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coraggio

by Cristiana Biancucci

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ALLENARSI
AL CORAGGIO
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Cambiare prospettiva e paradigma educando
nell’emergenza

Raccolta di pensieri e disegni del plesso di Poggio di Bretta
Anno 2020
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A fronte di un’esperienza traumatica qualsiasi individuo sente da un lato il forte bisogno di raccontare ciò che gli è accaduto e dall’altro un’incapacità a esprimere o descrivere l’evento. L’espressione del trauma è un requisito fondamentale nel processo di elaborazione, in quanto consente di trasformare positivamente l’esperienza. I bambini utilizzano spesso il racconto o altri linguaggi creativi – espressivi, per mettere in scena ciò che rivivono negli episodi sintomatologici di reviviscenze, ma di cui non riescono a parlare.  Questi strumenti forniscono al bambino l’opportunità di impegnarsi in attività che gli conferiscono un controllo sull’evento. Stiamo vivendo una situazione surreale in cui l’approccio pedagogico con  i bambini è importante,  soprattutto per la continuità delle attività,  anche perché trasmette molto un senso di sicurezza ed un verosimile ritorno alla normalità.  In questo racconto troverete  contributi di pensiero ed artistici, che s’inseriscono  all'interno della riflessione in atto sulle risposte che il sistema educativo ha l’obbligo di adottare.
"In genere percepiamo l'emergenza come qualcosa lontano da noi, che non ci appartiene e mai ci apparterrà. Eppure l'emergenza è umana: può rappresentare il culmine e il compimento della vita, quando ci conduce alla morte, oppure può rappresentarne la fase più impegnativa e incisiva. Nel primo caso insegna agli uomini a morire, nel secondo insegna loro a vivere”.  

Rossella Frasca 
I NUOVI EROI
Alla domanda chi sono in vostri eroi, i bambini non hanno esitato ad affermare medici ed infermieri, abbandonando i vecchi pensieri stereotipi riposti nei giocatori di calcio o cantanti. “I miei eroi oggi si chiamano Valeria, Anna Maria, Nazzareno- …uomini e donne che operano nel settore sanitario e non è più come una volta, oggi gli eroi sono eroi del quotidiano. Indossano mascherine, camici, stetoscopi e si attualizzano, cambiano nome, ma di fatto incarnano sempre gli stessi quesiti e valori e che accompagnano i processi della crescita. I nuovi eroi che aiutano i bambini a crescere a difendere le giuste cause a renderli autonomi affrontando lo spaesamento insito nella contemporaneità del COVID 19.
“Il miei eroi oggi si chiamano Valeria, Anna Maria, Nazzareno"
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