SONDAGGIO 3° E
E TU, COME STAI? ( parte prima)
INTRODUZIONE:
Salve a tutti, siamo la classe terza E, siamo felici di presentarvi l’analisi risposte, delle classi terze
della scuola Caperle, date in risposta al sondaggio “E tu come stai?” che abbiamo condiviso durante il periodo scolastico trascorso in DAD del marzo/aprile 2021.
Dalle nostre insicurezze è nato il desiderio di guardarci intorno e scoprire che cosa ha provocato a noi ragazzi, dal punto di vista emotivo, il Covid19. Perché sì, non è solo la salute ad essere il bersaglio di questa terribile malattia ma sono messi a dura prova anche le amicizie, i sentimenti,
gli affetti.
Lo scopo del sondaggio è quello di dare la possibilità agli studenti e alle studentesse della nostra scuola di condividere i loro pensieri, per poi confrontarci e riflettere sugli effetti negativi e positivi che la pandemia portato nelle nostre vite.
Per costruire il questionario abbiamo utilizzato la piattaforma dei moduli Google offerta dalla Gsuite della scuola. All’interno si potevano trovare domande a risposta multipla o a risposta aperta dove
ognuno poteva lasciare delle considerazioni. Le domande potevano riguardare il rapporto degli studenti con le tecnologie, con gli amici, con i familiari e con loro stessi.
Guardando i risultati del sondaggio ci siamo resi conto che ci sono emozioni e situazioni della vita quotidiana che accomunano la maggior parte degli studenti, nostri coetanei.
della scuola Caperle, date in risposta al sondaggio “E tu come stai?” che abbiamo condiviso durante il periodo scolastico trascorso in DAD del marzo/aprile 2021.
Dalle nostre insicurezze è nato il desiderio di guardarci intorno e scoprire che cosa ha provocato a noi ragazzi, dal punto di vista emotivo, il Covid19. Perché sì, non è solo la salute ad essere il bersaglio di questa terribile malattia ma sono messi a dura prova anche le amicizie, i sentimenti,
gli affetti.
Lo scopo del sondaggio è quello di dare la possibilità agli studenti e alle studentesse della nostra scuola di condividere i loro pensieri, per poi confrontarci e riflettere sugli effetti negativi e positivi che la pandemia portato nelle nostre vite.
Per costruire il questionario abbiamo utilizzato la piattaforma dei moduli Google offerta dalla Gsuite della scuola. All’interno si potevano trovare domande a risposta multipla o a risposta aperta dove
ognuno poteva lasciare delle considerazioni. Le domande potevano riguardare il rapporto degli studenti con le tecnologie, con gli amici, con i familiari e con loro stessi.
Guardando i risultati del sondaggio ci siamo resi conto che ci sono emozioni e situazioni della vita quotidiana che accomunano la maggior parte degli studenti, nostri coetanei.
Ringraziamo tutti quelli che hanno deciso di cogliere questa opportunità compilando il nostro sondaggio partendo da una domanda semplice ma fondamentale in questo periodo: E tu come stai?
Ora vi invito a continuare la visione di questa presentazione con la speranza che le nostre analisi possano essere l’occasione per conoscere nuovi punti di vista sui mesi che stiamo vivendo
e che possano essere, in qualche modo, d’aiuto anche ad altri.
Ora vi invito a continuare la visione di questa presentazione con la speranza che le nostre analisi possano essere l’occasione per conoscere nuovi punti di vista sui mesi che stiamo vivendo
e che possano essere, in qualche modo, d’aiuto anche ad altri.
La Terza E
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Gruppo 2:
REBECCA,SOFIA,GEMMA,LUDOVICO.
REBECCA,SOFIA,GEMMA,LUDOVICO.
INTRODUZIONE
Come sarebbe una vita off line? Noi adolescenti della generazione Z (nati tra la fine degli anni '90 e il 2010) non possiamo ricordarlo. Fin dalla prima infanzia siamo stati abituati a usare telefoni, tablet, computer, TV, ecc.... Ormai tutto questo fa parte della nostra vita. Durante la pandemia di Covid 19 tutto quello che facevamo abitualmente è stato sostituito virtualmente : la situazione sta iniziando a pesare agli studenti?
Dal nostro sondaggio emerge che:
Come sarebbe una vita off line? Noi adolescenti della generazione Z (nati tra la fine degli anni '90 e il 2010) non possiamo ricordarlo. Fin dalla prima infanzia siamo stati abituati a usare telefoni, tablet, computer, TV, ecc.... Ormai tutto questo fa parte della nostra vita. Durante la pandemia di Covid 19 tutto quello che facevamo abitualmente è stato sostituito virtualmente : la situazione sta iniziando a pesare agli studenti?
Dal nostro sondaggio emerge che:
la maggioranza è il 49,5% che si dichiara indifferente, questa risposta è la prova del fatto che già nelle notre vite precedente all'emergenza Covid il Web e la tecnologia giocavano un ruolo molto importante.
Alla seconda domanda la stragrande maggioranza ha risposto positivamente. Questa risposta è molto probabilmente legata alle numerose restrizioni di questo periodo
La terza domanda riguarda l'effetto causato dalle continue notifiche email ricevute dalla scuola. La maggioranza delle risposte parla di ansia: probabilmente queste sono una reazione della sensazione di continuo contatto con la scuola.
Anche la seconda risposta percentualmente più elevata riferisce un disagio anche se legato a specifiche materie.
Anche la seconda risposta percentualmente più elevata riferisce un disagio anche se legato a specifiche materie.
In questo periodo difficile tutte le attività che fanno parte della nostra quotidianità sono imprigionate all'interno di uno schermo con la speranza di continuare a vivere giornata piene e impegnate. Sono passati quasi due anni dall'inizio della pandemia, un tempo abbastanza lungo per mettere in secondo piano sogni e obbiettivi . Non dobbiamo dimenticarci del mondo fatto di cuori che pulsano. DOBBIAMO ESSERE FIDUCIOSI, LA SPERANZA È L'ULTIMA A MORIRE!
Gruppo 3 Vittoria, Agata, Sara, Valentina B.
E TU COME STAI?
La solitudine durante la dad:
Spesso noi ragazzi preferiamo parlare e confrontarci con persone della nostra età piuttosto che con i genitori, perché ci sentiamo più a nostro agio. La scuola era la nostra occasione per incontrare compagni e amici ma, quando ci siamo trovati chiusi in casa in didattica a distanza, in molti la solitudine ha preso il sopravvento. Inoltre la situazione pandemica ci ha fatto riflettere su quanto siano importanti anche i piccoli momenti di scambio a scuola, come la ricreazione o semplicemente quella chiacchera al cambio dell'ora. Tutto questo oggi ci manca così tanto, ma lo apprezzeremo al massimo quando potremmo tornare insieme.
Ma c'è anche qualcuno a cui non dispiace stare per conto proprio? Con chi passiamo il tempo durante la settimana? E nel weekend? C'è chi è sempre solo? E c'è chi ha la possibilità di poter stare spesso in compagnia? Queste sono alcune delle domande che abbiamo rivolto ai nostri compagni e, nei grafici seguenti, abbiamo rappresentato le loro risposte.
La solitudine durante la dad:
Spesso noi ragazzi preferiamo parlare e confrontarci con persone della nostra età piuttosto che con i genitori, perché ci sentiamo più a nostro agio. La scuola era la nostra occasione per incontrare compagni e amici ma, quando ci siamo trovati chiusi in casa in didattica a distanza, in molti la solitudine ha preso il sopravvento. Inoltre la situazione pandemica ci ha fatto riflettere su quanto siano importanti anche i piccoli momenti di scambio a scuola, come la ricreazione o semplicemente quella chiacchera al cambio dell'ora. Tutto questo oggi ci manca così tanto, ma lo apprezzeremo al massimo quando potremmo tornare insieme.
Ma c'è anche qualcuno a cui non dispiace stare per conto proprio? Con chi passiamo il tempo durante la settimana? E nel weekend? C'è chi è sempre solo? E c'è chi ha la possibilità di poter stare spesso in compagnia? Queste sono alcune delle domande che abbiamo rivolto ai nostri compagni e, nei grafici seguenti, abbiamo rappresentato le loro risposte.
Domanda 5: Da quando è ricominciata la DAD ti senti più solo?
Questo istogramma rappresenta quanto gli alunni di terza media della scuola Caperle si siano sentiti soli da quando è ricominciata la DAD. Ci sono cinque colonne che indicano in ordine crescente il grado di solitudine. A questa domanda hanno risposto 93 persone. Possiamo notare un struttura piramidale, infatti il punto più alto è la terza colonna, dove il 35% delle persone si sente sola ma non troppo. La seconda e la quarta colonna hanno circa lo stesso numero di risposte (17/18%), ma non hanno lo stesso significato. La seconda rappresenta i ragazzi che si sentono poco soli, mentre la quarta quelli che si sentono molto soli. Anche la numero uno e la numero cinque hanno circa lo stesso numero di risposte (10/13%), e qui il significato è molto diverso. La prima raffigura coloro che non si sentono per niente soli, la quinta invece chi si è sentito moltissimo solo.
Dal grafico possiamo dedurre quindi che una parte consistente dei ragazzi si è sentita più sola con l'inizio della DAD. Il nostro gruppo si è ritrovato perlopiù nella terza colonna.
Questo istogramma rappresenta quanto gli alunni di terza media della scuola Caperle si siano sentiti soli da quando è ricominciata la DAD. Ci sono cinque colonne che indicano in ordine crescente il grado di solitudine. A questa domanda hanno risposto 93 persone. Possiamo notare un struttura piramidale, infatti il punto più alto è la terza colonna, dove il 35% delle persone si sente sola ma non troppo. La seconda e la quarta colonna hanno circa lo stesso numero di risposte (17/18%), ma non hanno lo stesso significato. La seconda rappresenta i ragazzi che si sentono poco soli, mentre la quarta quelli che si sentono molto soli. Anche la numero uno e la numero cinque hanno circa lo stesso numero di risposte (10/13%), e qui il significato è molto diverso. La prima raffigura coloro che non si sentono per niente soli, la quinta invece chi si è sentito moltissimo solo.
Dal grafico possiamo dedurre quindi che una parte consistente dei ragazzi si è sentita più sola con l'inizio della DAD. Il nostro gruppo si è ritrovato perlopiù nella terza colonna.