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I bambini e la quarantena.

by Mariagrazia Aliffi

Pages 2 and 3 of 14

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In questo periodo di quarantena io e il mio fratellino che non può andare al nido perché è chiuso, stiamo a casa con la nonna perché la mamma e il papà continuano a lavorare. Al mattino faccio colazione, gioco un po' con mio fratello e poi faccio i compiti. Al pomeriggio gioco in giardino, per fortuna è grande. Mi piacerebbe fare un giro in bicicletta ma so che non si può e che è meglio stare a casa. Mi manca poter incontrare le persone e i miei amici anche se qualcuno sono riuscita a vederlo in video chiamata. Ho nostalgia dei miei cugini e degli zii e mi piacerebbe rivedere le maestre. Spero tanto che questo periodo di quarantena passi in fretta, che io e la mia famiglia stiamo bene e anche tutte le altre persone. Spero che si trovi in fretta un vaccino per questa brutta malattia così nessuno si ammala più.
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Le riflessioni dei bambini
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LE RIFLESSIONI DEI BAMBINI
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LE RIFLESSIONI DEI BAMBINI
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Thought Bubble
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All'inizio non capivo bene cosa stesse succedendo, siamo stati a casa da scuola due giorni per il Carnevale, ma la domenica non abbiamo potuto mascherarci nè andare in piazza a giocare con i coriandoli. I miei genitori mi hanno detto che c'era una brutta influenza e, per proteggere i bambini, hanno deciso di chiudere le scuole. Loro continuano a lavorare e io con mia sorella stiamo dai nonni. Dopo il 22 marzo tutto è cambiato, anche mamma e papà sono rimasti a casa, così ho capito che la cosa era seria. Niente scuola, chiesa, amici, allenamenti di calcio al campetto o andare a giocare con gli altri bambini.
Non è più così bello stare a casa come all'inizio quando mi sembrava una vacanza. Adesso mi annoio e mi rattristo. Faccio i compiti, guardo i video su Youtube con mia sorella, gioco a carte con la mamma e a calcio in cortile con il papà ma poi mi stufo. Voglio stare all'aria aperta con i miei amici.
MI MANCATE TANTO!
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Ciao maestra, come stai? Non ci siamo potuti salutare come quando andiamo in vacanza iin estate e uscendo dalla scuola urliamo : "Evviva le vacanze!" Mi sono trovato chiuso in casa. I primi giorni ero contento perché facevo tutto quello che volevo, ora mi mancano tutte le cose che facevo durante la settimana. Le lezioni a scuola, le chiacchiere e i giochi con i miei compagni, andare a calcio e soprattutto andare dai miei nonni. E' un momento molto difficile e triste perché penso a tutti i miei parenti che abitano proprio nelle zone dove è scoppiato il virus. Le mie giornate sono cambiate: faccio i compiti, gioco con il mio vicino tirandoci la palla dalla siepe e facciamo lunghe chiacchierate e, a volte aiuto la mamma a fare i dolci. Qualche volta gioco con i miei compagni alla Play Station on-line. Però durante i giorno ci sono momenti che mi annoio. Penso che questo virus mi ha tolto le cose più belle: la Comunione e il torneo di calcio a Cesenatico con la mia squadra. Tra 3 giorni compio 10 anni e sono triste perchè non posso festeggiare come ho sempre fatto. Chiedo sempre alla mia mamma se ci sarà il grest, se possiamo andare in vacanza e quando possiamo fare tutte le cose che ci piacciono.
Voglio rivedere tutti!
Questo periodo lo sto vivendo malissimo, anche se per fortuna sto bene. In questa quarantena gioco molto e faccio i compiti, però sento che non ho più la concentrazione di prima e quando sbaglio mi innervosisco perché so che io non sono così! Purtroppo la mia bisnonna adesso è in un posto migliore, ci guarda e ci saluta. Spero che questo covid-19 finisca presto ....vorrei che tutto tornasse come prima, perché mi manca troppo la mia vecchia vita quotidiana e rivedere i miei familiari.
Durante questa quarantena faccio i compiti, guardo la TV e i video sul computer. Quando c'è caldo vado fuori a giocare con mia sorella e con i miei cani, ma mi mancano tanto la scuola, le maestre, le bidelle e i miei amici. Ho nostalgia dell'oratorio, dei nonni e del bar. Vorrei invitare gli amici a casa mia, vorrei mangiare un gelato con loro. Spero che la quarantena finisca, che la mia famiglia non si ammali e spero che tutti possano ritornare a lavorare e a divertirsi.
Questo virus è iniziato in Cina e si è diffuso in tutto il mondo, tutti i telegiornali ne parlano. Non è pericoloso per i bambini, ma lo è per chi ha malattie gravi e per gli anziani. Ormai non si può uscire, non ci possiamo vedere ma possiamo salutarci e parlarci con le video chiamate. I medici stanno lavorando tanto per togliere il coronavirus. Noi Italiani ce la possiamo fare, anche se distanti, a cacciare via il virus dal nostro Paese.
E' l'anno 2020...pensavo ad un inizio molto bello come ogni anno dopo il Natale! E' un anno bisestile e ho sentito dai nonni che gli anni bisestili non portano nulla di buono. Infatti a febbraio siamo stati informati dell'arrivo nel mondo di una malattia infettiva causata da un virus sconosciuto all'uomo, il coronavirus, che ne provoca la morte. Il contagio si espande a macchia d'olio. Così ci troviamo tutti a casa in quarantena: scuola, negozi e fabbriche chiusi, aperti solo attività per beni di prima necessità. I giorni sono tutti uguali, i pomeriggi lunghi e noiosi, vorrei giocare con gli amici, praticare il mio sport e anche fare lunghe passeggiate, ma è tutto proibito. Mi manca il rapporto umano con le mie insegnanti e anche i miei compagni. Ho preso confidenza con la tecnologia per motivi scolastici, dato che è l'unico mezzo di comunicazione. Quando finisco i compiti ho imparato a caricarli e spedirli alle insegnanti sul registro elettronico. Con le mie amiche facciamo video chiamate come se abitassimo lontanissime, così anche con i nonni e con mia sorella. Mi manca molto la mia vita di prima e, solo in questi momenti, ho capito quanto vale la libertà. Vedo la mamma e il papà in casa tutto il giorno e non è una cosa normale; si inventano mestieri pur di fare qualcosa, il papà ha addirittura ritinteggiato la cucina e il bagno e io l'ho aiutato, in più gioca con me in cortile, la mamma, invece è un sostegno per i compiti. La cosa positiva, infatti è proprio il tempo che si passa con loro, prima erano sempre di corsa. Spero passi in fretta questo periodo perché sono cambiate tante cose e altre persino saltate: la Santa Comunione, le messe domenicali, le vacanze. Chissà quando tornerà tutto come prima. In televisione ci ricordano sempre che è molto importante stare in casa, lavarsi le mani, usare guanti e mascherine. Noi bambini abbiamo contribuito disegnando ed esponendo fuori dalle case un arcobaleno con una scritta fondamentale "ANDRA' TUTTO BENE!" è la frase che grandi e piccini adesso si augurano. Ricorderò per sempre questo pezzo di vita, rimarrà nella storia del nostro Paese.
Tutte le cose che davo per scontate non posso più farle: la scuola, gli amici, la danza, mangiare il gelato ai giardini o andare in bicicletta. Ho imparato che non bisogna mai sottovalutare la libertà. La mamma e il papà sono a casa dal lavoro e questo mi tranquillizza, perché so che qui a casa siamo al sicuro dal virus. Allo stesso tempo sono triste perché non posso più andare dalla nonna. Mi mancano le sue cene deliziose e le sue idee per fare divertire me e mia sorella. Adesso mi alzo più tardi, litigo di più con mia sorella, soprattutto quando piove e non possiamo andare a giocare fuori in giardino ad addestrare la mia cagnolina. Spero che questo virus se ne vada per poter festeggiare il mio compleanno con gli amici e la mia famiglia.
Ecco i bigliettini che la nonna mette sui pacchetti che ci manda in questo periodo di quarantena.
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