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LA GRANDE GUERRA 3

by federica scappa

Pages 2 and 3 of 5

LA GRANDE GUERRA
Terza parte
Classe 5 - Istituto Tecnico Agrario
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1918 - LA FINE DEL CONFLITTO E L’ARMISTIZIO
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Il 1918 vede le ultime offensive austro-tedesche, come la seconda battaglia della Marna, nei pressi di Parigi, lanciata nel tentativo di uscire dalla situazione di stallo della guerra di logoramento. Nel nostro Paese dopo la disfatta di Caporetto, gli austriaci entrano in Friuli-Venezia Giulia e spingono l’offensiva fino al Veneto, dove vengono arrestati dall’eroica difesa dei soldati italiani sul fiume Piave, i quali fanno largo uso dell’artiglieria per respingere il nemico. L’inaspettata resistenza sul Piave e la vittoria italiana sul vicino Monte Grappa, porta gli austriaci a perdersi d’animo. Esaurita la spinta offensiva degli austro-tedeschi, gli Alleati riprendono l'iniziativa, a Vittorio Veneto arriva una decisiva vittoria italiana, che annienta definitivamente l’esercito austro-ungarico. Ma è la cosiddetta “offensiva dei cento giorni”, avvenuta in Francia a decretare la fine Grande Guerra. L'armistizio tra l'Impero tedesco e le potenze Alleate viene siglato l'11 novembre 1918, in territorio francese.
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CHI HA VINTO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
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A vincere la Prima Guerra Mondiale è la Triplice Intesa: Impero Britannico, Russia e Francia, a cui si aggiungono successivamente anche Italia e Stati Uniti. Ne escono confitti gli Imperi centrali: Germania, Impero Austro-Ungarico, Impero Ottomano.
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LE CONSEGUENZE DEL CONFLITTO
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Al termine del conflitto, alcuni dei maggiori imperi esistenti al mondo (tedesco, austro-ungarico, ottomano) si estinguono generando Stati nazionali che ridisegnano completamente la cartina d’Europa. Anche l’Impero Russo termina a causa della guerra, sostituito dalla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, retta dai bolscevichi di Lenin. Isolato negli accordi di pace di Versailles, al termine del conflitto il Regno d’Italia ottiene il Trentino, l'Alto Adige, la Venezia Giulia, una parte dell'Istria, ma non ottiene come era stato concordato nel Patto di Londra del 1915, il controllo sulla Dalmazia, e sulla città di Fiume. Una “vittoria mutilata”, come verrà descritta da Gabriele D’Annunzio.
IL TRATTATO DI VERSAILLES
Nel gennaio del 1919 i paesi vincitori (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia) si riunirono a Parigi per ridisegnare l’assetto d’Europa, firmando il Trattato di Versailles. Esso imponeva alla Germania di restituire i territori sottratti a Francia, Danimarca e Polonia, di pagare un enorme ed umiliante debito in denaro, e di smantellare e ridurre al minimo il proprio esercito. Tali imposizioni alimentarono il senso di rivincita e vendetta del popolo tedesco, favorendo l’ascesa del nazismo di Hitler in Germania, poco più di 10 anni dopo.
LE PERDITE
Difficile quantificare le perdite legate alla Prima Guerra Mondiale. Le stime vanno da 8 milioni e mezzo a oltre 12 milioni di soldati morti, considerando i due schieramenti. Ad essi vanno aggiunti i civili e i militari dispersi: il totale arriva a circa 16 milioni di vittime. Intere generazioni vennero cancellate in Europa, si stima che delle persone nate tra il 1883 e il 1900 ci furono solo pochissimi sopravvissuti dopo la Guerra.
LA GRANDE GUERRA
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FINE terza parte

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