Loading...
UN ANNO DI COVIDLoading...
BIXIO NEWSLoading...
RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI DI ADOLESCENTI ALLE PRESE CON UNA REALTA' INIMMAGINABILELoading...
EDIZIONE STRAORDINARIALoading...
MAGGIO 2021Loading...
UN NEMICO SILENZIOSO E INVISIBILELoading...
UNA SOLA PAROLA: NOSTALGIALoading...
Coronavirus, tutti a casaLoading...
Loading...
È innegabile che nell’ultimo anno la nostra vita è cambiata radicalmente a causa del covid. La nostra vita ha subito tanti cambiamenti che forse non avremmo mai immaginato, come individui e come studenti.E’ stata creata la ‘’Dad’’ acronimo di didattica a distanza, sono state chiuse tutte le infrastrutture che lo Stato non riteneva indispensabili e anche noi non potevamo uscire dalle nostre abitazioni se non per motivi ‘’indispensabili’’. La dad a parer mio è stato un mezzo molto importante perché per quanto possibile ha fatto in modo che la nostra formazione continuasse anche se penso che la DAD nel primo periodo abbia evidenziato le differenze economiche tra i vari ragazzi. Non tutti avevano l’opportunità di collegarsi attraverso un pc e di avere una connessione stabile e per questo credo che lo Stato da subito avrebbe dovuto aiutare i ragazzi che non potevano collegarsi in maniera ‘’stabile’’. Queste non sono le uniche disuguaglianze che il covid ha accentuato: anche le differenze economiche sono cresciute, anche se non sono i soldi a definire una persona. La prima parola che mi viene da associare a questo virus è nostalgia; nostalgia perché mi manca tutto, mi mancano i miei amici i miei nonni e la mia vita di prima, quella vita che sembrava tanto scontata ma che scontata invece non era. Spero che presto potremmo ritornare a essere liberi e di nuovo felici.
FILIPPO VENIERO
DIARIO DI GIORNATE UGGIOSE...
"NON POSSO PERMETTERMI DI PRENDERE IL COVID"
LOCKDOWN E ADOLESCENTI: RACCONTI DELLA QUARANTENA
"PERDERE UN ANNO E' TANTO"
"E' sempre possibile trarre dei benefici anche da situazioni difficili"
"TUTTI PERDIAMO QUALCOSA"
ANDRA' TUTTO BENE
Prima di questo periodo tutto era più bello, tutti erano felici e indaffarati, invece ora tutto è più difficile e noioso. Contagi, positivi, negativi, zona rossa, arancione e gialla sono diventate parole usate frequentemente nelle nostre giornate, che trascorrono tutte uguali. Mi sembra che il tempo si sia fermato, ma in tutto ciò io sono fortunato e penso con dispiacere a molte persone che hanno perso i loro cari senza neanche vederli per l'ultima volta e persone che non riescono a vivere per mancanza di lavoro. Io in questo periodo ho provato nostalgia per tutti quei gesti che possono sembrare banali come un abbraccio o una stretta di mano, ma adesso avendo capito il loro valore provo un senso di rimpianto. Ho nostalgia di vivere tutti questi momenti di quotidianità. In questa brutta situazione tutti perdiamo qualcosa o qualcuno e quindi possiamo solo aiutarci l’uno con l’altro dando importanza anche alle più piccole cose che la vita ci dona.
Gabriele De Maio
Gabriele De Maio
NOSTALGIA...
COSA MANCA DI PIU' AI NOSTRI GIOVANI?
Quando si ama profondamente qualcuno e si è stati davvero felici, il fatto di non essere più insieme è motivo di tristezza. Di certo è comprensibile nei primi momenti, ma dopo un determinato periodo di tempo, si dovrebbe andare avanti e proseguire con la propria vita. Sentire la nostalgia di qualcuno è molto più che ricordare e, soprattutto, molto più che soffrire. Si può avere un bel ricordo della maestra di scuola o di un viaggio fatto o anche di una persona che non c’è più.
Nicola Ivanchuk
Nicola Ivanchuk
Soprattutto in questo periodo di quarantena possiamo provare nostalgia per molte cose, come l’uscire spesso, poter viaggiare in altre regioni o incontrare di più gli amici. La nostalgia è, secondo me, una tristezza rivolta al passato, rivolta a qualcosa che nel presente non possiamo avere per vari motivi, perciò come ho detto prima la nostalgia può essere indirizzata a chiunque o a qualunque cosa, in modi più o meno forti da persona a persona. Però non bisogna essere scoraggiati da questo, poiché nel nostro caso prima o poi anche la quarantena finirà e potremo ritornare a fare ciò che consideriamo “normale”.
Raffaele Soldatini
Raffaele Soldatini
Da poco è trascorso un anno dall’arrivo del Covid19 in Italia. In quest’anno, passato per la maggior parte del tempo in quarantena, ho sempre sperato che questa pandemia finisse al più presto. E’ trascorso molto tempo dall’ultima volta da quando mi sono allenato a basket con i miei compagni di squadra ed è passato molto tempo dall’ultima volta che ho incontrato i miei amici; probabilmente molte persone stanno vivendo questo periodo come me e provano lo stesso sentimento di nostalgia che provo io. Però grazie alle videolezioni ed alle videochiamate, questo sentimento nostalgico si affievolisce. Inoltre in questo anno sono successe cose assai peggiori, come la morte di milioni di persone; molti lavoratori si sono trasformati in disoccupati; lo sport è stato quasi completamente annullato per le serie minori, come nel mio caso; sono morte alcune celebrità e molte famiglie hanno perso dei loro cari, come purtroppo è successo anche a me. Spero che questo periodo orribile finisca presto.
Gaetano Pollio
Gaetano Pollio
Il covid ci sta portando lontano da quello che per noi è la vita normale, quindi in questo momento la nostalgia che si prova è quella della vita quotidiana. Mi manca uscire con gli amici senza aver paura che ci si possa contagiare, mi manca andare a scuola e divertirmi con i miei compagni, mi manca non poter abbracciare i miei cari e tutte le persone a cui voglio bene. Non nego che se ripenso alla vita che conducevo prima del covid mi sento triste come se fossi stato privato della mia libertà. Mi auguro che questa mia nostalgia svanisca al più presto e sparisca del tutto il virus permettendo a noi tutti di ricominciare a condurre la vita normale cui una volta non davamo importanza. Mai come adesso è vero il detto ”L’importanza delle cose la capisci soltanto quando non l’hai più” . Spero che questa vita normale ritorni al più presto.
Christian Pollio
Christian Pollio
Sicuramente, le restrizioni legate alla pandemia hanno avuto un forte impatto sugli adolescenti, che si sono visti negare la possibilità di socializzare, confrontarsi, affezionarsi e crescere insieme . Certamente però, il senso di responsabilità che dimostrano nel rispettare le regole previste non solo dai DPCM ma anche dalla scuola, li rende automaticamente più consapevoli e maturi. Apprezzeranno maggiormente, quando tutto sarà finito, le piccole cose che la vita offre in quanto hanno imparato a dare valore a tutto ciò che hanno a disposizione e a dare la giusta considerazione agli inevitabili problemi quotidiani. Hanno subìto un processo di accelerazione nella formazione della loro personalità, hanno imparato che non si deve dare niente per scontato ma soprattutto hanno scoperto se stessi, i loro punti di forza e le loro debolezze. Su quanto hanno imparato costruiranno il loro futuro
PENSIERI IN...VERSI
Le paure, le ansie e le preoccupazioni si trasformano in poesia
Spero
Spero di ritornar accanto ai cari amici miei,
di veder tanta gente insieme per le vie della mia città.
Spero di correre felice senza aver paura dell’aria,
di riabbracciare ed incontrare nuova gente.
Spero di amare, di viaggiare,
di esplorare nuovi mondi e nuove culture.
Spero di rivedere il mare, il blu dell’infinito che tanto ammiro.
Spero che un giorno tutto questo sia solo un ricordo svanito!
Amelia Cuomo
Spero di ritornar accanto ai cari amici miei,
di veder tanta gente insieme per le vie della mia città.
Spero di correre felice senza aver paura dell’aria,
di riabbracciare ed incontrare nuova gente.
Spero di amare, di viaggiare,
di esplorare nuovi mondi e nuove culture.
Spero di rivedere il mare, il blu dell’infinito che tanto ammiro.
Spero che un giorno tutto questo sia solo un ricordo svanito!
Amelia Cuomo
Fermati, o uomo
Fermati o uomo!
Ascolta il silenzio:
la pioggia,
il vento,
un tuono.
Guarda la natura rifiorita,
un verde cespuglio,
una volpe che corre sicura.
Osserva, o uomo!
quello che mai i tuoi occhi videro
e che mai le tue orecchie udirono
forse,
troppo immersi nel caos,
nelle banalità,
nell’abitudine.
Senti quello che mai il tuo cuore sentì
quello che tu, o uomo,
mai
hai voluto sapere!
Amelia Cuomo
Fermati o uomo!
Ascolta il silenzio:
la pioggia,
il vento,
un tuono.
Guarda la natura rifiorita,
un verde cespuglio,
una volpe che corre sicura.
Osserva, o uomo!
quello che mai i tuoi occhi videro
e che mai le tue orecchie udirono
forse,
troppo immersi nel caos,
nelle banalità,
nell’abitudine.
Senti quello che mai il tuo cuore sentì
quello che tu, o uomo,
mai
hai voluto sapere!
Amelia Cuomo
Falso Re
Udivo il dolce dondolio delle altalene nei parchi, ora non più.
Udivo il vecchio trillo della campanella della mia scuola, ora non più.
Udivo il brusio delle donne per le strade del mio paese, ora non più.
Udivo il rombo dei motori, il fischio del treno, ora non più.
Udivo la gioia della folla nelle piazze, ai concerti, nei cinema, nei teatri, ora non più.
Udivo le grida negli stadi pieni di tifosi, ora non più.
Sentivo l’affettuoso saluto dei miei amici, ora non più.
Sentivo il dolce abbraccio del mio caro, ora non più.
Sento la speranza che ci ridonerà il calore e la dolcezza di un abbraccio, che ci cullerà, rilasserà e ci farà sentire a casa.
Solo allora capiremo che tutto sarà finito e potremmo tutti insieme stringerci in un infinito e dolce abbraccio.
Di Te, oh “Falso Re” cosa mai mi resterà?
Di Te, sentirò, solo il ricordo di un abbraccio negato e di un bacio mai dato.
Enrico De Nicola
Udivo il dolce dondolio delle altalene nei parchi, ora non più.
Udivo il vecchio trillo della campanella della mia scuola, ora non più.
Udivo il brusio delle donne per le strade del mio paese, ora non più.
Udivo il rombo dei motori, il fischio del treno, ora non più.
Udivo la gioia della folla nelle piazze, ai concerti, nei cinema, nei teatri, ora non più.
Udivo le grida negli stadi pieni di tifosi, ora non più.
Sentivo l’affettuoso saluto dei miei amici, ora non più.
Sentivo il dolce abbraccio del mio caro, ora non più.
Sento la speranza che ci ridonerà il calore e la dolcezza di un abbraccio, che ci cullerà, rilasserà e ci farà sentire a casa.
Solo allora capiremo che tutto sarà finito e potremmo tutti insieme stringerci in un infinito e dolce abbraccio.
Di Te, oh “Falso Re” cosa mai mi resterà?
Di Te, sentirò, solo il ricordo di un abbraccio negato e di un bacio mai dato.
Enrico De Nicola
365 giorni di covid
abbracci negati e sospiri arresi,
baci rubati e sorrisi incompresi
quante cose che mi hai sottratto
quanta felicità che mi hai rubato.
Amori a distanza e legami indistruttibili,
risate notturne e pensieri irraggiungibili,
quante cose che mi hai insegnato:
quanti ricordi che mi hai ridato.
quante cose potrei raccontare
quanto sacrificio hai richiesto
e quanta paura ho dovuto sopportare.
Mi hai tolto ciò che avevo di più caro,
ma in cambio mi hai fatto capire
quanto ogni momento sia raro.
Roberta Desiderio
abbracci negati e sospiri arresi,
baci rubati e sorrisi incompresi
quante cose che mi hai sottratto
quanta felicità che mi hai rubato.
Amori a distanza e legami indistruttibili,
risate notturne e pensieri irraggiungibili,
quante cose che mi hai insegnato:
quanti ricordi che mi hai ridato.
quante cose potrei raccontare
quanto sacrificio hai richiesto
e quanta paura ho dovuto sopportare.
Mi hai tolto ciò che avevo di più caro,
ma in cambio mi hai fatto capire
quanto ogni momento sia raro.
Roberta Desiderio
Ho il mondo sotto ai piedi, ma una metà mi schiaccia
Mi tiene fermo a terra con le ginocchia in faccia.
Questo posto è infame e io devo riuscire a scappare in fretta
ma la strada è ancora buia, troppo scura e stretta .
Mi dicevano "scappa":
è stata dura però ce l’ho fatta.
Sono riuscito a fuggire e oramai
quelle vecchie strade non mi avranno mai
Landolfi Marco
Ma cos' è
questo girare intorno
e sentire mancare
il ritmo del giorno.
E’ aria sporca da respirare
e perdita di uno stato ideale,
disconnessi, se non da briciole d'amore
per esser ricondotti
in una condizione non umana,
e pace, sensazione
senza soffocante sacrificio.
Giuseppe Fileccia
questo girare intorno
e sentire mancare
il ritmo del giorno.
E’ aria sporca da respirare
e perdita di uno stato ideale,
disconnessi, se non da briciole d'amore
per esser ricondotti
in una condizione non umana,
e pace, sensazione
senza soffocante sacrificio.
Giuseppe Fileccia
ALTA MAREA
Mi manca il suono delle onde,
i piedi bagnati dall’acqua salata
il sole che sembra calare dietro l’infinita linea dell’orizzonte
e la serenità che mi accompagna durante le giornate.
Rivoglio la tranquillità che mi trasmette l’orizzonte,
il suono del volo dei gabbiani,
il vento salato che dolce mi accarezza…
o mare, sono io che ti parlo,
senti questa voce innamorata?
Sto chiamando, mi senti?
Roberta Desiderio
Mi manca il suono delle onde,
i piedi bagnati dall’acqua salata
il sole che sembra calare dietro l’infinita linea dell’orizzonte
e la serenità che mi accompagna durante le giornate.
Rivoglio la tranquillità che mi trasmette l’orizzonte,
il suono del volo dei gabbiani,
il vento salato che dolce mi accarezza…
o mare, sono io che ti parlo,
senti questa voce innamorata?
Sto chiamando, mi senti?
Roberta Desiderio
Qui seduto su uno scoglio
scrutando l’orizzonte
Come sottofondo
il solo rumore delle onde
In fondo le luci di Napoli
si accendono di sera
E tu mare
culli e custodisci i miei pensieri
Tu sai tutto di me
Del mio domani
Del mio ieri.
Grazie mare che mi ascolti
a differenza di tanti volti!
Giuseppe Esposito
scrutando l’orizzonte
Come sottofondo
il solo rumore delle onde
In fondo le luci di Napoli
si accendono di sera
E tu mare
culli e custodisci i miei pensieri
Tu sai tutto di me
Del mio domani
Del mio ieri.
Grazie mare che mi ascolti
a differenza di tanti volti!
Giuseppe Esposito