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Fiaba tratta da "L'uccel belverde e altre fiabe" di Italo Calvino
(illustrazione di Emanuele Luzzati)


Rosmarina
Una volta c’era un Re e una Regina che non avevano figli. Passeggiando nell’orto la Regina vide una pianta di rosmarino con tante pianticine figlie intorno.
E disse: - Guarda un po’: quella lì che è una pianta di rosmarino ha tanti figlioli, e io che sono regina non ne ho neanche uno! Dopo poco la regina diventò anche lei madre.
Ma non fece un bambino, fece una pianta di rosmarino.
Una volta c’era un Re e una Regina che non avevano figli. Passeggiando nell’orto la Regina vide una pianta di rosmarino con tante pianticine figlie intorno.
E disse: - Guarda un po’: quella lì che è una pianta di rosmarino ha tanti figlioli, e io che sono regina non ne ho neanche uno! Dopo poco la regina diventò anche lei madre.
Ma non fece un bambino, fece una pianta di rosmarino.

La mise in un bel vaso, e l’annaffiava col latte. Venne a trovarli un nipote, che era Re di Spagna, e chiese:
- Maestà zia, che cos’ è questa pianta?-
La zia gli rispose: - Maestà nipote, è mia figlia, e l’innaffio quattro volte al giorno. Al nipote questa pianta piaceva tanto, che pensò di rapirla. La prese col vaso e tutto e la portò nel suo bastimento, comprò una capra per il latte, e fece levare le ancore. Navigando, mungeva la capra e dava il latte alla pianta di rosmarino, quattro volte al giorno.
- Maestà zia, che cos’ è questa pianta?-
La zia gli rispose: - Maestà nipote, è mia figlia, e l’innaffio quattro volte al giorno. Al nipote questa pianta piaceva tanto, che pensò di rapirla. La prese col vaso e tutto e la portò nel suo bastimento, comprò una capra per il latte, e fece levare le ancore. Navigando, mungeva la capra e dava il latte alla pianta di rosmarino, quattro volte al giorno.

Rosmarina
Una volta c’era un Re e una Regina che non avevano figli. Passeggiando nell’orto la Regina vide una pianta di rosmarino con tante pianticine figlie intorno.
E disse: - Guarda un po’: quella lì che è una pianta di rosmarino ha tanti figlioli, e io che sono regina non ne ho neanche uno! Dopo poco la regina diventò anche lei madre.
Ma non fece un bambino, fece una pianta di rosmarino.
Una volta c’era un Re e una Regina che non avevano figli. Passeggiando nell’orto la Regina vide una pianta di rosmarino con tante pianticine figlie intorno.
E disse: - Guarda un po’: quella lì che è una pianta di rosmarino ha tanti figlioli, e io che sono regina non ne ho neanche uno! Dopo poco la regina diventò anche lei madre.
Ma non fece un bambino, fece una pianta di rosmarino.

La mise in un bel vaso, e l’annaffiava col latte. Venne a trovarli un nipote, che era Re di Spagna, e chiese:
- Maestà zia, che cos’ è questa pianta?-
La zia gli rispose: - Maestà nipote, è mia figlia, e l’innaffio quattro volte al giorno. Al nipote questa pianta piaceva tanto, che pensò di rapirla. La prese col vaso e tutto e la portò nel suo bastimento, comprò una capra per il latte, e fece levare le ancore. Navigando, mungeva la capra e dava il latte alla pianta di rosmarino, quattro volte al giorno.
- Maestà zia, che cos’ è questa pianta?-
La zia gli rispose: - Maestà nipote, è mia figlia, e l’innaffio quattro volte al giorno. Al nipote questa pianta piaceva tanto, che pensò di rapirla. La prese col vaso e tutto e la portò nel suo bastimento, comprò una capra per il latte, e fece levare le ancore. Navigando, mungeva la capra e dava il latte alla pianta di rosmarino, quattro volte al giorno.

Appena sbarcò alla sua città, la fece piantare nel suo giardino.
Questo giovane Re di Spagna aveva la gran passione di suonare lo zufolo, e tutti i giorni girava per il giardino zufolando e ballando. Zufolava e ballava, e tra le fronde del rosmarino compare una bella fanciulla dai lunghi capelli, e si mette a danzare accanto a lui.
- Donde venite? –
lui le chiede.
- Dal rosmarino, -
lei risponde.
E finita al danza
tornò tra le fronde
del rosmarino e non si vide più. Da quel giorno il Re sbrigava in fretta gli affari dello Stato e andava in giardino con lo zufolo, suonava e la bella fanciulla usciva di tra le foglie, e insieme ballavano e discorrevano tenendosi per mano.
Questo giovane Re di Spagna aveva la gran passione di suonare lo zufolo, e tutti i giorni girava per il giardino zufolando e ballando. Zufolava e ballava, e tra le fronde del rosmarino compare una bella fanciulla dai lunghi capelli, e si mette a danzare accanto a lui.
- Donde venite? –
lui le chiede.
- Dal rosmarino, -
lei risponde.
E finita al danza
tornò tra le fronde
del rosmarino e non si vide più. Da quel giorno il Re sbrigava in fretta gli affari dello Stato e andava in giardino con lo zufolo, suonava e la bella fanciulla usciva di tra le foglie, e insieme ballavano e discorrevano tenendosi per mano.

Sul più bello, al Re fu intimata una guerra, e dovette partire. Disse alla fanciulla:
- Rosmarina mia, non uscire dalla tua pianta fin quando non sarò tornato. Quando tornerò suonerò sullo zufolo tre note, e allora tu uscirai.
Chiamò il giardiniere e gli disse che la pianta di rosmarino andava innaffiata con il latte quattro volte al giorno; e se al ritorno la trovava avvizzita, l’avrebbe fatto decapitare della testa e partì.
Bisogna sapere che il Re aveva tre sorelle, ragazze curiose, che da un pezzo si chiedevano cosa faceva il loro fratello per tante ore in giardino con lo zufolo.
- Rosmarina mia, non uscire dalla tua pianta fin quando non sarò tornato. Quando tornerò suonerò sullo zufolo tre note, e allora tu uscirai.
Chiamò il giardiniere e gli disse che la pianta di rosmarino andava innaffiata con il latte quattro volte al giorno; e se al ritorno la trovava avvizzita, l’avrebbe fatto decapitare della testa e partì.
Bisogna sapere che il Re aveva tre sorelle, ragazze curiose, che da un pezzo si chiedevano cosa faceva il loro fratello per tante ore in giardino con lo zufolo.

Appena sbarcò alla sua città, la fece piantare nel suo giardino.
Questo giovane Re di Spagna aveva la gran passione di suonare lo zufolo, e tutti i giorni girava per il giardino zufolando e ballando. Zufolava e ballava, e tra le fronde del rosmarino compare una bella fanciulla dai lunghi capelli, e si mette a danzare accanto a lui.
- Donde venite? –
lui le chiede.
- Dal rosmarino, -
lei risponde.
E finita al danza
tornò tra le fronde
del rosmarino e non si vide più. Da quel giorno il Re sbrigava in fretta gli affari dello Stato e andava in giardino con lo zufolo, suonava e la bella fanciulla usciva di tra le foglie, e insieme ballavano e discorrevano tenendosi per mano.
Questo giovane Re di Spagna aveva la gran passione di suonare lo zufolo, e tutti i giorni girava per il giardino zufolando e ballando. Zufolava e ballava, e tra le fronde del rosmarino compare una bella fanciulla dai lunghi capelli, e si mette a danzare accanto a lui.
- Donde venite? –
lui le chiede.
- Dal rosmarino, -
lei risponde.
E finita al danza
tornò tra le fronde
del rosmarino e non si vide più. Da quel giorno il Re sbrigava in fretta gli affari dello Stato e andava in giardino con lo zufolo, suonava e la bella fanciulla usciva di tra le foglie, e insieme ballavano e discorrevano tenendosi per mano.

Sul più bello, al Re fu intimata una guerra, e dovette partire. Disse alla fanciulla:
- Rosmarina mia, non uscire dalla tua pianta fin quando non sarò tornato. Quando tornerò suonerò sullo zufolo tre note, e allora tu uscirai.
Chiamò il giardiniere e gli disse che la pianta di rosmarino andava innaffiata con il latte quattro volte al giorno; e se al ritorno la trovava avvizzita, l’avrebbe fatto decapitare della testa e partì.
Bisogna sapere che il Re aveva tre sorelle, ragazze curiose, che da un pezzo si chiedevano cosa faceva il loro fratello per tante ore in giardino con lo zufolo.
- Rosmarina mia, non uscire dalla tua pianta fin quando non sarò tornato. Quando tornerò suonerò sullo zufolo tre note, e allora tu uscirai.
Chiamò il giardiniere e gli disse che la pianta di rosmarino andava innaffiata con il latte quattro volte al giorno; e se al ritorno la trovava avvizzita, l’avrebbe fatto decapitare della testa e partì.
Bisogna sapere che il Re aveva tre sorelle, ragazze curiose, che da un pezzo si chiedevano cosa faceva il loro fratello per tante ore in giardino con lo zufolo.

Appena lui fu partito per la guerra andarono a frugare in camera sua e trovarono lo zufolo. Lo presero e andarono in giardino. La più grande si provò a suonarlo e le uscì una nota, la seconda glielo tolse di mano, soffiò e fece un’altra nota, e la più piccina a sua volta suonò una nota lei pure. Sentendo le tre note e pensando che il Re fosse tornato, Rosmarina saltò fuori di tra le foglie.
Le sorelle – Ah! Ora capiamo perché nostro fratello non usciva più dal giardino!- e, malevole com’erano, acciuffarono la fanciulla e gliele diedero quante poterono.
Le sorelle – Ah! Ora capiamo perché nostro fratello non usciva più dal giardino!- e, malevole com’erano, acciuffarono la fanciulla e gliele diedero quante poterono.
Quella meschina, più morta che viva, scappò nel suo rosmarino e sparì.
Quando arrivò il giardiniere trovò la pianta mezz’avvizzita , con le foglie tutte gialle e tutte giù.
- Ahi, povero me!
Come faccio
quando viene il
Re! –
Corse a casa e
disse alla moglie: - Addio, devo scappare, innaffia tu il rosmarino col latte. - e fuggì.
Il giardiniere camminò e camminò per la campagna. Era in un bosco quando viene sera. Per paura delle bestie feroci s’arrampicò su un albero. A mezzanotte sotto quell’albero s’erano dati appuntamento una Mamma–draga e un Mammo-drago.
E il giardiniere rannicchiato in cima all’albero rabbrividiva a sentire i loro
Quando arrivò il giardiniere trovò la pianta mezz’avvizzita , con le foglie tutte gialle e tutte giù.
- Ahi, povero me!
Come faccio
quando viene il
Re! –
Corse a casa e
disse alla moglie: - Addio, devo scappare, innaffia tu il rosmarino col latte. - e fuggì.
Il giardiniere camminò e camminò per la campagna. Era in un bosco quando viene sera. Per paura delle bestie feroci s’arrampicò su un albero. A mezzanotte sotto quell’albero s’erano dati appuntamento una Mamma–draga e un Mammo-drago.
E il giardiniere rannicchiato in cima all’albero rabbrividiva a sentire i loro

