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Cappuccetto arancione
Vicino a un aranceto, nelle campagne di Marte, in una casetta color albicocca, viveva una bellissima bambina con la sua mamma.
La bambina si chiamava Cappuccetto Arancione ed indossava sempre una tuta che le aveva fatto la nonna. Era tutta arancione come una zucca, ed aveva il simbolo della Nike disegnato sul petto, assomigliava ad un piccolo baffo nero.
Cappuccetto arancione aveva capelli lunghissimi, ondulati con sfumature arancioni come le carote. Aveva sempre un ciuffo con ciocche rosse che cercava di nascondere sotto al suo cappuccio, ma che non sempre ci riusciva perché si ribellavano e spuntavano fuori all’insù.
Vicino a un aranceto, nelle campagne di Marte, in una casetta color albicocca, viveva una bellissima bambina con la sua mamma.
La bambina si chiamava Cappuccetto Arancione ed indossava sempre una tuta che le aveva fatto la nonna. Era tutta arancione come una zucca, ed aveva il simbolo della Nike disegnato sul petto, assomigliava ad un piccolo baffo nero.
Cappuccetto arancione aveva capelli lunghissimi, ondulati con sfumature arancioni come le carote. Aveva sempre un ciuffo con ciocche rosse che cercava di nascondere sotto al suo cappuccio, ma che non sempre ci riusciva perché si ribellavano e spuntavano fuori all’insù.
- “Cappuccetto vieni a casa subito, devi andare dalla nonna, devi portarle questo cestino pieno di arance, mandarini e tutti i peperoni che hai raccolto. Sbrigati perché devi tornare prima che il sole tramonti, ricordati di usare le tue scarpe magiche”
Cappuccetto prese il cesto arancione super tecnologico che le aveva preparato la mamma, impostò l’indirizzo della nonna e azionò i due piccoli razzi che erano appoggiati sul fondo per partire a tutta velocità.
Cappuccetto prese il cesto arancione super tecnologico che le aveva preparato la mamma, impostò l’indirizzo della nonna e azionò i due piccoli razzi che erano appoggiati sul fondo per partire a tutta velocità.
Quando arrivò a destinazione vide la nonna che si stava esercitando per diventare una ninja ed entrare nel club del vicinato per proteggersi dai lupi marziani che si aggiravano sul pianeta.
La ragazzina le disse:
-“Nonna, nonna ti ho portato un cesto pieno di prelibatezze, vieni a vedere”
Cappuccetto digitò la password, il cesto si aprì e fece vedere alla nonna tutti i peperoni che aveva raccolto.
La ragazzina le disse:
-“Nonna, nonna ti ho portato un cesto pieno di prelibatezze, vieni a vedere”
Cappuccetto digitò la password, il cesto si aprì e fece vedere alla nonna tutti i peperoni che aveva raccolto.
- “Nonna, adesso però devo andare, perché il sole sta tramontando e devo correre a casa veloce con le mie scarpe magiche, per caso le hai viste?”
- “Sì piccola sono sul davanzale della finestra” rispose la nonna.
Cappuccetto corse alla finestra, ma le scarpe non c’erano.
Presa dalla disperazione si mise a piangere, senza le scarpe magiche non sarebbe sopravvissuta al terreno rovente e sarebbe morta prima di arrivare a casa.
In quel momento lungo il vialetto passò Jhon, il suo piccolo amico metà robot e metà mostro e la salutò. John vide che Cappuccetto arancione era disperata e le chiese che cosa fosse successo. La bambina gli spiegò che qualcuno aveva rubato le sue scarpe magiche senza le quali non poteva tornare a casa.
John le disse:
-“Ho visto Lupo Pompelmo che stava correndo nella prateria marziana con un paio di scarpe arancioni fluorescenti, forse sono le tue!”
- “Sì piccola sono sul davanzale della finestra” rispose la nonna.
Cappuccetto corse alla finestra, ma le scarpe non c’erano.
Presa dalla disperazione si mise a piangere, senza le scarpe magiche non sarebbe sopravvissuta al terreno rovente e sarebbe morta prima di arrivare a casa.
In quel momento lungo il vialetto passò Jhon, il suo piccolo amico metà robot e metà mostro e la salutò. John vide che Cappuccetto arancione era disperata e le chiese che cosa fosse successo. La bambina gli spiegò che qualcuno aveva rubato le sue scarpe magiche senza le quali non poteva tornare a casa.
John le disse:
-“Ho visto Lupo Pompelmo che stava correndo nella prateria marziana con un paio di scarpe arancioni fluorescenti, forse sono le tue!”