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Lo Sport come veicolo per attuare l’inclusione socialeLoading...




Sport in situazione di Handicap
Lo sport è inclusione e rispetto dell’altro: per questo occorre continuare a sensibilizzare i praticanti sportivi e sostenere finanziariamente i progetti volti a rendere lo sport accessibile ai disabili.
Negli ultimi anni è aumentato l’interesse da parte del pubblico verso queste discipline, favorito da eccezionali prestazioni di atleti diversamente abili con un forte impatto mediatico.
La prima edizione dei Giochi Paralimpici (o Paraolimpiadi) è avvenuta a seguito della proposta del medico italiano Antonio Maglio di disputare nel 1960 a Roma, che nello stesso anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade.
Lo sport è inclusione e rispetto dell’altro: per questo occorre continuare a sensibilizzare i praticanti sportivi e sostenere finanziariamente i progetti volti a rendere lo sport accessibile ai disabili.
Negli ultimi anni è aumentato l’interesse da parte del pubblico verso queste discipline, favorito da eccezionali prestazioni di atleti diversamente abili con un forte impatto mediatico.
La prima edizione dei Giochi Paralimpici (o Paraolimpiadi) è avvenuta a seguito della proposta del medico italiano Antonio Maglio di disputare nel 1960 a Roma, che nello stesso anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade.

Sport Contro il Razzismo
Lo sport, ovviamente, non considera la razza o il sesso dei partecipanti ne esalta le uguali capacità dando a tutti indifferentemente pari opportunità di esprimersi nella competizione.
Si tratta anche in tal senso di un veicolo importante di integrazione, di rispetto e di solidarietà fra gli uomini.
Lo vediamo soprattutto nei casi che riguardano la pratica sportiva per i figli di immigrati, le c.d. “seconde generazioni”
Lo sport, ovviamente, non considera la razza o il sesso dei partecipanti ne esalta le uguali capacità dando a tutti indifferentemente pari opportunità di esprimersi nella competizione.
Si tratta anche in tal senso di un veicolo importante di integrazione, di rispetto e di solidarietà fra gli uomini.
Lo vediamo soprattutto nei casi che riguardano la pratica sportiva per i figli di immigrati, le c.d. “seconde generazioni”
lo sport può assolvere una funzione estremamente importante di inclusione e coesione sociale:
favorisce la convivialità tra giovani di diversa provenienza ed estrazione etnica, culturale e sociale
promuove una maggiore conoscenza reciproca ancorata al loro vissuto quotidiano, quale migliore antidoto al rischio sempre più frequente nella nostra società dello svilupparsi di fenomeni di razzismo e xenofobia.
favorisce la convivialità tra giovani di diversa provenienza ed estrazione etnica, culturale e sociale
promuove una maggiore conoscenza reciproca ancorata al loro vissuto quotidiano, quale migliore antidoto al rischio sempre più frequente nella nostra società dello svilupparsi di fenomeni di razzismo e xenofobia.
Campagne di sensibilizzazione
Tra le varie campagne di sensibilizzazione che citiamo come mero esempio c’è quella in occasione della ricorrenza della Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali che si celebra il 21 marzo.
Tra le varie campagne di sensibilizzazione che citiamo come mero esempio c’è quella in occasione della ricorrenza della Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali che si celebra il 21 marzo.

Sport come inclusione per i minori in condizione di disagio
Infine chiudiamo questo breve approfondimento con lo sport che può rappresentare uno strumento di inclusione anche per ragazzi e bambini che vivono in un contesto di disagio economico e sociale.
Lo Sport può infatti rappresentare un modello educativo utile a prevenire il disagio dei minori che vivono in contesti urbani difficili.
L’obiettivo della attività è in tal caso quello di stimolare:
la nascita e il rafforzamento di relazioni nel tessuto sociale (dei singoli individui e dei gruppi)
e l’acquisizione di competenze integrate da parte di chi, sul territorio, si occupa di minori.
Infine chiudiamo questo breve approfondimento con lo sport che può rappresentare uno strumento di inclusione anche per ragazzi e bambini che vivono in un contesto di disagio economico e sociale.
Lo Sport può infatti rappresentare un modello educativo utile a prevenire il disagio dei minori che vivono in contesti urbani difficili.
L’obiettivo della attività è in tal caso quello di stimolare:
la nascita e il rafforzamento di relazioni nel tessuto sociale (dei singoli individui e dei gruppi)
e l’acquisizione di competenze integrate da parte di chi, sul territorio, si occupa di minori.

