Che storia! Le invenzioni del medioevo

BANCA A Partire dal: XIV sec. Dove: Italia Descrizione:Nel Medioevo, con il fiorire dei commerci, si rese necessario aumentare la disponibilità di mezzi di pagamento, per fare fronte all’aumento di quantità degli scambi economici. Non potendo aumentare la quantità di moneta circolante, dato che esistevano solo monete metalliche e la disponibilità di metallo (oro, argento) era sostanzialmente costante. Il Medioevo vede la nascita delle banche private, ad opera di compagnie commerciali che utilizzavano i loro profitti dandoli in prestito, la parola “banca” deriva dal “banco” sul quale il prestatore lavorava. I banchieri non prestavano soltanto denaro ma erano anche custodi di beni molto preziosi che venivano custoditi e nascosti in stanze o bauli. Divennero anche cambiavalute, i banchieri arrivarono col tempo a firmare le prime lettere di credito che li impegnavano a pagare somme&nbsp;per conto di chi le portava (gli assegni di oggi). Grazie a questa attività, i primi banchieri iniziarono a riscuotere molto successo da far crescere la propria ricchezza sempre di più, una delle più importanti compagnie bancarie fu il Banco dei medici.

MAGNA CHARTA LIBERTATUM A partire dal: 1215 Dove: Inghilterra Descrizione/origine: La Magna Charta Libertatum è stato il primo documento a garanzia delle libertà individuali. Il 25 giugno 1215 i baroni inglesi costrinsero il re Giovanni Senzaterra a riconoscere una serie di libertà e privilegi. Con alcune modifiche fu nuovamente concessa nel 1225 da Enrico 3° e confermata nel 1297 da Edoardo 1° , da quel momento iniziò a far parte delle leggi fondamentali del regno inglese. Magna charta libertatum significa "grande carta della libertà ".&nbsp;&nbsp; Il documento conteneva i diritti dei feudatari, della chiesa e dei comuni inglesi. Essa serviva per moderare il potere del re e riportarlo nella legalità. Più specificamente viene tolto il potere al sovrano perché aveva violato i principi del rapporto feudale mettendo tasse gravose ai suoi sudditi per guerre in cui venne sconfitto.

MULINO A VENTO A partire da: VII secolo d.C. Dove: Persia&nbsp; Descrizione/origine: I mulini a vento hanno origine persiana. Secondo gli storici vennero costruiti per la prima volta nel VII secolo d.C nell’attuale Iran. L’uso dei mulini non si diffuse in tutto il mondo. I primi esemplari in Europa risalgono al XII secolo.Il mulino dell'ingegnere greco Erone di Alessandria, nel primo secolo d.C. è il più antico esempio dell'utilizzo di una ruota azionata dal vento per produrre energia cinetica. Il mulino a vento è nato con lo scopo di macinare cereali e azionare pompe d’irrigazione, soprattutto nei Paesi Bassi dove tali mulini sono parte del paesaggio tipico e oggi funzionano esclusivamente per l’aspirazione delle acque dai polders. Ha 4 grandi vele verticali che girano grazie alla forza del vento: il loro movimento produce una forza motrice sull'albero centrale che girando attiva una serie di ingranaggi, che a loro volta fanno muovere le macine per frantumare, le seghe per tagliare o le pompe per l'acqua. La potenza che viene esercitata su un materiale è di 30/40 CV anche se il funzionamento del mulino è intermittente poiché dipende dall'irregolarità del vento.&nbsp;

UNIVERSITA' A partire dal:&nbsp;nei primi decenni&nbsp;del&nbsp;XII secolo per continuare nel XIII Dove: Marocco Descrizione/origine:&nbsp;l’Università più antica al mondo sarebbe quella di Bologna, fondata nel 1088, seguita dagli atenei di Oxford e di Modena. Napoli, voluta dall’imperatore Federico II, fu la prima pubblica e risale al 1224. Questa classifica, però, non tiene conto della Università marocchina di Fes, fondata da una donna, Fatima Al-Fihriya, più di 200 anni prima, e aperta nell’867 dell’anno Gregoriano. Fatima, ricca discendente di un mercante di origini arabe, el Qurayshi de La Mecca, trasferitosi nell’800 circa in Marocco, volle destinare tutti i suoi beni, ereditati dal padre e dal marito, all’educazione e alla cultura, religiosa e non, creando un centro culturale che comprende ancora oggi una Moschea (la più vasta dell’Africa), l’Università e una importante biblioteca che custodisce libri antichi e preziosi. Nelle Università si impartivano insegnamenti di livello superiore. Erano organizzate in quattro facoltà: arti, diritto, teologia e medicina. La prima forniva la preparazione di base, fondata sullo studio del latino e delle arti del Trivio (grammatica, retorica, dialettica); era propedeutica alle successive. Il corso di studi durava di regola parecchi anni e terminava con il conferimento della “laurea”, così detta dalla corona di alloro che tradizionalmente indicava la vittoria. L’insegnamento era impartito in latino, quindi non c’erano barriere linguistiche nazionali.

ARMATURE A partire da: XI sec Dove: Europa Descrizione/Origine: L'armatura nel Medioevo era un equipaggiamento per proteggere il corpo umano in uno scontro, sia in guerra che in tempo di pace. Nel corso del Medioevo le armature si dividevano a piastre, per cui ogni parte del corpo era ricoperta da piastre d'acciaio specifiche portate sopra vestiti di lino o lana e attaccate tramite cinghie e fibbie. La biancheria era costituita da calze lunghe bicolori, camicia e cuffia di lino. Le gambe erano protette da schinieri e ginocchielli e la giubba era imbottita di cotone e crine di cavallo. Il tronco era protetto da un usbergo (maglia di ferro) e dalla corazza di piastre rivestita di velluto. Inoltre si infilavano guanti e cubitiere (ai gomiti), la baviera (a protezione del collo) e l'elmo. Le armi erano la daga basilarda (pugnale lungo) e il falcione (spada corta). Il peso dell'armatura solitamente era di circa 27 KG, ma ciò non gravava sull'agilità dei cavalieri. Le armature erano molto costose, solo i figli dei feudatari potevano permettersele. Fin da bambini, imparavano a usare la spada, a maneggiare la lancia e a cavalcare. Infine quando avevano 16/18 anni venivano nominati cavalieri.

Ringraziamenti: Un particolare ringraziamento va alla dirigente Raffaella Giana per aver concesso l'uso del logo della scuola.

PASTA A partire da: XIII-XIV sec. Dove: Italia meridionale. Descrizione: La pasta ha origini antichissime, ma&nbsp;nel Medioevo si definirono alcuni elementi decisivi per quella che, assieme alla pizza è l’alimento italiano più famoso al mondo: la varietà delle forme e il modo di cuocerla, è a partire dal Medioevo che si fa bollire la pasta nell'acqua, nel brodo e talvolta nel latte. Dal basso Medioevo la pasta venne definita più genericamente "maccheroni" . Quest’ultimo, derivato dal siciliano "maccarruni", proverrebbe da “maccari”, ossia schiacciare, l’azione fatta lavorando la pasta di semola di grano duro. Proprio un documento del 1244, conservato presso l’archivio di stato di Genova, troviamo citato per la prima volta il termine “pasta”, utilizzato da un medico che prescrive ad un lanaiolo di eliminare dalla dieta la “pasta lissa”. Ai primi del ‘300 la pasta secca era ormai diffusa in tutta l’Italia del centro-nord, come attesta un documento del 1284, conservato all’Archivio di stato di Pisa, nel quale si dà notizia della vendita di “vermicelli”. Questi ed altri documenti archiviano perciò la secolare tradizione che vuole la pasta essiccata importata in Italia nel 1295 da&nbsp;Maro Polo&nbsp;, al ritorno dalla Cina.

BOTTE A partire dal: (64- 24 d.C.) Dove: Francia popolo dei Celti Descrizione/origine: Le prime notizie ci arrivano dagli assiro-babilonesi, che utilizzavano delle primitive botti, o grossi tronchi di palma scavati chiusi da un coperchio di legno. In un geroglifico egizio risalente al 2.700 a.C., viene raffigurato il mestiere del bottaio che era in realtà un cesellatore del legno. La prima testimonianza sulla fabbricazione arriva da Catone (95- 40 a.C.) L’uso della quercia e la tradizione francese dei bottai, grazie al popolo dei Celti nel Nord Italia e l’Europa Occidentale. Con la fine dell’Impero romano, il vino diventa monopolio di monaci e frati che, assicurano la sopravvivenza della cultura enologica. Le botti vengono prodotte nelle officine, questa cultura si diffonde in Piemonte, in Sicilia e Sardegna. I contenitori in legno rivestono da sempre una grande importanza nel mondo del vino e dei distillati. Nacquero dall’esigenza di avere un oggetto atto al trasporto dei liquidi, ovvero leggero, pratico e poco costoso, maggiormente resistente agli urti di altri materiali come la terracotta usata per le anfore. L’evoluzione nella loro lavorazione e la scoperta di leghe leggere hanno in parte cambiato il panorama attuale in cui l’uso di serbatoi metallici è molto diffuso: sia nelle cantine, soprattutto per la fermentazione, che nelle distillerie, per il breve riposo successivo alla produzione, utile per smorzare la classica irruenza del distillato appena prodotto.

Copertina a cura di Elia Borromini Linea del tempo a cura di Giulia Sondrini Curatore dell'opera: prof. Nicola Borin

STILE GOTICO A partire dal: metà del XII Dove:Parigi Descrizione/origine: La parola gotico è di origine rinascimentale e significa letteralmente barbaro. La nascita ufficiale dello stile viene identificata in architettura. La novità più originale dell’architettura gotica é la scomparsa delle spesse masse murarie tipiche del romanico. Fu un fenomeno di portata europea dalle caratteristiche molto complesse e variegate, che interessò tutti i settori della produzione artistica . Il termine “gotico”, propriamente “dei goti”, antico popolo germanico, venne usato per la prima volta per indicare questo stile artistico e architettonico da Giorgio Vasari nel XVI secolo. In epoca gotica vi fu uno stretto rapporto tra arte e fede cristiana, ma fu anche il periodo nel quale rinacque l’arte laica e profana. L’architettura gotica è caratterizzata dallo slancio verticale delle strutture e da una complessa tecnica costruttiva.

CHAMPAGNE A partire dal: A partire dal Medioevo fino 1693 Dove: Francia (regione Grand Est) Descrizione/origine: I vini della regione francese denominata appunto Champagne erano conosciuti fin dal Medioevo; venivano prodotti principalmente dai monaci delle abbazie benedettine, che lo usavano come vino da messa. Le guerre e i saccheggi che nel 1600 devastarono la regione, causarono la distruzione e l’abbandono delle abbazie e dei conventi, e anche delle vigne. Intorno al 1670 un giovane monaco benedettino, Pierre Pérignon, giunse all’abbazia d’Hautvillers , (regione francese della Marna); egli trovò il convento e le vigne in uno stato di totale abbandono e si adoperò per sistemare la struttura e il terreno circostante. Iniziò con la produzione del vino selezionando le uve migliori, privilegiando i terreni più adatti alla produzione, valorizzando una spremitura dolce per ottenere un mosto chiaro pur utilizzando bacche scure. Sulla trasformazione da Vino a Champagne ci sono più versioni. L’abate arrivò alla conclusione che la spuma fosse dovuta ad una fermentazione (dovuta o ad errori nella vinificazione o all’aggiunta di lieviti contenuti nei fiori di pesco e di zucchero) del vino, con conseguente produzione di anidride carbonica. A questo punto, quando si rese conto della bontà del vino “spumante”, decise di perfezionarne la produzione.

SETA A partire dal: XII secolo Dove: Sud Italia Descrizione/origine: Il baco da seta veniva allevato in sud Italia a partnel XII secolo, inizialmente veniva già lavorato in Cina nel 3000 a. C.ma venne allevato più approfonditamente nel medioevo. La seta viene generata dai bachi da seta, ovvero larve che si nutrono di foglie di Gelso, i bruchi di questa specie elaborano la seta per costruire attorno a sé un bozzolo al cui interno subiscono la metamorfosi per diventare farfalla; arrotolano attorno a sé un filo molto lungo di bava, circa dai&nbsp;300 ai 900 metri e ci mette 3-4 giorni.&nbsp; La seta è una fibra proteica di origine animale e veniva utilizzata per la fabbricazione di nuovi tipi di stoffe che sostituirono di gran parte il cotone. Questa stoffa veniva considerata un tessuto di lusso, e per creare questi tessuti utilizzavano principalmente due telai, uno a pesi, inventato nel Neolitico con due pedali di argilla e verticale oppure il telaio orizzontale che a differenza dell’altro è in orizzontale.

BORSA VALORI A partire dal: XV sec. Dove: Bruges Descrizione/origine: A partire dal tardo medioevo, nelle città-stato italiane nacquero e si diffusero i titoli negoziabili, i biglietti di cambio, le imprese, il sistema bancario per registro - fino alla costituzione intorno al XV sec. dei primi organismi bancari importanti e alla trasformazione delle fiere in luoghi di scambio e di commercio. Queste innovazioni vennero portate a Bruges nel '300, nuovo luogo di incontro dei mercanti italiani commercianti nella regione anseatica. Era il luogo deputato alle riunioni per determinare il valore delle merci e delle valute che si tenevano a Bruges nel '300 e nel '400 presso il palazzo "TER BURSE" (già taverna che radunava mercanti e specializzata nella loro consulenza, poi centro della piazza luogo degli scambi monetari e delle sedi "nazionali" dei mercanti stranieri), costruito dall'antica famiglia aristocratica Van der Bourse, che decorò (com'è ancora visibile) l'ingresso del palazzo con il proprio simbolo araldico: tre borse.

STILE ROMANICO A partire dal: X - XII secolo. Dove: Europa Descrizione/origine: Non esiste uno stile romanico universale perché l’arte romanica ha raggiunto sviluppi tipici, bisogna tenere conto delle differenze culturali che si possono riscontrare da un ambiente all’altro.&nbsp; Si focalizzò principalmente sull’architettura e sulla scultura monumentale come decorazione di capitelli, lunetti e chiostri. Lo stile romantico è caratterizzato da spesse masse murarie con cattedrali che si presentano grosse e robuste. La sagoma dell’edificio più frequente delle chiese romaniche era a croce latina. Per quanto riguarda le aperture e la luce, in un primo momento le chiese romaniche erano senz’altro più buie di quelle paleocristiane. Le opere pittoriche in stile romanico sono quelle&nbsp;che meglio si sono difese dalle invasioni dei popoli barbarici. La pittura romanica assume forme differenti a seconda delle diverse regioni della nostra penisola. La scultura accompagna sempre l’architettura, perché le sculture vengono realizzate in funzione decorativa delle strutture architettoniche. L’architettura in stile romanico trova il suo momento di origine specialmente in Francia e poi si diffuse in tutta Europa soprattutto in Italia.

GIOSTRA A partire dal: IX secolo&nbsp; Dove: Italia Descrizione/origine: L'origine della giostra risale nel Medioevo feudale. Era uno sport praticato dai nobili cavalieri nei tornei e consisteva in un duello armato in sella al proprio cavallo e attraverso queste pratiche i cavalieri potevano distinguersi dal popolo. Loro erano ritenuti eroi, campioni di coraggio e virtù, paladini rivestiti da corazze scintillanti in sella a poderosi stalloni. I partecipanti combattevano all’ultimo sangue per ottenere il premio: oro e onore. Tra gli spettatori c'erano aristocratici seduti sulle tribune, mentre il popolo assisteva alla manifestazione separato dall’alta società medievale. La competizione veniva organizzata da un re o da un ricco signore e durante lo scontro i due sfidanti si fronteggiavano stringendo pesanti lance di legno in sella ai propri destrieri, lo scopo era quello di disarcionare l’avversario. Al vincitore spettava l’applauso della folla e il premio concesso dalla dama più bella presente al torneo mentre al vinto restava il disonore e l’obbligo di consegnare le armi come prova della propria sconfitta. Molti cavalieri perdevano la vita a causa di un affondo di lancia o una brutta caduta da cavallo. Le giostre si svolgevano in grandi&nbsp;spazi inizialmente in aperta campagna, successivamente all’interno della città in recinti appositamente creati.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Tutte le schede, con le relative immagini, sono state realizzate dagli alunni della 1B: Staffa: Aya Loukili Aratro: Federico Nobili Mulino: Lorenzo Ferrari Botte di legno: Vittorio Nani Bussola: Giulia Sondrini Stile romanico: Alessia stile gotico: Giorgia Lenatti Assicurazioni: Marco Grassi Armatura: Gabriele Barrios Jerez Magna Charta Libertatum: Elena Marveggio Comune: Elia Borromini Banca: Riccardo Rusconi Università: Imrane Lakouz Champagne: Gabriele Lesti Seta: Ilaria Colli Pasta: Alice Serra Ospedale: Greta Dario Borsa: Kadija Khayi Giostra: Asia Caprari Quarantena: Elez Elshani

STAFFA A partire dal: IV-V sec. Dove: Caucaso Descrizione /origine: Le prime staffe rinvenute in Europa risalgono al IV secolo d.C., appartenenti a cavalieri Sarmati rinvenuti nel bacino del fiume Kuban a nord del Caucaso. Altre staffe sono risalenti al V secolo , rinvenute in alcune tombe di Unni di Ungheria; la forma è quella consueta che si utilizza ancora oggi. L'adozione della staffa non si diffuse immediatamente in tutta Europa, tanto che fino all'VIII secolo, continuano ad apparire figure di cavalieri che ne sono sprovvisti; un esempio da citare è quello del popolo Germanico del nord Europa, i Longobardi, che seppur venuto a contatto con gli Avari delle steppe nel V e VI secolo, non ne apprese l'uso immediatamente, per poi adottarlo durante la migrazione verso l'Italia, dove ne presero conoscenza (si pensa che ne abbiano capito l'utilizzo nei vari scontri avvenuti sui campi di battaglia contro gli Avari stessi. L'invenzione e l'uso della staffa consentì al cavaliere di modificare la sella. Anche il modo di combattere durante tutta l'epoca medievale mutò considerevolmente dato che&nbsp;la staffa consentiva un miglior equilibrio, assetto, posizione e aderenza al movimento del cavallo; questo trasformò completamente l'uso del cavallo in battaglia da parte della prima cavalleria medievale europea, totalmente diverso rispetto all'epoca tardo antica romana, quando non esisteva una vera e propria carica da parte della cavalleria.

ARATRO PESANTE A partire dal: XI sec. Dove: Francia. Decrizione/origine: L’aratro è una sorta di evoluzione del piccone. Ci sono due tipi di aratro, quello semplice e quello pesante. Per favorire la crescita del frumento, nelle zone meno fertili il terreno doveva essere rivoltato per portare in superficie gli elementi nutritivi e coprire i resti vegetali. L'aratro era l'attrezzo agricolo più importante utilizzato per rompere e rivoltare la terra. I primi aratri erano costituiti da una struttura portante con un bastone di legno verticale, trainata sul terreno per praticare un’ incisione. L’aratro semplice era trainato o “spinto” dall’uomo, invece quello pesante era trainato da buoi o cavalli. l’aratro pesante, come il nome lascia intendere, penetrava più profondamente nel terreno, rimestando completamente le zolle e garantendo una produttività maggiore dei campi. Questo favorì, nel giro di pochi decenni, un poderoso aumento demografico che solo la venuta della peste avrebbe interrotto. Il vomere o vomero (dal latino vomer) era uno degli organi lavoranti dell'aratro, deputato all'esecuzione di un taglio orizzontale alla profondità di lavorazione.

COMUNE A partire dal: Basso Medioevo 1100 d.C. - fine 1200 d.C. Dove:Italia Descrizione/origine: In Italia i Comuni iniziano a diffondersi nei primi anni del Basso Medioevo, intorno al 1100.&nbsp; L’aumento della popolazione intorno all’anno Mille portò alla rinascita delle città, con costruzione di nuovi centri cittadini e il restauro di quelli esistenti, in cui convivevano persone di classi sociali molto diverse. &nbsp;In questo periodo storico manca un governo nazionale e il movimento comunale nasce da una cooperazione tra la vecchia nobiltà feudale (ricchi proprietari terrieri) e la neonata borghesia (lavoratori con reddito), che sentono la necessità di organizzarsi in modo indipendente dal potere centrale.&nbsp; Questi due ceti sociali (nobili e borghesi), uniti alla presenza di un nuovo ceto mercantile, permettono che i Comuni italiani, al contrario di quelli del Nord Europa, diventino delle città-stato e che il loro dominio possa estendersi su tutto il territorio circostante.&nbsp; Questo modello non interessa tutta la penisola: ne restano fuori il Veneto e il Piemonte, per la maggior parte ancora sotto il controllo dei signori feudali, e il Meridione, che nella prima metà del Duecento è governato dall’Imperatore Federico II di Svevia.

IL MEDIOEVO Il medioevo significa età del mezzo, non è un tempo buio come erroneamente si pensa, bensì un periodo culturalmente florido. Tutt’oggi&nbsp;utilizziamo&nbsp;oggetti e svolgiamo attività, magari anche quotidiane, che sono state inventate, o utilizzate per la prima volta in Europa, in questo&nbsp;arco temporale che dura addirittura un millennio (che si divide in Alto medioevo dal V secolo all’anno Mille e Basso medioevo dall’anno Mille alla scoperta dell’America) e che sono quasi tutte arrivate fino a noi aiutando la società a progredire e ad evolversi, diventando parte integrante della sua quotidianità. Alcune di queste invenzioni sono: l’aratro, le armature, la botte, la bussola, lo champagne, la Magna&nbsp;Charta Libertatum, la nascita e lo sviluppo dei comuni in Italia, la seta, lo stile gotico, l’università ecc.

QUARANTENA A partire dal: XIV sec. Dove: Venezia Descrizione/ origine: A partire Era ormai noto da secoli che la peste veniva spesso diffusa dai mercanti. La Repubblica di Venezia cominciò per questo nel 1374 a esaminare le navi commerciali provenienti da località a rischio e a respingere quelle giudicate dagli ufficiali non sicure, come misura preventiva. Anche in altre città si usavano procedure simili, ma si trattava di pratiche inadeguate: le navi e i viaggiatori potevano subire discriminazioni o essere favoriti, per esempio, per ragioni più politiche che sanitarie. Fu però nella Repubblica di Ragusa (attuale Dubrovnik, in Croazia), già nel 1377, che fu promulgata una legge rivoluzionaria: tutti i viaggiatori in arrivo da regioni in cui era diffusa la peste dovevano rimanere in isolamento per un periodo di 30 giorni (trentina) prima di entrare in città, con gravi pene per chi avesse trasgredito. Venezia in breve seguì l’esempio, e il periodo fu esteso a 40 giorni, probabilmente perché secondo l’allora influente medicina ippocratica le malattie acute facevano il loro corso entro questo intervallo di tempo. Per la peste bubbonica, dall’infezione alla morte passavano in media 37 giorni, quindi la durata originaria della quarantena era commisurata alla durata di questa malattia.

OSPEDALE MEDIEVALE A partire dal: VI sec. Dove: Francia Descrizione/origine: Gli ospedali medievali si ispiravano alla religione. Erano delle comunità religiose curate da monaci e monache cristiane .Molti ospedali erano attaccati ai monasteri, altri indipendenti. Alcuni erano multifunzionali, altri avevano uno scopo preciso. La regola di San Benedetto da Norcia diceva che era fondamentale curare i malati. Il primo ospedale fu fondato dal vescovo Masona nel 580 d.C. e aveva la funzione di locanda e di ospedale per i cittadini. Per medici e infermieri la classificazione sociale o religione dei malati era indifferente. Nel 650 fu fondato l’Hôtel-Dieu a Parigi, l’ospedale più antico ancora utilizzato. Poiché l’Elemosynarius era obbligato a cercare i malati e i bisognosi del vicinato,ogni monastero divenne un centro per il sollievo della sofferenza. Tra i monasteri degni di nota c’erano quelli dei Benedettini e quelli dei Cistercensi. I canonici erano costretti ad aiutare nell’ospedale e uno tra loro si prendeva cura dei reclusi. Gli ospedali in citta’ avevano piu’ richieste di quelli vicino ai monasteri. Tra il 1207 e il 1577, in Germania, vennero fondati 150 ospedali. L’Ospedale Maggiore di Milano fu costruito con la funzione di ospedale comunitario. I Normanni quando conquistarono l’Inghilterra utilizzarono ancora il loro metodo ospedaliero. Le nuove case di beneficenza divennero popolari per essersi unite alla tradizionale proprietà fondiaria e si distinsero dai monasteri francesi e inglesi.

BUSSOLA A partire da: prima degli anni mille&nbsp; Dove: Cina- Amalfi Descrizione/origine: I cinesi furono i primi a scoprire le proprietà della magnetite, sensibile al campo magnetico terrestre. Anche la bussola Reed se a lungo si è creduto che sia stata inventata dai marinai della marinara di Amalfi, nel XIII secolo. La bussola era inizialmente utilizzata come giocattolo o un oggetto rituale. Solo a partire dal XI secolo i cinesi la iniziarono ad usare per la navigazione. Le prime bussole erano composte da&nbsp;un pezzo di legno galleggiante sull'acqua, libero di orientarsi verso nord. Il rudimentale strumento fu utilizzato nel XIII secolo, ponendo l'ago galleggiante su di un perno. Il tutto racchiuso in un contenitore, detto in italiano “bossolo”, da cui si pensa derivi il nome&nbsp;“bussola”.&nbsp;Per la tradizione l'inventore amalfitano della bussola, non è una figura storica, è però vero che gli italiani, verso il 1300, misero i punti cardinali sotto l'ago, su una base detta compasso: perciò gli inglesi chiamano la bussola compass ei tedeschi kompass.

ASSICURAZIONI A partire da: secoli XI – XV Dove: Porti del mediterraneo Descrizione/origine: Le prime forme di «assicurazione» risalgono all'Antico Egitto, nel 2.700 a.C., quando fu istituita una Cassa mutua per le spese funebri dei tagliapietre. Però i primi veri contratti assicurativi noti nacquero nel Medioevo all’incirca nel XI sec. e riguardavano il commercio via mare. I mercanti mettevano a rischio la propria merce a causa dei pirati e delle confische in terra straniera. Gli studiosi attribuiscono l'origine dell'assicurazione dalla scommessa e dall'evoluzione del prestito a cambio marittimo. I mercanti di fatto scommettevano sulla riuscita dei propri trasporti, ma alcune frodi, come navi vuote scommesse come piene o l'accordo con il capitano per affondare la barca, imposero di stabilire regole comuni. Nel XV secolo nasce la forma scritta della polizza, in cui un notaio verifica il pagamento anticipato del premio e l'annullamento di ogni contratto successivo al primo. Inizialmente gli assicuratori non differivano dagli scommettitori, in quanto non possedevano abbastanza premi da poter ripagare gli assicurati in caso di sinistro. Solo con la nascita delle compagnie di assicurazione il sistema trova un suo equilibrio economico. Una seconda teoria fa risalire le origini dell'assicurazione nel prestito a cambio marittimo. Ad esempio, le parti si invertono, con il capitano della nave che paga in anticipo il mercante per le merci da riavere al ritorno. Il pagamento corrispondeva a una percentuale del valore della merce.

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