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Istituto Comprensivo Statale di Praia a MareDirigente Scolastico: dott.ssa Patrizia Granato
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UDA trasversale Facciamo Goal!!!
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Racconti sull'acquaLoading...
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a.s. 2020/2021Loading...
Scuola Secondaria di I grado Praia a MareClasse I C
Docente: prof.ssa Rosalba Saffioti
Rispettiamo l'acqua!
C'erano una volta un bambino di nome Jack, che sprecava molta acqua, e un bambino di nome Giovanni, che invece ne aveva rispetto.
Un giorno Giovanni decise di far capire a Jack l'importanza del fatto che l'acqua non andava sprecata, ma non sapeva come fare. Fece molti tentativi: provò a parlarci, cercò di comunicare attraverso i social, accennò l'argomento a scuola...ma niente! Non riuscì a far cambiare opinione a Jack!
A Giovanni venne in mente un'idea: cercare dei video su Internet sull'argomento per sensibilizzare il suo amico. Ne trovò quattro, li unì in un unico video che inviò a Jack. Il video conteneva storie vere e inventate insieme a tante riflessioni sulla necessità di usare consapevolmente un bene prezioso come l'acqua.
Nella prima parte c'era la storia di un ragazzino che viveva su un'isola dove
C'erano una volta un bambino di nome Jack, che sprecava molta acqua, e un bambino di nome Giovanni, che invece ne aveva rispetto.
Un giorno Giovanni decise di far capire a Jack l'importanza del fatto che l'acqua non andava sprecata, ma non sapeva come fare. Fece molti tentativi: provò a parlarci, cercò di comunicare attraverso i social, accennò l'argomento a scuola...ma niente! Non riuscì a far cambiare opinione a Jack!
A Giovanni venne in mente un'idea: cercare dei video su Internet sull'argomento per sensibilizzare il suo amico. Ne trovò quattro, li unì in un unico video che inviò a Jack. Il video conteneva storie vere e inventate insieme a tante riflessioni sulla necessità di usare consapevolmente un bene prezioso come l'acqua.
Nella prima parte c'era la storia di un ragazzino che viveva su un'isola dove
il mare era inquinato a causa della plastica e degli scarichi.
Nella seconda parte c'era un cartellone con degli insegnamenti e dei motti sul consumo dell'acqua, come : "l'acqua è oro blu", "l'acqua è preziosa e non va sprecata"...
Nella terza parte c'erano immagini di spiagge inquinate che portavano a riflettere sui danni che venivano prodotti dagli uomini sull'ambiente.
Nell'ultima vi era la storia dell'acqua che, stanca di essere sprecata e inquinata, andava via, lasciando la Terra senza possibilità di vita. Solo allora Jack si rese conto dell'importanza dell'acqua, perché, senza di essa, la vita è impossibile.
Cirigliano Elisabeth - De Lorenzo Sofia -Esposito Giada - Palamariu Anamaria - Singh Noemi
Nella seconda parte c'era un cartellone con degli insegnamenti e dei motti sul consumo dell'acqua, come : "l'acqua è oro blu", "l'acqua è preziosa e non va sprecata"...
Nella terza parte c'erano immagini di spiagge inquinate che portavano a riflettere sui danni che venivano prodotti dagli uomini sull'ambiente.
Nell'ultima vi era la storia dell'acqua che, stanca di essere sprecata e inquinata, andava via, lasciando la Terra senza possibilità di vita. Solo allora Jack si rese conto dell'importanza dell'acqua, perché, senza di essa, la vita è impossibile.
Cirigliano Elisabeth - De Lorenzo Sofia -Esposito Giada - Palamariu Anamaria - Singh Noemi
Il sogno rivelatore
C’era una volta un bambino di nome Jacopo, lui era un grande sprecone, quando si lavava i denti lasciava sempre il rubinetto aperto e, cosa ancora più grave, quando andava al mare con il nonno, gettava l'involucro delle merendine e tanti altri rifiuti in acqua. A quanti lo rimproveravano per il suo comportamento, lui rispondeva:
"Ma cosa sarà mai un pezzo di plastica?" e continuava ad agire sempre nello stesso modo: portava in spiaggia le sue solite merendine e bevande e, dopo averle consumate, lanciava in acqua gli scarti.
Una notte fece un sogno molto strano: sognò di lanciare in acqua una carta, come faceva di solito, ma all'improvviso quella risalì e ne uscì un piccolo pesce. “Perché butti le carte nel mare?” disse il pesciolino. Jacopo spalancò gli occhi, ma non era affatto intimorito :“Tanto, cha farà mai!” rispose con aria insolente.
C’era una volta un bambino di nome Jacopo, lui era un grande sprecone, quando si lavava i denti lasciava sempre il rubinetto aperto e, cosa ancora più grave, quando andava al mare con il nonno, gettava l'involucro delle merendine e tanti altri rifiuti in acqua. A quanti lo rimproveravano per il suo comportamento, lui rispondeva:
"Ma cosa sarà mai un pezzo di plastica?" e continuava ad agire sempre nello stesso modo: portava in spiaggia le sue solite merendine e bevande e, dopo averle consumate, lanciava in acqua gli scarti.
Una notte fece un sogno molto strano: sognò di lanciare in acqua una carta, come faceva di solito, ma all'improvviso quella risalì e ne uscì un piccolo pesce. “Perché butti le carte nel mare?” disse il pesciolino. Jacopo spalancò gli occhi, ma non era affatto intimorito :“Tanto, cha farà mai!” rispose con aria insolente.