Una classe quinta ha riflettuto sull'importanza della memoria riguardo alla tragedia della Shoah

Inciampare per ricordare

"Parla a noi giovani, perchè il nostro passato è il nostro presente. E ogni volta che assistiamo a un'ingiustizia, anche piccola, magari scherzosa, e decidiamo di tacere prepariamo il terreno per un'altra Auschwitz" Niccolò

DALL'INTERVISTA AL RABBINO DELLA COMUNITA' EBRAICA DI FERRARA LUCIANO MEIR CARO 

Se Questo è un Uomo Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare: vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi; ripetetele ai vostri figli. Primo Levi

Le pietre d'inciampo. Non si chiamano così perché sono dispettose e ti fanno cadere... ma perché a inciampare mentre cammini per la città sono il tuo sguardo e il tuo pensiero. Le pietre d'inciampo sono nate dall'idea dell'artista Gunter Demnig. Per immaginare qualcosa che ricordasse quelle persone che sono state deportate e che rischiano di essere dimenticate. Emma e Anna

La nostra attenzione si è concentrata su due poesie note, la prima è di Primo Levi: Se questo è un uomo; la seconda è di Joyce Lussu :Un paio si scarpette rosse. Entrambe ci hanno fatto "inciampare" nello spaventoso dramma che è avvenuto con la Shoah.

UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE C'è un paio di scarpette rosse numero ventiquattro quasi nuove: sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica "Schulze Monaco" c'è un paio di scarpette rosse in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buckenwald erano di un bambino di tre anni e mezzo chissà di che colore erano gli occhi bruciati nei forni ma il suo pianto lo possiamo immaginare si sa come piangono i bambini anche i suoi piedini li possiamo immaginare scarpa numero ventiquattro per l' eternità perchè i piedini dei bambini morti non crescono. C'è un paio di scarpette rosse a Buckenwald quasi nuove perchè i piedini dei bambini morti non consumano le suole. Joyce Lussu

27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA Si chiama "Giorno della Memoria", per non dimenticare, per fare memoria di ciò che è successo durante la 2^ guerra mondiale a causa del regime nazi-fascista. SHOAH: parola ebraica che significa "sterminio, annientamento". E' riferito a una delle pagine più vergognose e drammatiche della storia umana. Questo è il nostro lavoro per non dimenticare. CLASSE 5 B CAMERANO Anno scolastico 2021/2022

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