Raccolta di testi narrativi ideati dagli alunni delle classi IA - IB - ID

NARRAtivaNDO

Guardandosi intorno, vide Luca con il suo smartphone e lo disse alla prof, che subito glielo fece restituire. "Queste cose non si fanno, dovete rispettarvi e imparare a stare insieme. Per questa volta non prendo provvedimenti ma fate in modo che non accada più!" Così Paolo ebbe il suo telefono con le scuse dei ragazzi, ringraziò la prof, e andò a casa.&nbsp;

Protagonista: Paolo Antagonista: Luca Oggetto: Telefono Aiutante: Prof Oppositori: Giuseppe e Mirko Narratore: esterno che parla in terza persona

ALESSIO ARPINO I B

Due giorni passarono e Luna, accompagnata dai due suoi fedeli amici, arrivò nella piazza dove si teneva la selezione ma appena giunta, vide qualcosa che non avrebbe voluto vedere: anche Rosa partecipava alla selezione! L'ansia cominciò a crescere in lei, temeva che la ragazza potesse vincere e che l'avrebbe fatta diventare lo zimbello del regno. Al solo pensiero di essere ancora presa in giro, avrebbe voluto rinunciare ma "NO!", disse tra sè, "non devo lasciare che la mia insicurezza abbia la meglio! So di essere brava, e lo dimostrerò a tutti!" Uno dei servi della Famiglia Reale spiegò alle candidate che da lì a poco si sarebbero svolte le prove: la prima consisteva nel dipingere una mela che sarebbe stata data a ognuna di loro, la seconda invece consisteva nello scrivere su un foglio perché piace loro così tanto dipingere, mentre nella terza e ultima prova avrebbero dovuto dipingere il primo disegno che aveva fatto capire loro di essere nate con questo dono. Subito dopo che il servo reale spiegò il procedimento dell'evento, Rosa e le sue due compagne si avvicinarono a Luna e le dissero: "Non hai alcuna speranza di vincere!" e se ne andarono ridendo. Nella prima prova la fanciulla si impegnò molto e andò bene, nella seconda scrisse tutto quello che le veniva dal cuore ed i ricordi di lei piccola mentre disegnava le dettero un'emozione indescrivibile. Dopo queste due prove ci fa una piccola pausa nella quale Luna pensò a cosa dipingere per l’ultima prova e, appena quest’ultima iniziò, decise di dipingere l’albero che aveva disegnato all’età di cinque anni. Quando finì, guardò il suo dipinto e sorrise ricordando la sua prima volta con un pennello in mano. Simon e Nina stavano cercando di tranquillizzare Luna e in quel momento arrivò il verdetto: tutte le concorrenti si misero in fila tenendosi per mano.

La volpe e il gatto C’era una volta un gattino talmente infreddolito e affamato, che cercava aiuto in giro per le campagne. Molti animali gli passavano vicino ma nessuno si fermava per aiutarlo. Un giorno, una volpe gli disse: "Cosa fai gattino qui, affamato e infreddolito? Vuoi per caso prenderti un malanno?" E il gatto, ormai stremato, gli rispose: "No, sto cercando un aiuto, ormai sarà una settimana che non mangio!" E così la volpe ribatté: "Allora non c’è problema: se vuoi, puoi venire a stare un po’ a casa mia. Almeno per un po’ starai al caldo e non morirai di fame" Il gatto, molto sorpreso, accettò di buon grado. Così i due iniziarono a marciare per arrivare alla casa della volpe… Passati 10 minuti, incontrarono una tartaruga. Conoscendo l'astuzia della volpe e preoccupata per il povero gattino, prontamente disse: "Cosa fa un gattino debole e infreddolito con una cattiva volpe?" "La volpe vuole aiutarmi" - rispose il gattino- "e tu non dovresti giudicare dalle apparenze senza conoscere prima i fatti!" E così abbandonarono la tartaruga e continuarono a camminare; dopo altri 20 minuti si trovarono davanti la casa e la volpe disse: "Ecco gatto, questa è la mia casa: puoi pure accomodarti. Ti darò una coperta per riscaldarti, accenderò il fuoco per te e ti sfamerò" Il gatto lo ringraziò ed entrarono: si riempirono la pancia a più non posso, e così diventarono amici inseparabili, tanto che ancora oggi il gatto vive nella casa della volpe. Morale: Indipendentemente dall’aspetto, ognuno ha un lato buono che va scoperto mettendo da parte i pregiudizi

Vittorio Gargiulo 1B

Il gatto e la volpe C'era una volta un gatto che si era perso nel bosco. Trascorse molti giorni a gridare aiuto, ma nessuno gli prestava ascolto. Ormai rassegnato, udì una voce: "Ciao gattino, dove stai andando solo nel bosco?" Era una volpe. "Mi sono perso nel bosco, mi potresti aiutare a trovare la via di casa?". La volpe, molto astuta come al solito, disse tra sé : "Se mi dipingo il pelo di nero, posso prendere il suo posto e così potrei andare a casa del suo padrone dove potrò avere un pasto caldo, una cuccia dove dormire e sempre cibo!". La volpe così accompagnò il gatto in una parte del bosco dove c'erano molte trappole piazzate dai cacciatori. Il gatto finì in una di queste: era un buco abbastanza profondo con pareti levigate dal quale nessun animale sarebbe potuto uscire. La volpe corse subito a dipingersi il pelo di nero e seguendo le tracce che aveva lasciato il gatto giunse alla casa. Il padrone, felice di aver ritrovato il suo gatto, la fece entrare senza porre tanta attenzione al suo pelo, che gli sembrava solamente sporco e decise così di farle un bagno caldo. Appena la immerse nell'acqua, il pelo cominciò a sbiadirsi fino a perdere completamente il nero con cui si era dipinta. Tra rabbia e amarezza, la cacciò fuori di casa e tornò a pensare al suo povero gattino. Nel frattempo il gatto riuscì ad aggrapparsi ad una radice ed uscì dalla buca proprio mentre la volpe stava ritornando da lui. " Dove sei andata?" le chiese, e la volpe rispose furbamente: "Ero andata a cercare aiuto ma non ho trovato nessuno!" Il gatto fece finta di credergli e vedendola tutta bagnata disse: "Vieni, ti accompagno in un posto asciutto". La volpe, che poi tanto furba non era, ingenuamente lo seguì e cadde nella stessa trappola in cui era precedentemente caduto il gattino, che riuscì finalmente a ritrovare la strada di casa. MORALE: Chi la fa, l’aspetti.

Alessio Arpino 1B

Il brainstorming è una metodica che aiuta a concentrare le idee, raccogliere i pensieri ed in pochi passi, sviluppare e stimolare la creazione di altre nuove progettazioni. Il brainstorming è quindi una delle strategie più comuni per favorire un flusso di idee spontaneo

Si tratta quindi di una procedura che di base riguarda la creazione, lo svolgimento di un progetto, di un tema, o, comunque, di un lavoro che va svolto solo ed esclusivamente con la mente.&nbsp;

Occorrente - traccia iniziale - carta e penna - fantasia e concentrazione

Inventa una favola esplicitando la morale. Puoi utilizzare tutti o alcuni dei seguenti personaggi: lepre, tartaruga, volpe e gatto

Il lupo e il cane Un lupo tutto striminzito dalla fame incontra un cane ben pasciuto. Si salutano e si fermano: “Donde vieni così lucido e bello? E che hai mangiato per farti così grasso? Io che sono tanto più forte di te, muoio di fame”. E il cane: “Se vuoi ce n’è anche per te. Basta che tu presti lo stesso mio servizio al padrone”. “E che servizio?” “Custodirgli la porta di casa e tener lontani i ladri, la notte”. “Uh! Ma io sono prontissimo! Adesso sopporto nevi e piogge nel bosco, trascinando una vita maledetta. Mi dev’essere molto più facile vivere sotto un tetto e riempirmi lo stomaco in pace”. “Allora vieni con me”. E vanno. ORA CONTINUA TU!

le ripercussione degli errori commessi nella vita reale

&nbsp;La natura nel periodo pandemico

Il delfino e il pescatore C’era una volta un delfino che saltava sulle onde del mare dove abitava insieme agli altri pesci, tutti suoi amici. Un giorno, un pescatore che credeva di essere il padrone del mare, gettò dei rifiuti in mare senza preoccuparsi del danno che avrebbe potuto arrecare. Il delfino dallo spirito ribelle cercò in tutti i modi di farsi aiutare dai suoi compagni ed in particolar modo dalla sua più fedele amica tartaruga. I due idearono un piano per salvare il loro habitat: inizialmente cercarono di attirare l’attenzione del pescatore facendo grandi tuffi intorno alla sua barca per fargli capire di non gettare altri rifiuti. Il pescatore non fu toccato minimamente dal messaggio dei due e continuò per la sua strada. Purtroppo suo nipote riuscì con una rete a catturare la tartaruga. A quel punto il delfino si ritrovò solo ma non si arrese. Dopo qualche minuto passò un traghetto con tante persone che videro in che condizioni vivevano quei poveri pesci e gridarono al pescatore: “Basta! Non inquinare più il mare! È ora di fare qualcosa, dobbiamo agire!” Il delfino felice esultò nuotando animatamente insieme alla sua amica tartaruga e da quel giorno tutti si impegnarono a rispettare il mare.

PASQUALE SORRENTINO I A

Protagonista= delfino Antagonista= pescatore Oggetto rispetto del mare Aiutanti= tartaruga, persone Oppositore: nipote del pescatore Narratore: esterno che parla in terza persona

Così Melissa ebbe la sua occasione di avvicinarsi al suo amato. Alice era disperata e rivoleva a tutti i costi il suo bambino. “Ti aiuto io!” disse Felix. I due si introdussero nel castello della strega&nbsp;e riuscirono a trovare il bambino. Mentre scappavano, videro su un tavolo due biglie lucenti e Alice le afferrò. Non appena furono fuori, la strega si svegliò e li rincorse. Alice le lanciò addosso la prima biglia e apparve un cane, ma la strega non si spaventò. Le lanciò la seconda biglia e apparve un leone, ma la strega si trasformò in un topo e riuscì a superarlo. In quel momento però fu catturata da Felix che ne fece un sol boccone. I due ritornarono al castello e raccontarono tutto al principe che però era scettico così in quel momento Felix si trasformò nella fata madrina e gli disse: “ Caro principe io sono testimone! Tutto questo faceva parte del piano malvagio di Melissa! Voleva far cacciare Alice dal Regno per prendere il suo posto”. Melissa così fu bandita dal Regno e il principe e la sua bella Alice vissero per sempre felici e contenti.

Protagonista: Alice Antagonista: Melissa Oppositore: strega Anastasia Aiutante: gatto Felix Oggetto: la propria felicità familiare Narratore: esterno che parla in terza persona

VINCENZA APUZZO I B

Passammo così quella bellissima notte guardando le stelle. Questi pochi giorni trascorsi mi hanno fatto capire molte cose, tra cui quella&nbsp;di accettarmi così come sono e che quelli che io chiamo difetti in realtà sono le mie caratteristiche. Ho legato con persone con cui non parlavo molto e ho capito&nbsp;che senza i social si vive lo stesso molto bene.&nbsp;Spero di rivivere esperienze come questa. Quest’estate non la dimenticherò mai anche perché ho fatto anche il mio primo viaggio in Germania dai miei zii. L’emozione più grande è stata quando l’Italia vinse gli Europei, tutti gli italiani si radunarono per le strade di Francoforte a festeggiare la vittoria della nostra amata patria. Che bella quest’estate! La ricorderò come un’estate indimenticabile che mi porterò dietro per tutta la vita e spero di trascorrerne altre come questa.

Lungo la via il lupo tempesta&nbsp;il cane di domande. &lt;&lt; Sei sicuro che mi sfameranno?&gt;&gt; &lt;&lt; Ovviamente, se eseguirai il mio lavoro.&gt;&gt; &lt;&lt; E mi daranno un tetto, una cuccia o un luogo dove riposarmi?&gt;&gt; &lt;&lt; Ovviamente, se mi aiuterai a sorvegliare il terreno del mio padrone.&gt;&gt; &lt;&lt; E sei veramente sicuro che mi accoglieranno dato che sono un lupo?&gt;&gt; &lt;&lt; Certo, se obbedirai sempre al mio padrone.&gt;&gt; Camminano ancora un po' e poi arrivano alla casa del padrone.&nbsp;Il cane fa entrare il lupo e lo presenta al padrone.&nbsp; &lt;&lt; Padrone, ho trovato un altro animale che mi potrebbe aiutare a sorvegliare questo terreno.&gt;&gt; Il padrone però rimane indignato e risponde: &lt;&lt; Tu, lurida bestia, cosa credi? Credi forse che non riesco a trovare un altro segugio per fare la guardia al mio terreno? Credi di essere più intelligente di me nel trovare e portare a me un altro segugio?&gt;&gt; &lt;&lt; No, padrone. Cerco solo di aiutarla.&gt;&gt; &lt;&lt; Io non ho bisogno d'aiuto. Vai via, sparisci da qui e non farti vedere mai più. E porta fuori questo lupo debole.&gt;&gt; Il cane si allontana portandosi con sé il lupo e pensando tra sé: &lt;&lt; Ho cercato di compiere una buona azione e sono stato punito anch'io. È proprio vero che le buone azioni non portano sempre effetti positivi.&gt;&gt;&nbsp;

VINCENZO PIO PONTICORVO 1 A

La lepre e il gatto Un gatto catturò una piccola lepre tra le sue zampe, con l’intenzione di mangiarla. La piccola lepre, però, implorò l’ animale di risparmiarle la vita. “In cambio, avrai la mia amicizia e un giorno ti restituirò il favore!” gli disse la piccola lepre impaurita. Il gatto fu convinto da queste parole, e liberò la lepre, che andò per la sua strada. Qualche tempo dopo, la lepre stava attraversando un boschetto quando vide dietro dei cespugli&nbsp;due volpi, che avevano catturato il gatto con l'intenzione di divorarlo. Stanche per la caccia, decisero di rinviare al giorno seguente il succulento pranzetto: così legarono stretto il gatto ad un albero e si rifugiarono in una tana per trascorrere la notte. Col buio, la lepre si avvicinò all’albero e riuscì a sciogliere tutte le corde che tenevano legato il gatto. Così facendo, liberò il felino che riuscì a scappare. Morale: Chi trova un amico trova un tesoro

Francesco Fiorito 1B

Stars pattern

Elaborati degli alunni delle classi I sez. A-B-D

La mia estate è iniziata col terrore dell’esame. Quel giorno ero molto agitato ma allo stesso tempo entusiasta all'idea di poter esporre il mio elaborato. Purtroppo lo svolgimento dell’esame non è andato secondo i miei piani poiché mi hanno fatto esporre solo l’introduzione e su qualche materia. Dopo la tensione e l’agitazione dell’esame finalmente sono arrivate le vacanze estive: sole, spiaggia, mare e soprattutto relax. Per me l’estate è la stagione più bella dell’anno perché l’odore del mare, la crema solare, il gelato dopo una calda giornata, la pesca con papà non hanno eguali. E come dimenticare l’aroma di quelle fresche cene preparate da mamma fuori al nostro terrazzo, oppure i bagni in piscina con i miei cugini! Insomma, non esiste nulla di paragonabile. Fra tutti questi ricordi, un giorno indimenticabile è stato sicuramente il 24 Luglio. Il mio desiderio era quello di trascorrere un' intera giornata a Napoli. Dopo un’ora di treno io, mia sorella e Lorenzo, il fidanzato di mia sorella, siamo giunti a destinazione. Appena arrivati abbiamo fatto colazione degustando un dolce tipico napoletano: la sfogliatella. In seguito ci&nbsp;siamo recati nei quartieri Spagnoli dove abbiamo ammirato i 2 murales dedicati a&nbsp;Diego Armando Maradona. La seconda tappa è stata la galleria Umberto I, di cui mi ha colpito principalmente la struttura dell’enorme cupola. Ormai giunta l’ora di pranzo, è stato doveroso andare ad assaporare la vera pizza napoletana. La nostra penultima tappa è stata il cuore della città di Napoli: Via Toledo, dove ci siamo dati allo shopping. Infine ci siamo recati al Vomero nella famosa pasticceria «Casa Infante» conosciuta per i fiocchi di neve e il gelato artigianale. E’ stata un' estate indimenticabile, vivere questi bei ricordi mi ha fatto riflettere su come la vita possa essere divertente e su come viverla pienamente senza sprecare nemmeno un minuto. Mi auguro di passare la prossima estate con lo stesso entusiasmo per vivere altre giornate indimenticabili.

&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Una giornata d’estate un gruppo di amici decise di andare a fare una gita in montagna. Mentre si incamminavano per il bosco, decisero di fermarsi a mangiare in un’area pic-nic dove potevano fare uno spuntino e consumare ognuno il proprio pranzo. Erano ragazzi ottemperanti delle regole, sia tra di loro che nei confronti dell’ambiente che li circondava. Si avventurarono nel bosco e mentre camminavano spensieratamente, osservando la natura, Marco udì un verso flebile e attirati da quel suono decisero di vedere da dove provenisse. All’improvviso, in lontananza intravidero una casetta abbandonata e man mano che si avvicinavano si resero conto che quel suono proveniva proprio da lì. Arrivati in quella casa disabitata, anche se un po' ansiosi, decisero di entrare. Appena giunti sulla soglia, davanti ai loro occhi sbigottiti apparve un animale somigliante ad una chimera. Essi non immaginavano che dietro un verso così sottile si celasse un animale così grande e discolo. Giacomo, uno degli amici, incredulo esclamò: “ Oh mio dio, ma quest’essere cos’è?” Il gruppo di amici non aveva mai visto una cosa del genere, sembrava tutto così surreale! Lo strano animale iniziò a inseguirli e loro, presi dalla paura, iniziarono a scappare. Correndo correndo, trovarono una grotta in cui ripararsi. L’animale perdendo le loro tracce fece rientro nel suo nascondiglio. A tarda sera fecero ritorno nelle proprie case spaventati ma allo stesso tempo sollevati&nbsp;perché erano riusciti a sfuggire alle grinfie dell’arcano animale e molto euforici raccontarono ai propri genitori la strana vicenda che avevano vissuto. Da quel giorno quella storia diventò una leggenda. Chissà se veramente quei ragazzi hanno vissuto quell’avventura….&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;Rosa Vanacore, Benito Coppola, Paolo De Simone, Domenico Fiorentino 1 B

Spesso, dalla lettura di testi, emergono i limiti del vocabolario personale dei ragazzi. Questa attività mette alla prova la conoscenza e l'uso opportuno di termini sconosciuti e ricercati nel vocabolario. COSA SERVE: UN VOCABOLARIO, possibilmente on-line che gli alunni possono individualmente consultare UNA RUBRICA, nella quale trascrivere i termini ed il relativo significato TANTA FANTASIA!

Arrivati a casa del padrone del cane, il lupo è indeciso su che strada prendere: non sa se rimanere sulla strada che sta già percorrendo o percorrere la stessa strada del cane. A questo punto il lupo chiede al cane: “Secondo te, qual è la strada giusta, mi conviene fare la stessa vita o cambiarla?” Il cane, da saggio, gli risponde: “Caro lupo, non c’è una strada giusta, devi scegliere quella che è più adatta a te.” A questo punto il lupo inizia a pensare: Tutti gli animali che ho conosciuto nel bosco e si sono trovati davanti a questo bivio hanno scelto di prendere la nuova strada, allora la prenderò anche io”, e dice al cane: “Ho deciso, vengo con te.” E lo stesso giorno il cane ed il lupo iniziano a prestare servizio al padrone. Dopo qualche giorno il lupo dice al cane: “Amico, solo ora ho capito che la strada che sto percorrendo non è la strada giusta per me, io ritorno nel bosco.” Da quel giorno in poi il lupo ha capito che per fare una scelta non bisogna fare ciò che fanno gli altri, ma bisogna fare ciò che si ritiene giusto, perché non siamo tutti uguali.

LUCA CIAMPA 1 B

1° PASSO: Al centro di un foglio scrivi la parola chiave della traccia (il tema di classe oppure lavorativo da progettare) per poi cerchiarla.

2° passo: procedi con il trascrivere tutte le idee, così come ti vengono in mente. Non chiederti come iniziare, come finire o cosa scrivere: tutto verrà da sé! Ognuna di esse ti richiamerà alla mente altre idee, e così via... Ti sorprenderai nel vedere quante te ne verranno in mente!

3° passo: La mappa così sviluppata ti permetterà di ampliare la traccia  perché si creerà una sorta di concentrazione  tale da incentivare il cervello a pensare ed entrare nei dettagli fino alla soluzione finale.

Un altro problema dei social è il cyberbullismo, ovvero il bullismo attraverso i social. Questo è un fenomeno che porta conseguenze devastanti alla vittima afflitta dal cyberbullismo. Il cyberbullismo funziona in modo spietato: il cyberbullo, attraverso un profilo falso o anonimo, posta sui social foto che possono offendere la vittima, oppure scrive commenti discriminatori sulla persona. Tuttavia, questi bulli oggi possono essere rintracciati e spesso si arriva al responsabile. &nbsp;Un cantante di nome Francesco Gabbani ha composto una canzone dal nome " La rete" che evidenzia proprio i problemi che la rete e i social creano. Attraverso le parole del testo, Gabbani vuole farci capire non solo che dobbiamo ridurre il tempo con cui stiamo coi social, ma anche che ci dobbiamo sforzare di usarli con intelligenza perché noi siamo consapevoli delle nostre scelte.

Jim e l'orco Jim era un bambino allegro e viveva felice con la sua famiglia nel villaggio dai Mille Colori. Un giorno, da molto lontano, arrivò un terribile orco che dal suo sinistro castello spaventava le persone e faceva vivere la gente nel terrore. Jim voleva tanto sconfiggere l’orco malefico, ma era troppo piccolo e gracile così decise di diventare cavaliere. Si mise in cammino e dopo molto girovagare giunse di fronte ad una grandissima porta, tutta di legno massiccio, scurissimo. Le porte si aprirono con un fortissimo cigolìo. Jim entrò e si guardò intorno: c’erano tantissimi bambini e ragazzi che si allenavano a combattere e avevano a disposizione anche strumenti magici, libri e pozioni ”Ciao!” esclamò una voce. Jim si voltò e vide una bambina dai grandi occhi azzurri che lo guardava curiosa ”Ciao! Dove mi trovo?” chiese Jim “Questa è la Scuola dei Cavalieri! Vuoi diventare un guerriero?” disse felice la bambina “Certo! Non vedo l’ora!” rispose entusiasta Jim. Da allora il bambino si allenò duramente, notte e giorno. Una sera, mentre eseguiva i suoi esercizi, gli si avvicinò un cane che era solito fargli compagnia. I giorni passavano e Jim scoprì che il cane era magico: gli parlava e gli dava sempre molti consigli su come allenarsi al meglio.

Dobbiamo imparare a gestire la nostra libertà, dobbiamo ascoltare chi ci impone delle regole per la NOSTRA tutela. Ascolto, infatti, ogni giorno notizie di persone che credono che il green pass possa ostacolare la nostra libertà ma costoro non capiscono che in realtà il green pass è solo uno strumento necessario ad evitare la nostra prigionia. Quindi, ritengo che l’uomo ha diritto alla libertà, ma quest’ultima deve essere gestita con grande saggezza e responsabilità.&nbsp; “Preziosa e fragile Instabile e precaria Chiara e magnetica&nbsp; Leggera come l’aria” Ah, caro Jovanotti, non avresti potuto descrivere la libertà con parole migliori!

L’amicizia per me è un valore molto importante e non c’è niente di più bello che avere amici. Alla mia età è fondamentale stare con gli altri, frequentarsi, uscire insieme, scambiare idee e opinioni ma non sempre è facile aprirsi agli altri. Io adesso ho cambiato scuola e non vedo più i miei vecchi amici ma mi trovo in una classe dove tutti sono molto simpatici e mi piace trascorrere le mie mattinate con loro. Siamo tanti ed è normale che si leghi più con alcuni e meno con altri perchè se il carattere non combacia, è difficile andare d'accordo. Alcuni di loro li ho conosciuti durante le vacanze estive ed abbiamo avuto la fortuna di capitare nella stessa sezione, gli altri ho imparato a conoscerli giorno per giorno, stando in classe e condividendo le ore di lezione. Uno di loro all'inizio mi risultava addirittura antipatico, ma conoscendoci meglio siamo entrati in grande sintonia e ora con lui mi trovo benissimo. Esiste un detto che afferma che chi trova un amico trova un tesoro: credo che sia proprio vero e che non sia facile trovare una persona che abbia le caratteristiche che si cercano. Credo che un amico sia qualcuno con cui fare qualsiasi cosa: giocare, passeggiare, piangere o ridere e soprattutto parlare. Con gli amici si condividono momenti belli e brutti, le gioie e le paure. Un amico vero non ci giudica mai e ci vuole bene senza condizioni perché alla base c'è un sentimento di fiducia che porta a fidarsi l'uno dell'altro. Ho scoperto crescendo che l’amicizia può esistere anche tra uomini e donne e non deve per forza diventare amore. Io ho alcuni amici maschi e uno in particolare è diventato il mio migliore amico. Ci siamo conosciuti quest’estate al mare e continuiamo a sentirci per messaggio. &nbsp;Con lui riesco a parlare liberamente e spero che la nostra amicizia duri per sempre.&nbsp;Credo di potermi ritenere fortunata perchè io di tesori ne ho trovati tanti!

Se vogliamo utilizzare correttamente gli strumenti che il progresso ci ha fornito, allora dobbiamo prima metterci nei panni degli altri e cercare di mostrare rispetto verso chi ci circonda come se fosse al nostro fianco. Perché, anche se virtuale, è pur sempre un mondo fatto di persone reali, che hanno dei sentimenti e queste persone possono rimanere ferite per qualche frase sbagliata da noi espressa.

La notte di quel giorno il lupo convince il cane a seguirlo nel bosco, i due si incamminano ma trovano un orso molto affamato.&nbsp; &lt;&lt;Attento! Lo dobbiamo attaccare!&gt;&gt;. &lt;&lt;Ma come facciamo? Lui è un orso, noi siamo molto più piccoli rispetto a lui&gt;&gt;. L' orso attacca il cane perché lo vede succulento e appetitoso. Il lupo subito lo aiuta e lo difende dall' orso. I due riescono a fuggire e il cane capisce cosa vuol dire vivere nel bosco. Diventano molto amici. &lt;&lt;Ora vieni con me a casa, mi aiuterai a proteggere il padrone&gt;&gt;. &lt;&lt;Va bene, ma il tuo padrone non vorrà mai un lupo in casa&gt;&gt;. &lt;&lt;Infatti, ho un piano, ti porterò io il cibo che lui da a me&gt;&gt;. &lt;&lt;Grazie mille, sei un amico&gt;&gt;. Morale: bisogna fidarsi sempre degli amici.

CLAUDIO ESPOSITO 1 A

PER UN COMPORTAMENTO CORRETTO E RISPETTO DELLE DIVERSITA’ ENTRA IN GIOCO IL FAIR PLAY: SPIEGA COSA SI INTENDE CON QUESTA ESPRESSIONE E PERCHE' NON SI LIMITA AL SOLO ASPETTO SPORTIVO Il FAIR PLAY è un concetto che nasce in Inghilterra nell'Ottocento e viene concepito inizialmente per le competizioni sportive. Con il tempo il Fair Play si fa spazio in molti ambiti e si espande nei rapporti sociali e politici, esso, non rappresenta un modo di comportarsi ma anche un modo di pensare. Non possiamo definirlo un semplice rispetto di regole poiché si collega a molti aspetti. In una società sempre più caratterizzata da diversità culturale e religiose, lo sport assume un ruolo sociale ed educativo fondamentale. Esso, infatti è un vero e proprio luogo sociale che favorisce l'incontro uno con l’altro, la coesione, l’uguaglianza e il rispetto delle diversità, le quali sono di fatto considerate vere e proprie risorse. Lo sport si pone contro il razzismo, grazie ai valori che trasmette, riassumibili nel Manifesto Sport-Integrazione, frutto dell’Accordo di Programma tra il Coni e il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali. Questo manifesto parla di diversi aspetti: Diritto Allo Sport, grazie agli organi sportivi e la società che promuovono processi di partecipazione allo sport indipendentemente dalle loro condizioni economiche, religiose o sociali di un individuo. Inoltre c’è la Valorizzazione Delle Diversità che ci fa capire che le diversità di origine, cultura, lingua, o religione sono risorse fondamentali per accrescere le nostre informazioni. Il Fair Play vieta anche ogni tipo di violenza sia fisica che verbale, sia durante eventi sportivi che in allenamento. Infine c’è la Consapevolezza Del Ruolo, ogni insegnante o allenatore è fondamentale nel processo di formazione dei bambini e giovani. Per me il Fair Play è fondamentale per avere un gioco pulito, fare nuove amicizie ed educare ad essere cittadini consapevoli

fair play contro le disuguaglianze e i pregiudizi

&nbsp; Alice e le due biglie Alice era una bellissima fanciulla del Regno dei Gigli, fidanzata con il principe del regno. I due si amavano tantissimo tant’è che da lì a breve si sarebbero sposati. Gelosa della loro felicità era la sorella di Alice, Melissa, anch’ella innamorata del principe. Sapendo che Alice amava tantissimo i girasoli, Melissa un giorno le disse: “Ho scoperto un campo di girasoli fuori dal paese, ti va di andarci insieme?” Melissa sapeva bene che quel campo era di una strega malvagia molto gelosa dei suoi fiori. Arrivate lì, Alice rimase incantata da quell’immensa distesa d’oro e decise di raccoglierne qualcuno. In quel momento apparve la strega Anastasia che furibonda disse ad Alice: “Un giorno, quando avrai un figlio, io me lo prenderò come tu hai preso i miei girasoli!” Alice ritornò a casa disperata e tremante di paura. Passarono i mesi e Alice e il suo principe si sposarono e poco dopo nacque il loro primogenito. Una fata buona, madrina del principe, regalò loro un gatto di nome Felix e disse: “Vi regalo questo gatto che vi proteggerà in qualsiasi situazione”. Una notte, mentre Alice allattava, apparve la strega che le strappò il bambino dalle braccia e sparì nel nulla. Il principe, tornato da una missione, non credette alle parole della moglie e la cacciò via.

Appena Luna sentì uscire il suo nome dalla bocca del servo reale, sorrise e tutti si congratularono con lei lasciando Rosa, Stefania e Marilù nella più totale disperazione. Da quel giorno, ascoltando il suo cuore, dipinse quadri meravigliosi divenendo in poco tempo una famosissima pittrice. Il suo sogno si era realizzato!&nbsp;

PROTAGONISTA: Luna AIUTANTI: Simon e Nina OGGETTO: Diventare una famosa pittrice ANTAGONISTA: Rosa OPPOSITORI: Marilù e Stefania NARRATORE: esterno che parla in terza persona

Chiara Pollio I A

Durante il tragitto il lupo intravede una lunga ferita sul dorso del cane.&nbsp; E il lupo: “Cane mio, che ti è successo per avere quel grosso graffio?”. “A volte il padrone è un pò severo quando non si rispettano gli ordini”. “Ma il tuo padrone ti fa riposare qualche ora del giorno?”. “Solo per mangiare”.&nbsp; Il lupo capisce di non avere libertà nella dimora del padrone e allora: “Mi dispiace amico mio, io lascio, preferisco la mia libertà”. Passano delle settimane e ogni giorno il lupo vede il cane, sempre più malconcio, eseguire gli ordini del padrone e prende una decisione. Una sera il lupo si avvicina alla casa del padrone, si arrampica sul cancello, lo oltrepassa e molto furtivamente cerca il cane. Appena lo vede fare avanti e indietro di fronte al cancello si accosta: “Cane... Cane”. Il cane si gira e appena vede il lupo si avvicina a lui: “Che ci fai qua? Vattene!”. “Io non me ne vado senza di te, guarda come ti ha ridotto il tuo padrone!”. “Lo so ma è il prezzo per sopravvivere”. “Vieni con me, non ti dovrai preoccupare, sarai libero e cercheremo da mangiare insieme”. Il lupo convince il cane e insieme oltrepassano il cancello che li porta verso la libertà e lasciano indietro quella casa che è soltanto una cella senza chiave.

PARLA DEI TUOI RICORDI ESTIVI

L’estate rispetto all’inverno mi suscita sicuramente molte emozioni positive; la scuola finisce, le giornate sembrano non finire mai, il sole rimane alto nel cielo fino a sera. Ho assaporato&nbsp;e apprezzato molto i bei tramonti sulla spiaggia e le lunghe passeggiate in riva al mare. L’estate 2021 è stata indimenticabile e anche una delle più belle che io abbia mai trascorso. Rispetto alle altre, questa è stata anche un po’ diversa poiché venivamo da un lungo lockdown&nbsp;non potendo uscire e vedere i miei amici di sempre, anche perchè avevo finito la terza media e non vedevo l’ora di iniziare a frequentare la nuova scuola, che mi sta piacendo molto. Quest’estate mi ha lasciato molti ricordi indimenticabili che mi porterò dietro per tutta la vita. Le giornate al mare con i miei amici, con la mia famiglia, le giornate trascorse in barca, le uscite il sabato… Uno dei tanti momenti più belli che ho trascorso, in particolare ricordo il campo di passaggio. Questo consiste nel passare alcuni giorni con il mio gruppo ACR (associazione cattolica ragazzi), con le mie animatrici e infine con il parroco del mio paese, senza avere contatto con la mia famiglia e senza usare né dispositivi elettronici né altro che potesse distrarre. Queste giornate le trascorrevo pregando, scrivendo i miei pensieri su un quadernetto ma soprattutto riflettendo su me stessa e sui sacrifici che la mia famiglia&nbsp;fa per me e le mie sorelle. Una delle sere più belle che ho passato in questo campo scuola è stata quando andai a vedere le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. 

Arrivano a casa e il cane presenta il suo amico dicendo:&nbsp;“Padrone questo è il mio amico e vuole restare una notte con noi.” Il padrone accetta per vedere come il lupo se la cava in quel che fa la notte il cane.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Il mattino seguente il padrone si accorge che il cane si è addormentato, mentre il lupo è rimasto vigile davanti alla porta e prende la seguente decisione: “Il lupo mi ha convinto e quindi rimane lui a casa, il cane fuori!” , ma già dopo un giorno il lupo decide di lasciare la casa per andare a cercare il cane abbandonato il giorno prima… e indovinate dove l’ha trovato? Proprio dove si erano incontrati per la prima volta. Il lupo esclama: “ Quanto mi sei mancato!” E si abbracciano e tornano a fare la vita che il lupo faceva tutti i giorni.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; MORALE: mai lasciare soli gli amici che prima ti avevano aiutato.

VITTORIO IMPERATO 1 A

Il paesaggio estivo: mare, sole, tramonti

Il gatto e la tartaruga C’era una volta un gatto che spinto dalla curiosità si era allontanato troppo da casa e si perse nel bosco. Incontrò prima una lepre che gli disse ‘’Cosa ci fai qui? Ti sei perso? Vieni, ti aiuto a cercare la strada di casa, io sono molto veloce!’’. La lepre lo aiutò per un pò, ma poi si annoiò e lo abbandonò nel bosco. Più in là incontrò una volpe, che gli disse: ‘’Ti sei perso? Vieni con me, ti aiuto io a ritrovare la strada, sono molto furba!’’ Ma dopo qualche ora anche lei lo lasciò solo per rincorrere una lepre. Ormai stanco e demoralizzato, il gatto incontrò una tartaruga. Quest’ultima offrì il suo aiuto al gatto e disse: ’’Se sarai paziente e seguirai il mio passo, ti aiuterò’’.&nbsp;Il gatto, ormai esausto, accettò e disse ‘’Va bene, guidami tu!’’. Passarono molti giorni, e finalmente il gatto ritrovò la strada di casa. ‘’Grazie amica mia, senza di te non avrei saputo come fare’’. ‘’Caro gatto" - disse la tartaruga- "la tua pazienza ti ha ricompensato!’’. Così salutandolo, riprese lentamente il suo cammino. Morale: la pazienza aiuta a portare a termine le cose.&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Paolo De Simone 1B

Questi disastri ambientali prodotti dall'azione dell'uomo hanno creato una situazione grave che urge cambiare. È importante tutelare l'ambiente e ogni individuo dovrebbe rispettare la propria vita perché è dal rispetto di quest'ultima che nasce il vero benessere. Potremmo notare e riflettere come quando in tempo di Covid la natura, il clima e tutto l'ambiente sia tornato a respirare,come se la natura volesse riprendersi quelli che l'uomo le aveva tolto. Tutte queste circostanze ci portano sempre più a chiudere gli occhi dinnanzi a questi disastri, quando invece basterebbe prendere coscienza dei propri gesti e tener presente che in base alle nostre scelte dipenderà tutto quello che accade e quello che accadrà.

Maria Vittoria Guidone 1 A

&nbsp;Lì ti lasciano fare ciò che vuoi? ti lasciano uscire? - domanda il lupo. E il cane risponde: “ Non proprio”. Quindi il lupo afferma: “ Non scambierò la mia libertà per un pezzo di pane” e se ne va.&nbsp; Il cane torna alla sua abitazione ripensando a quello che gli aveva detto il lupo e capisce, guardandosi intorno e pensando alla sua libertà, che non aveva tutti i torti.&nbsp; Il giorno dopo il cane ruba una fetta di carne che il padrone aveva comprato. Torna nella foresta e ritrova il lupo: “ Ecco a te, sfamati “. dice il cane. - Grazie, ma perché fai questo? - domanda il lupo.&nbsp; Il cane replica. “ La libertà non ha un prezzo”.&nbsp; Così il cane decide di vivere insieme al lupo libero nella foresta.

LUIGI VANACORE 1 A

IL TESTO ARGOMENTATIVO: TECNICA DI COMPOSIZIONE - IL BRAINSTORMING

Cosa significa per me essere liberi? Per me essere liberi significa esattamente essere vivi. La libertà è andare oltre, non fermarsi mai. È gridare, lanciarsi nel vuoto con solo una corda attaccata al corpo, sentire il vento tra i capelli. Credo che tutti debbano provare questo tipo di sensazione anche solo una volta nella vita, perché non c’è cosa più bella che sentirsi in pace con il mondo, senza pensieri. Liberi.&nbsp; Esistono vari tipi di libertà: la libertà di pensiero, di espressione, di scelta e di religione. Ma esiste anche la libertà di fare ciò che fa sentire vivi e se stessi, di cantare a squarciagola la propria canzone preferita, di indossare ciò che si vuole, di sbagliare.&nbsp; Libertà di sperare, di amare… Anche essere diversi è un tipo di libertà: ognuno può scegliere di fare ciò che gli piace senza avere il timore di essere giudicato, perché se fossimo tutti uguali il mondo sarebbe monotono e privo di originalità. “Libertà” è sinonimo di tutto questo, è quello che si cerca e quello che si vuole.La libertà potrebbe essere paragonata al vento: soffia nella direzione che vuole con l’intensità che preferisce. La libertà è ciò di cui si ha bisogno. È una parola con mille sfaccettature. È agire senza costrizioni. È prendere delle decisioni. È semplicemente ciò che ci spinge a trovare un posto nel mondo, a scappare per trovare la felicità. La libertà è uno stile di vita. Essere liberi significa vivere.

Walkiria Maria Rufino Florencio 1D

La casa della talpa Una piccola talpa andava gironzolando tutto il giorno senza far nulla dalla mattina alla sera. Un giorno decise di costruirsi&nbsp;una casa tutta per sè e allora iniziò a scavare. Scavò per un pò e iniziò a costruire le prime camere ma all’improvviso si ritrovò di fronte ad un gruppetto di lombrichi, anch'essi intenti a costruirsi una casa. La piccola talpa decise&nbsp;di scavare più in profondità per non dare fastidio ai lombrichi. Scendendo più in basso, trovò il posto perfetto per la propria dimora e iniziò a costruire le pareti, le camere ma scavando scavando arrivò nella casa di una famiglia di serpenti. Per non dare fastidio, riprese a scavare verso il basso scendendo sempre più in profondità ma cadde nella casa di un tasso. Stufo di non riuscire a trovare il posto perfetto, risalì in superficie sbuffando ogni volta che vedeva una famiglia felice nella propria casa. Un piccolo animaletto lo vide salire tristemente e capì subito il motivo. Chiamò quindi a raccolta tutti gli animali sotterranei che la talpa aveva incontrato e disse: " Aiutiamo la talpa ad essere felice come lo siamo noi! Coraggio, mettiamoci al lavoro!" Fu così che la talpa ebbe finalmente la sua dimora e anche tanti amici! Protagonista= talpa Antagonista= gli altri animali, antagonisti involontari Oggetto= nuova casa Aiutanti= nuovi amici Narratore: esterno che parla in terza persona

FRANCESCO FIORITO I B

Il cane e il lupo si incamminano verso casa. Durante il tragitto il lupo chiede al cane: ”Come sono i tuoi padroni?” ”Non mi trattano proprio bene però mi danno da mangiare, un posto caldo per dormire e ogni tanto ci sono dei bambini con cui giocare”. Il lupo vuole saperne di più e chiede al cane: ”Cosa significa che non ti trattano proprio bene?” "Significa che non sono libero di fare ciò che desidero e se disobbedisco non mi fanno mangiare”. il lupo con tono deciso dice al cane: ”A me questa cosa non sta affatto bene, vieni con me, possiamo goderci la vita assieme. Non abbiamo bisogno di un posto caldo o di cibo ogni singolo giorno per stare bene, ma della libertà per goderci la vita.” Dopo queste parole il cane decide di andare con il lupo e insieme sono finalmente liberi.

IOLANDA CIRILLO 1 D

Vacanze al mare Ogni anno trascorro le mie vacanze estive nella casa al mare dei miei nonni in Sardegna, precisamente ad Alghero. Nel corso dell’estate abbiamo tantissimi giorni di ferie e a partire dalla fine di giugno&nbsp; fino alla fine di luglio trascorro sempre le mie vacanze presso la casa al mare dei nonni. L'ultima vacanza è stata molto divertente, anche perchè con noi c’erano anche i nostri due cugini Flavio e Lisa. Durante il giorno ci recavamo sempre in spiaggia, divertendoci tantissimo, facendo tantissime escursioni in pedalò in compagnia dei miei genitori e dei miei cugini.&nbsp; La cosa più bella è che ci recavamo fino in fondo nell’immenso mare blu, che assumeva sfumature che tendevano ad assumere colori vari: dall’azzurrino, al celeste, al verde smeraldo fino al blu zaffiro. Eravamo lontano dal mondo, nell’immensa tranquillità del mare e il nostro stato d’animo era sereno e allegro. Il divertimento era assicurato: infatti, quando tornavamo nel bagnasciuga io e mio fratello iniziavamo a giocare a pallavolo sulla spiaggia insieme ai nostri cugini o con il biliardino. Il risultato era che io e mio fratello perdevamo sempre, mentre i vincitori erano sempre Flavio e Lisa. Le serate le trascorrevamo in giro per Alghero, recandoci sul lungomare o per le strade in cui erano presenti giocolieri, musicisti e non solo. Questa vacanza è stata magica e non dimenticherò mai le giornate in compagnia dei miei cugini e della mia famiglia. Spero che anche in futuro avrò modo di ripetere delle vacanze così belle e che rimarranno per sempre nel mio cuore.

ANGELO GARGIULO I B

GENERE: NARRATIVA AUTOBIOGRAFICA

Protagonista= io Antagonista= assente Oggetto= vacanza Aiutanti= cugini Narratore: interno che parla in prima persona

Nel villaggio di Casalnuovo viveva un principe con la sua amata. Il castello in cui vivevano era uno tra i più grandi e lussuosi di tutto il villaggio; a difendere questa dimora c’erano molte guardie, tra cui il braccio destro del principe, un giovane molto discolo, sprezzante del pericolo ma ottemperante ai suoi doveri. Giunse il giorno delle nozze tra il principe e la bella amata: tutto era organizzato nei minimi particolari, con addobbi fantastici per l’occasione e tavoli imbanditi di ogni specialità. All'improvviso accadde una cosa sconcertante: al momento della celebrazione la sposa era scomparsa! Il principe ordinò alle sue guardie di cercare la sua amata in ogni luogo e, disperato, lui stesso si mise sulle sue tracce. Mentre perlustravano il palazzo, una guardia trovò una piuma di un essere arcano. Vennero fatte accurate ricerche sulla piuma e si scoprì che apparteneva ad una chimera, arrivata al villaggio chissà da dove. Questo essere era avvolto da un arcano mistero: tutti ne avevano paura ma nessuno l'aveva mai visto. La chimera aveva rapito la giovane donna e l’aveva rinchiusa in una cella di un casale abbandonato. Le guardie perlustrarono tutta la zona, fino ad arrivare proprio al casale, da cui sentirono provenire un flebile lamento. Si precipitarono così in direzione di quel gemito e rimasero sbigottite alla vista della ragazza rinchiusa in una cella buia. Così, la giovane guardia, incurante del pericolo, la liberò e la riportò al palazzo. Finalmente le nozze furono celebrate e della chimera non si seppe più nulla. Francesco Ciccarelli, Salvatore Perrusio e Alessio Arpino 1 B

Per me la libertà è...

andare in bicicletta e sentire l'aria fresca sulla pelle

dire ciò che si pensa senza condizionamenti

è un lusso che non è concesso a tutti

limiti determinati dai pregiudizi

Non è semplice descrivere cosa intendo per libertà.&nbsp; La libertà è un lusso che non a tutti è concesso, anzi. Sin dall’alba dei tempi si raccontano storie su quest’argomento che ad occhi di molti può sembrare banale, ma non lo è per nulla. Essere libero significa passeggiare accanto al mare, all’aria aperta, privo di ogni pensiero. Essere libero è andare in bicicletta ed avvertire quella brezza fresca sulla pelle. Essere libero è poter dire ciò che si pensa senza timore. Per molti anni l’uomo è stato costretto ad una sorta di prigionia causata dall’uomo stesso. Esseri umani privi di ogni colpa hanno vissuto rinchiusi in un campo di concentramento o separati dalla loro famiglia da un muro invalicabile. Proprio pochi giorni fa è stato l’anniversario della caduta del muro di Berlino, una ricorrenza che riporto con estremo piacere trattando quest’argomento. È stato infatti l’anniversario della libertà per i tedeschi, il giorno in cui hanno finalmente ricominciato a respirare. Ecco, è proprio per questo motivo che molte volte la libertà diventa un male. Quando l’uomo si crede onnipotente, cerca di intrappolare i suoi simili negando loro ciò che a tutti dovrebbe essere concesso. Abbiamo ascoltato miliardi di storie su uomini, donne e bambini che, per conquistare la loro libertà, cercano di attraversare, in condizioni decisamente precarie, il mar Mediterraneo rischiando la vita. Tutto questo perché? Perché paradossalmente noi, la libertà, non la sappiamo gestire. Effettivamente non si può essere completamente liberi di fare ciò che si vuole, si sfocerebbe continuamente in conflitti che mettono a serio rischio l’esistenza dell’uomo stesso.

DAL TESTO AL LESSICO... E VICEVERSA!

C’era una volta, in un regno lontano, una bellissima bambina di nome Luna. I suoi capelli erano ricci di color castano scuro e gli occhi verdi sembravano smeraldi. La piccola Luna faceva parte di una famiglia molto benestante, formata da suo padre Leon e sua madre Diana. Già da piccola nutriva un grande amore per il disegno e lo fece notare già all’età di cinque anni quando, trovando un pennello e delle tempere su un tavolo, iniziò a dipingere un albero in ogni suo minimo dettaglio e in quel momento capì quello che voleva fare da grande: la pittrice. Crescendo sempre più, Luna migliorava ogni giorno le sue abilità nel disegno, aiutata dalla madre Diana, anche lei pittrice. La fanciulla aveva molti amici, tra cui Nina e Simon, che la aiutavano molto nello studio dato che non era molto brava a scuola. La bambina era molto amata nella parte del regno in cui viveva, ma purtroppo la sua bellezza e la sua bravura nell'arte del dipingere avevano suscitato l'invidia di Rosa e delle sue amiche Stefania&nbsp;e Marilù. Rosa, sin da quando si erano conosciute a scuola, non faceva altro che prenderla in giro vantandosi di essere molto più brava di lei nel dipingere. La sua vita ebbe una svolta quando, in tutto il regno si diffuse la notizia che la Famiglia Reale, i Benson, stesse cercando una pittrice personale e due giorni dopo si sarebbero tenute delle prove per decretare la vincitrice. Luna, dopo l’approvazione dei suoi genitori, di Simon e di Nina, decise di partecipare.

Il quaderno di Francesca Francesca ha 14 anni ed è al primo anno di Liceo. E’ il primo giorno di scuola. Le assegnano un compito per il giorno dopo. Mentre torna a casa pensa a quello che deve scrivere per fare un buon lavoro: ci tiene tanto a fare una bella figura con l’insegnante e a mostrare quanto è brava. Nel pomeriggio prepara il compito e soddisfatta del suo lavoro, prepara lo zaino. Il mattino seguente sale sul pulmino della scuola e incontra due compagni di classe che la prendono in giro, chiamandola secchiona. Francesca trattiene le lacrime e arriva a scuola. Quando apre lo zaino si accorge che non c’è più il quaderno con il compito tanto importante per lei. Deve trovarlo a tutti i costi ma non sa dove cercarlo. “Mi crederà o penserà che sono una bugiarda?” , pensa tra sé Francesca. “Saranno stati quei due a prendersi il quaderno?” dice la ragazza a Giulia, la sua compagna di banco. I due non sono ancora arrivati in classe e la campanella sta per suonare. Ad un certo punto trova un biglietto sotto al banco: “Se vuoi riavere il tuo quaderno cercalo nella scuola!” Francesca è arrabbiata e chiede a Giulia di aiutarla. Escono dalla classe e vedono i due ragazzi ridere di lei. Francesca urla: “Ridatemi il quaderno altrimenti lo dico alla prof!”. E loro: “Trovatelo da sola se non vuoi prendere una nota!”

GENERE:NARRATIVA DI FORMAZIONE

"Ma se si ha&nbsp;voglia di uscire è permesso?" Il cane risponde "Proprio no!" "Va bene, voglio provare lo stesso" Così si fa mettere il collare e si mette al servizio del padrone. Le prime settimane&nbsp;passano velocemente e il lupo è felice della scelta fatta : il cibo non gli manca e in cambio deve solamente fare da guardia. Ma una sera la luna brillava più del solito e il lupo sentiva il suo branco ululare sulla montagna; in quel momento provò una nostalgia immensa delle corse tra i boschi con i suoi compagni d ‘ avventura. Gli manca la sua libertà. "Voglio andar via" dice al cane. "Come farai? Ora non sei più agile e stare con l’ uomo ti ha reso debole" "Ahimè, ho barattato la mia libertà per del cibo!" Così, a sue spese, il lupo impara che niente può sostituire l'essere liberi

GIOVANNI GUIDA 1 A

LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA

1° step: Prendi una favola 2° step: Leggila fino ad un certo punto 3° step: Ora mettiti alla prova: scrivi la continuazione ed immagina una conclusione che rispecchi le caratteristiche della favola

GENERE: NARRATIVA DI FORMAZIONE

Il nuovo telefono Paolo aveva sempre desiderato un nuovo telefono: nella sua classe tutti i suoi compagni lo prendevano in giro perchè non era in grado con il suo cellulare di fare video particolari e foto strabilianti. Non che per lui il telefono fosse fondamentale, ma purtroppo quello che aveva rappresentava motivo di derisione e ne soffriva molto. Non riusciva a capire come il valore di un ragazzo si potesse misurare in foto, video, immagini di snapchat e simili ma...niente: era diventato l'oggetto di scherno di tutti. Un giorno, andò con la sua famiglia a fare un giro al centro commerciale. Paolo vide in un negozio un telefono stupendo e chiese al padre: " Papà, puoi comprarmi questo telefono?" "Se prenderai un bel voto a scuola, per il tuo compleanno te lo comprerò", rispose il padre. Paolo si impegnò per tutto il mese e prese un 9 all’interrogazione di italiano. Il giorno del suo compleanno, come promesso, il padre e la madre gli comprarono il telefono. Paolo era felicissimo e corse subito ad abbracciare i suoi genitori. Ora i suoi compagni non lo avrebbero preso più in giro! Il giorno dopo, fuori dalla scuola Paolo giocherellava con il suo nuovo telefono e quando suonò la campanella, lo mise in una tasca dello zaino e entrò in classe. Nell’ora di ricreazione, approfittando della sua distrazione, Luca, un bullo, e i suoi amici Giuseppe e Mirko di nascosto rubarono il telefono di Paolo. All’uscita dalla scuola Paolo aprì la tasca dello zaino per prenderlo ma vide che non c’era più. Andò subito nel panico e avvertì la prof che aveva perso il telefono.

Social Network: tipi di social, nascita

effetti negativi

il mio rapporto coi social: quanto tempo vi sto

Canzone “la rete”: messaggio del testo

cyberbullismo: cos’è, come funziona e agisce

ALEX E LA FARFALLA C'era una volta un bambino di nome Alex, che viveva con i genitori in una casa bellissima immersa nel bosco. Un giorno Alex mentre giocava a pallone, restò incantato da una farfalla dai colori vivaci. Colpito dal suo fascino, iniziò a seguirla fino a quando si accorse di essersi perso. Preso dalla disperazione, Alex bussó ad una piccola casa, dove venne ospitato da una strega e da uno gnomo, entrambi molto cattivi. Questi ultimi imposero al ragazzo 3 prove da superare ma se ne avesse sbagliata solo 1, non sarebbe mai più tornato a casa. La prima prova consisteva nell' arrampicarsi su di un grosso albero, la seconda consisteva nel mangiare una zuppa piccantissima, la terza ed ultima prova prevedeva di superare un lago paludoso dove vivevano pericolosissimi coccodrilli. Alex fu salvato dalla farfalla che gli regaló un oggetto magico. Grazie a questo il ragazzo riuscì a superare le tre sfide richieste e fece ritorno a casa, dove i genitori in ansia lo attendevano e non lo sgridarono perché erano troppo felici di rivederlo sano e salvo!&nbsp; PROTAGONISTA: ALEX ANTAGONISTA: STREGA&nbsp; OPPOSITORE: GNOMO AIUTANTE: FARFALLA OGGETTO: IL RITORNO CASA NARRATORE: ESTERNO CHE PARLA IN TERZA PERSONA&nbsp;

BENITO COPPOLA I B

Oggi quasi tutte le persone nel mondo utilizzano i social o per parlare con i propri parenti, per vedere ricette, per seguire i propri idoli e i personaggi famosi, per seguire le notizie dei giornali e dei telegiornali oppure come un semplice passatempo. La diffusione dei social è iniziata solo negli ultimi due decenni, quando nel 2004 nacque il primo social network. Prima dei social, però, c'era la rete internet che ancora oggi è una grande rete di telecomunicazione.&nbsp; Internet è una rete di telecomunicazioni ad accesso pubblico che connette vari dispositivi in tutto il mondo, rappresentando fin dalla sua nascita uno dei maggiori mezzi di comunicazione di massa. Si tratta di un' interconnessione globale tra reti informatiche e di telecomunicazione. L'avvento di Internet ha rappresentato una vera e propria rivoluzione tecnologica.&nbsp; Nel 2004 poi nacque il primo social network, Facebook,&nbsp;di cui il proprietario è Mark Zuckerberg. Nel 2005 poi tre ragazzi fondarono la piattaforma di YouTube, ovvero una piattaforma per creare e condividere i video con gli altri utenti. Infine nel 2010 venne lanciata la piattaforma di Instagram. Furono lanciate poi anche altre piattaforme. La più recente è quella di TikTok, nata nel 2016.&nbsp; Tuttavia lo sviluppo di questi social ha portato molti effetti negativi sulla popolazione mondiale. Nel complesso i problemi relativi all'utilizzo dei social vanno da problemi di salute fisica e mentale a impatti negativi sul lavoro e sul rendimento scolastico, oltre a problemi di sicurezza e privacy. Un altro enorme problema è la dipendenza dai social, poiché le persone sembrano diventate ossessionate e dipendenti da essi e vanno a modificare il loro comportamento.&nbsp;

I giovani nel 2021 sono esposti a pericoli differenti rispetto a quelli esistenti decenni fa: da un lato, la scienza e la tecnologia hanno fatto grandi progressi, dandoci l'opportunità di accorciare le distanze e i tempi attraverso una velocità elevatissima. D'altra parte, alcuni dei nostri strumenti, se usati in modo improprio, possono diventare pericolosi. &nbsp;Stiamo parlando del mondo dei social media, un mondo abitato non solo da giovani, ma anche da adulti, non solo da educazione e gentilezza ma anche da odio e dolore, non solo da persone buone ma anche cattive. "Non ascoltare gli estranei", dice la mamma , "Non camminare da solo in luoghi remoti", dice il padre, ma quando siamo seduti di fronte ad un pc, nessuno si preoccupa delle azioni che potremmo compiere. Sì, siamo al sicuro nella nostra camera da letto, ma solo fisicamente: infatti, per quanto ne sanno i nostri genitori, potremmo essere più in pericolo che in mezzo alla strada. Questo non significa che i nostri genitori siano negligenti, ma che non capiscono appieno cosa sta succedendo e cosa può succedere. I social network sono un mondo completamente differente in cui ognuno di noi può essere chi vuole: se stesso o una persona completamente diversa. In questo mondo parallelo, possiamo decidere con chi comunicare e con chi connetterci in modo totalmente autonomo, ma le regole sono molto rigide: se non seguiamo il gruppo, se non seguiamo la moda del giorno, se commettiamo un piccolo errore, potremmo finire nei guai. Una frase potrebbe infastidire molte persone a lungo, perché, come sappiamo, tutto ciò che scriviamo su pagine sconosciute non può essere ripristinato o cancellato. Un piccolo errore di valutazione può essere fatale, potrebbe segnare la nostra vita per sempre e in alcuni casi potrebbe rovinarla.&nbsp;

Gli anni trascorrevano veloci e Jim divenne un ragazzo forte e coraggioso e fu così che con il suo fido cane, Magiko, arrivò al castello del vecchio Orco, lo uccise, lo legò per i piedi ad un carretto e trascinandolo nella polvere giunse al suo villaggio dove tutti lo acclamarono a gran voce. Fu così che da quel giorno tutti vissero felici e contenti!

ANTONINO RUSSO I A

Protagonista: Jim Antagonista: Orco Oggetto: riportare la tranquillità nel villaggio Aiutante: cane Oppositore: nessuno Narratore: esterno che parla in terza persona

Dalla Preistoria al giorno d'oggi l'uomo ha costantemente sfruttato le risorse che la terra ha messo a sua disposizione. Purtroppo fin dall'antichità, l'umanità ha fatto un uso sempre maggiore delle risorse disponibili in Natura e ancora oggi l'uomo vuole dominare sull'ambiente, anche se nulla può fare dinnanzi alla forza devastante della natura.&nbsp; Se gli uomini primitivi erano selvaggi nei modi, ora lo è l'uomo nello sfruttamento del territorio, anche se è vero che senza un certo utilizzo delle risorse, non ci sarebbe stato lo sviluppo tecnologico e industriale. Viviamo in un'epoca che potremmo definire affascinante perché mai come ora abbiamo nelle nostre mani il futuro del nostro pianeta, terribile perché la specie umana è la prima ad aver il potere di distruggere tutto quello che proviene dal passato. Noi esseri umani ci poniamo in modo arrogante nei confronti della natura, senza renderci conto dei danni che potremmo provocare: basti pensare che dagli anni '70 in poi la storia dell'umanità è stata costellata da disastri provocati all'ambiente, come gli episodi accaduti negli ultimi tempi, tipo il disastro nucleare di Chernobyl che provocò danni ancora oggi incalcolabili, inquinamento dell'aria, acqua, mare e suolo questo a causa dell'eccesso di sostanze di scarto delle industrie, o di emissioni di gas dei mezzi di trasporto, non dimentichiamoci anche delle perdite di petrolio in mare,lo smaltimento dei rifiuti,tutto questo creano condizioni inquinanti tipo effetto serra,buco dell'ozono,scioglimento dei ghiacciai,desertificazione e cambiamenti climatici.&nbsp;

Le società moderne hanno sempre considerato la Natura come una fonte di risorse, che noi esseri umani ci sentiamo in diritto di sfruttare in modo illimitato. Oggi l'uomo domina sull' ambiente, ma nulla può fare per controllare le forze devastanti della Natura. Alla luce degli ultimi episodi accaduti rifletti ed esponi le tue considerazioni.

Giulia e Francesca cercano ovunque e non sanno più dove guardare. Francesca piange, vorrebbe andare dalla preside ma ha paura di non essere creduta. Intanto suona la campanella e l’insegnante entra in classe e vede un quaderno nel cestino. Lo prende e legge il testo di Francesca. “Bellissimo questo tema! Di chi è?” Francesca non crede alle sue orecchie e con le lacrime agli occhi risponde che è il suo quaderno. I due bulli non sono riusciti a rovinare la sua giornata e la nota se la beccano loro!

Protagonista: Francesca Antagonista: bulli Oggetto: ritrovare il quaderno Aiutante: Giulia Oppositore: nessuno Narratore: esterno che parla in terza persona

FEDERICA MASTELLONE I A

L'ITALIANO? UN GIOCO DA RAGAZZI!

Chi ha detto che imparare è faticoso? Dai uno sguardo al link!

Una volta giunti a casa, il cane chiede: “Lupo, vuoi anche tu una cuccia come la mia?” "se si potesse avere, sarebbe molto bello!” Allora il padrone immediatamente allestisce una cuccia ma anche le catene Il lupo, pentito, realizza allora che se ci si trova davanti ad un bivio, non sempre la strada che ci sembra fatta di rose e fiori è quella giusta.

SIMONE EMBRIONE 1 D

Mentre camminano, il cane racconta delle sue più elevate responsabilità:&lt;&lt; Io sono fiero dei compiti che il mio signore mi assegna, visto che verrai con me a casa dovrai ubbidire umilmente al volere del padrone. Ti verranno assegnati compiti di inestimabile responsabilità, dovrai portare al pascolo le pecore e difendere tutti i possedimenti del mio padrone&gt;&gt;. Quando il lupo ode che avrebbe avuto la possibilità di mangiarsi tutte le pecore (il suo cibo preferito) risponde interessato:&lt;&lt; Per caso sai quando sarà la prossima volta che porteremo il bestiame al pascolo?&gt;&gt;. Il cane ingenuamente dice:&lt;&lt;Guarda, proprio domani avremo questo lavoro!&gt;&gt; Il lupo allora, all'alba del giorno seguente, senza farsi sentire dal cane, libera gli ovini e li mangia tutti. Una volta finita la scorpacciata, si rifugia nei boschi bui deridendo la stupidità del cane. Morale: la fiducia è come un tesoro: con pochi la puoi condividere e pochi la condivideranno con te

FRANCESCO ESPOSITO 1 A

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