anelli di gas ionizzato.Le dimensioni della stella eclissante sono enormi: il diametro è 2800 volte quello del Sole e il colore è rosso cupo. Nel 1963 lei scoprì le radiostelle chiamate Quasar, si tratta di nuclei centrali di galassie lontanissime.Margherita scoprì pure le Pulsar , stelle che rappresentano rapidissime pulsazioni luminose, ciò che è rimasto delle stelle esplose. Ma gli interessi scientifici di Hack riguardano anche i buchi neri, che ingurgitano materia e non lasciano filtrare la luce.

NON SOLO BELLE !!!!!! Puntiamo più sulle capacità delle&nbsp;donne&nbsp;che sulle apparenze.

Miss America 2020 è una biochimica: vince con un esperimento chimico dal vivo

Nacque a Roma il 27 giugno 1962. Si laureo' a Roma nel 1990&nbsp;alla facoltà di Architettura della Sapienza, nel 1992 fonda&nbsp;insieme ad altri colleghi e dirige il "T studio''. Nel 1996 vince il concorso internazionale&nbsp;Europan 4&nbsp;per la realizzazione di edifici polifunzionali,&nbsp;e l'anno successivo vince il concorso indetto dall'Unesco&nbsp;per Piazza Anargiry a&nbsp;Salonicco. Ottiene numerose menzioni a concorsi nazionali ed internazionali. Lo studio vince nel 2005 il concorso per la riqualificazione dell'area monumentale del&nbsp;porto di Napoli, progetto in fase di realizzazione. Si specializza nei progetti di riqualificazione, in particolar dei&nbsp;waterfront. Vince il concorso per il Centro servizi polivalente al "Molo San Cataldo" di&nbsp;Taranto&nbsp;e nel 2006 si occupa della riqualificazione del Borgo murattiano di&nbsp;Bari&nbsp;con il progetto&nbsp;Bari Crossing. Nel&nbsp;2008&nbsp;il settimanale&nbsp;Edilizia e Territorio&nbsp;de&nbsp;Il Sole 24 Ore&nbsp;la nomina architetto italiano dell'anno. A lei è ispirata la protagonista del film ''Scusate se esisto''interpretata da P.Cortellesi.

In un articolo&nbsp;Luigi Prestinenza Puglisi&nbsp;la definisce "la punta di diamante di una nuova schiera di progettisti donna che stanno emergendo nel panorama dell'architettura italiana"

8 MARZO 2021 Grafica :prof.ssa Maria Scuto&nbsp; Video e immagini sono stati utilizzati per scopi didattici e non lucrativi .”&nbsp;

L’Obiettivo del futuro è contrastare gli stereotipi e i pregiudizi che alimentano il gap di conoscenze tra le studentesse e gli studenti rispetto alle materie STEM .

Science border

Gertrude Belle-Elion&nbsp;(1918-1999), nasce a New York da una famiglia ebrea emigrata dall’Europa dell’Est, si laurea in Chimica (unica donna del suo corso, nel 1941) ma nessuno vuole assumerla in un laboratorio perché ‘potrebbe distrarre i ricercatori’. Nel periodo della guerra, con molti uomini al fronte, riesce a entrare nel laboratorio del chimico George Hitchings. Lavorarono insieme per 40 anni.Gertrude ottiene il Nobel per la Medicina nel 1988, diventa consulente della Società Americana per la Leucemia e presidente dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro, ottiene 45 brevetti e nel 1991, prima donna in assoluto, è inserita nel National Invetors Hall of Fame&nbsp;. La scoperta più importante: studia le differenze biochimiche tra cellule ‘sane’ e tumorali, sviluppa farmaci che bloccano patogeni e cellule tumorale, sintetizza la 6-mercaptopurina, primo chemioterapico efficace nel trattamento delle leucemie infantili.

''Emma Strada, sabato scorso, al nostro Istituto Superiore Politecnico ha conseguito a pieni voti la laurea in ingegneria civile. La signorina Strada è così la prima donna-ingegnere che si conti in Italia e ha appena altre due o tre colleghe all'estero'' La Stampa, Torino, 7 settembre 1908

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