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UN ANNO DI COVID

by loredana roberto

Cover

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UN ANNO DI COVID
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BIXIO NEWS
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RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI DI ADOLESCENTI ALLE PRESE CON UNA REALTA' INIMMAGINABILE
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EDIZIONE STRAORDINARIA
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MAGGIO 2021
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UN NEMICO SILENZIOSO E INVISIBILE
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UNA SOLA PAROLA: NOSTALGIA
Comic Panel 1
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Coronavirus, tutti a casa
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Circa un anno fa l’Italia, come tutto il mondo, si è trovata a fronteggiare una pandemia che ha stravolto la vita di ognuno di noi. Sono cambiate abitudini e stili di vita e tutti gli individui hanno dovuto modificare il loro comportamento in funzione delle regole emanate dal governo per fermare la diffusione del virus. Anche le cose più banali sembrano ormai lontane anni luce: uscire a fare una passeggiata, mangiare una pizza fuori con gli amici, andare a far visita alla propria famiglia, cose che prima sembravano quasi noiose, sembrano essere diventate ora quasi un sogno.
Il covid fa sentire la sua presenza ormai ogni giorno da circa un anno, ma è stato particolarmente duro il Natale: mi sono sentito molto nostalgico in quanto non ho potuto trascorrerlo con tutta la mia famiglia riunita, sono venute a mancare tutte le tradizioni del Natale, il cenone della vigilia, lo scambio dei regali e la compagnia degli amici. Purtroppo per evitare spostamenti di persone sono state dettate regole restrittive che mi hanno costretto a passare il Natale in casa per la prima volta nella mia vita. Mi sono mancati i miei zii e la compagnia dei miei cuginetti più piccoli; sembrava quasi essere una giornata come tante, mancava lo spirito e l’atmosfera natalizia e la nostalgia era davvero forte. Poi però mi sono reso conto che molte persone non hanno avuto nemmeno questo, nemmeno un piatto caldo da consumare con i propri genitori, o un tetto sotto cui passare questa giornata, quindi forse non è stato poi così male come sembrava, ho riscoperto l’importanza di avere una cosa essenziale, la mia famiglia, anche se lontana in quella giornata, ma sempre presente nel mio cuore.

Roberto Sagese
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È innegabile che nell’ultimo anno la nostra vita è cambiata radicalmente a causa del covid. La nostra vita ha subito tanti cambiamenti che forse non avremmo mai immaginato, come individui e come studenti.E’ stata creata la ‘’Dad’’ acronimo di didattica a distanza, sono state chiuse tutte le infrastrutture che lo Stato non riteneva indispensabili e anche noi non potevamo uscire dalle nostre abitazioni se non per motivi ‘’indispensabili’’. La dad a parer mio è stato un mezzo molto importante perché per quanto possibile ha fatto in modo che la nostra formazione continuasse anche se penso che la DAD nel primo periodo abbia evidenziato le differenze economiche tra i vari ragazzi. Non tutti avevano l’opportunità di collegarsi attraverso un pc e di avere una connessione stabile e per questo credo che lo Stato da subito avrebbe dovuto aiutare i ragazzi che non potevano collegarsi in maniera ‘’stabile’’. Queste non sono le uniche disuguaglianze che il covid ha accentuato: anche le differenze economiche sono cresciute, anche se non sono i soldi a definire una persona. La prima parola che mi viene da associare a questo virus è nostalgia; nostalgia perché mi manca tutto, mi mancano i miei amici i miei nonni e la mia vita di prima, quella vita che sembrava tanto scontata ma che scontata invece non era. Spero che presto potremmo ritornare a essere liberi e di nuovo felici.

FILIPPO VENIERO