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Umberto Eco 40 regole

by IIS C.E. GADDA

Pages 2 and 3 of 33

UMBERTO ECO
40 REGOLE PER SCRIVERE CORRETTAMENTE IN ITALIANO
Lette dagli studenti della 5°L
dell'IIS Carlo Emilio Gadda di Paderno Dugnano
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La bustina di Minerva è la celebre rubrica di Umberto Eco, di cui il 5 gennaio ricorre l’anniversario della nascita.
Si trovava in coda, nelle pagine dell’Espresso, un immancabile appuntamento per i lettori.
Le Bustine di Eco sono state raccolte in un libro pubblicato da Bompiani, in cui si spazia da riflessioni sul mondo contemporaneo, alla società italiana, alla stampa, al destino del libro nell’era di Internet, sino ad alcune caute previsioni sul terzo Millennio e a una serie di “divertimenti” o raccontini.
Il titolo della raccolta e della rubrica viene da quegli appunti occasionali che talora si annotano nella parte interna di quelle bustine di fiammiferi che si chiamano appunto Minerva.
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Tratta da La bustina di Minerva, questa famosa lista, le "40 regole per scrivere correttamente in italiano", è da leggere per ripensare a come scriviamo, specie sui social network.

Pronti?
1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile)
interrompe il filo del discorso.

7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”

12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

15. Sii sempre più o meno specifico.

16. L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.

22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
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