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Rivista di libera espressione creativa
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storie di vita, racconti, fumetti a puntate, poesie, musica, temi sociali e interviste..Loading...
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Anno 5 - N.1 - Ottobre 2022Loading...
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ORIANI'S News Brain
Direttore Responsabile: Valerio Giusti
Capo Redattore: Cristina Lattuca
Web Editor: Giusy Valentina Inga
Capo Redattore: Cristina Lattuca
Web Editor: Giusy Valentina Inga
ORIANI'S News Brain
Redazione: Noemi Quaglietta
Viola Pantano
Maria Grazia Ambrosio
Laura Saad
Alessia Amabile
Baijit Mohammad
Adama Sarr
Andrea Sonnerat
Irina Infante
Martone Arianna
Ramos Fatima
Alessandra Tafa
Alessandro Bernardi
Martina Ibrahim
Maricielo Lucero
Riccardo Bruno
Alyssa Maegan
Rough Threat
Viola Pantano
Maria Grazia Ambrosio
Laura Saad
Alessia Amabile
Baijit Mohammad
Adama Sarr
Andrea Sonnerat
Irina Infante
Martone Arianna
Ramos Fatima
Alessandra Tafa
Alessandro Bernardi
Martina Ibrahim
Maricielo Lucero
Riccardo Bruno
Alyssa Maegan
Rough Threat
Indice
Indice
L’INIZIO DI UNA NUOVA VITA
di Noemi Quaglietta
di Noemi Quaglietta
Primo giorno di scuola, non ho per niente voglia di andare…ma ho scelta?
Dentro di me sono agitata e pensierosa, insomma, sinceramente non è da me.
Mi sono trasferita da poco, e non ne comprendo ancora la ragione; o meglio i miei genitori mi hanno detto che era per lavoro, ma sento che ci sia qualcosa sotto.
Mamma: “tesoro sbrigati o farai tardi il primo giorno di scuola”
Già la scuola ecco cosa mi ero dimenticata, uff!
Io: “arrivo un secondo”
Mamma: “muoviti”
Ad ogni modo non mi sono ancora presentata, il mio nome è Cloe, ho 16 anni, sono nata a New York e da poco mi sono trasferita a Los Angeles.
Si dice in giro che Los Angeles sia una città con molti crimini e girano voci che ci siano anche agenti segreti ed un supereroe che lavora con loro, e infatti, se devo essere sincera ho accettato di venire qui per saperne di più.
Sono figlia unica…e mi devo muovere o farò davvero tardi.
Io: “arrivo eccomi mamma”
Mamma: “devi essere velocissima a far colazione dato che ci hai messo un’eternità a prepararti”
Io: “d’accordo, ma papà dov’è?”
Mamma: “è andato al lavoro, ma ti ha lasciato un bigliettino”
…“BUONGIORNO CUCCIOLA MIA”…
Dentro di me sono agitata e pensierosa, insomma, sinceramente non è da me.
Mi sono trasferita da poco, e non ne comprendo ancora la ragione; o meglio i miei genitori mi hanno detto che era per lavoro, ma sento che ci sia qualcosa sotto.
Mamma: “tesoro sbrigati o farai tardi il primo giorno di scuola”
Già la scuola ecco cosa mi ero dimenticata, uff!
Io: “arrivo un secondo”
Mamma: “muoviti”
Ad ogni modo non mi sono ancora presentata, il mio nome è Cloe, ho 16 anni, sono nata a New York e da poco mi sono trasferita a Los Angeles.
Si dice in giro che Los Angeles sia una città con molti crimini e girano voci che ci siano anche agenti segreti ed un supereroe che lavora con loro, e infatti, se devo essere sincera ho accettato di venire qui per saperne di più.
Sono figlia unica…e mi devo muovere o farò davvero tardi.
Io: “arrivo eccomi mamma”
Mamma: “devi essere velocissima a far colazione dato che ci hai messo un’eternità a prepararti”
Io: “d’accordo, ma papà dov’è?”
Mamma: “è andato al lavoro, ma ti ha lasciato un bigliettino”
…“BUONGIORNO CUCCIOLA MIA”…
Non ero molto contenta, ma me la sono fatta andare bene, almeno sapevo la strada grazie a Google Maps.
Devo ammettere che il tragitto da casa a scuola non era niente male. In ogni caso sono arrivata, e devo dire che l’aspetto non me lo aspettavo proprio.
Appena entrata nell’edificio tre ragazze che sembravano delle barbie si sono avvicinate. Una era bionda mentre le altre erano more: la leader del gruppo, ovvero l’ape regina si chiama Sara, una persona egoista. Poi capirete.
Sara: “Ciao, il mio nome è Sara, ma credo che tu lo sappia. Ad ogni modo loro sono Elisa e Martina, io sono la rappresentante della nostra classe e per non dimenticare io sono anche il capo cheerleader.”
Devo ammettere che il tragitto da casa a scuola non era niente male. In ogni caso sono arrivata, e devo dire che l’aspetto non me lo aspettavo proprio.
Appena entrata nell’edificio tre ragazze che sembravano delle barbie si sono avvicinate. Una era bionda mentre le altre erano more: la leader del gruppo, ovvero l’ape regina si chiama Sara, una persona egoista. Poi capirete.
Sara: “Ciao, il mio nome è Sara, ma credo che tu lo sappia. Ad ogni modo loro sono Elisa e Martina, io sono la rappresentante della nostra classe e per non dimenticare io sono anche il capo cheerleader.”
Mamma: ”dai che devi prendere l’autobus”
Ho sentito bene? Ha detto autobus? Non mi accompagna a scuola? Ho preso un respiro e poi ho chiesto..
Io: “ma mamma non hai intenzione di accompagnarmi?
Mamma: “mi dispiace tesoro ma devo andare al lavoro”
Io: “d’accordo”
Ho sentito bene? Ha detto autobus? Non mi accompagna a scuola? Ho preso un respiro e poi ho chiesto..
Io: “ma mamma non hai intenzione di accompagnarmi?
Mamma: “mi dispiace tesoro ma devo andare al lavoro”
Io: “d’accordo”
Ad un certo punto si è presa una pausa e con un tono di egoismo aggiunge…
Sara: “Se vuoi essere mia amica allora devi stare lontana dal mio ragazzo, è quello la giù.
Come se mi importasse di quel tipo…
Io. “tranquilla non è proprio il mio tipo”
Sara: “bene, ci vediamo in classe”
La scuola è davvero grande ed ha più piani, e per non aggiungere altro credo di essermi persa.
Ho provato a chiedere indicazioni, ma a quanto pare qualcuno ha tagliato la lingua a tutti, ma non mi sono arresa ed ho fatto un ultimo tentativo. Ho provato a rivolgermi a questa ragazza con i capelli rossi ed occhi verdi e marroni. Lei si è fermata e mi ha chiesto…
Samanta: “ciao in che classe sei?”
Io: ”sono nella 3 B”
Samanta: “perfetto siamo nella stessa classe, e siamo anche in ritardo”
Io.” vero grazie”
Durante il tragitto ci siamo presentate. Come prima impressione Samanta sembra una persona a posto, simpatica e gentile.
Sara: “Se vuoi essere mia amica allora devi stare lontana dal mio ragazzo, è quello la giù.
Come se mi importasse di quel tipo…
Io. “tranquilla non è proprio il mio tipo”
Sara: “bene, ci vediamo in classe”
La scuola è davvero grande ed ha più piani, e per non aggiungere altro credo di essermi persa.
Ho provato a chiedere indicazioni, ma a quanto pare qualcuno ha tagliato la lingua a tutti, ma non mi sono arresa ed ho fatto un ultimo tentativo. Ho provato a rivolgermi a questa ragazza con i capelli rossi ed occhi verdi e marroni. Lei si è fermata e mi ha chiesto…
Samanta: “ciao in che classe sei?”
Io: ”sono nella 3 B”
Samanta: “perfetto siamo nella stessa classe, e siamo anche in ritardo”
Io.” vero grazie”
Durante il tragitto ci siamo presentate. Come prima impressione Samanta sembra una persona a posto, simpatica e gentile.