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I COLORI DELLA VOCE PERDUTALoading...
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Scuola primaria Guglielmo Marconiclasse 3^B
a.s. 2022/2023
LA STORIA RACCONTATA TUTTA D'UN FIATO
LA STORIA TUTTA DA LEGGERE
I colori della voce perduta
Edoardo era un ragazzo. Era uno scienza-ingegnere fantasioso e fantastico. Viveva in una piccola casetta nella periferia di Roma. La sua vita scorreva liscia come il mare quando è calmo.
Un giorno, dopo essere stato punto a sua insaputa da un ragno, un ragno chiamato spidolite, Edoardo divenne molto speciale.
Sembrava che per lui il tempo scorresse in un modo diverso, in un modo molto particolare. Manteneva segrete le sue particolarità, non le svelava, perché pensava che forse nessuno ci avrebbe creduto. A nessuno capita di diventare Spiderman da un momento all'altro, così come era accaduto a lui!
Edoardo era un ragazzo. Era uno scienza-ingegnere fantasioso e fantastico. Viveva in una piccola casetta nella periferia di Roma. La sua vita scorreva liscia come il mare quando è calmo.
Un giorno, dopo essere stato punto a sua insaputa da un ragno, un ragno chiamato spidolite, Edoardo divenne molto speciale.
Sembrava che per lui il tempo scorresse in un modo diverso, in un modo molto particolare. Manteneva segrete le sue particolarità, non le svelava, perché pensava che forse nessuno ci avrebbe creduto. A nessuno capita di diventare Spiderman da un momento all'altro, così come era accaduto a lui!
Una mattina il suo telefono aveva squillato e squillato ancora. Il telefono era molto affaticato da tanto lavoro!
Ma... facciamo un passo indietro.
Il suo telefono si chiamava Dante e aveva preso vita da un esperimento che sembrava fosse finito male. Non capita di sicuro a tutti i telefoni di prendere vita!
Da quel giorno Dante, il telefono, era diventato il migliore amico di Edoardo. Dante gli raccontava storie, gli leggeva libri, gli cantava le canzoni e gli faceva sentire la sua musica e, con le sue parole, sapeva essergli amico nei momenti difficili. Edoardo ogni tanto si era sentito solo ma da quando il telefono aveva preso vita, si sentiva molto meglio, si sentiva molto meno solo.
Ma... facciamo un passo indietro.
Il suo telefono si chiamava Dante e aveva preso vita da un esperimento che sembrava fosse finito male. Non capita di sicuro a tutti i telefoni di prendere vita!
Da quel giorno Dante, il telefono, era diventato il migliore amico di Edoardo. Dante gli raccontava storie, gli leggeva libri, gli cantava le canzoni e gli faceva sentire la sua musica e, con le sue parole, sapeva essergli amico nei momenti difficili. Edoardo ogni tanto si era sentito solo ma da quando il telefono aveva preso vita, si sentiva molto meglio, si sentiva molto meno solo.