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GUERRA & POETICA

by Giuseppe Battaglia

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GUERRA
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EDIT BY BATTAGLIA GIUSEPPE
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& POETICA
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LA GUERRA RACCONTATA DAI POETI ITALIANI
POETICA E GUERRA
IN QUESTO EBOOK IL GRUPPO CLASSE HA RACCOLTO LE RIME E I CONTRIBUTI DI MOLTI POETI ITALIANI SUL TEMA GUERRA E CONFLITTI GEOPOLITICI.
La guerra è un tema ricorrente nella poesia italiana. Da Giuseppe Ungaretti a Salvatore Quasimodo, sono molti gli intellettuali che hanno narrato in versi l'orrore della guerra. Scopriamo 5 poesie da leggere per riflettere.

La poesia di guerra italiana
I poeti italiani furono i veri narratori-cronisti della guerra, se non altro i primi che la descrissero in tutta la sua reale atrocità.
Nelle poesie di Giuseppe Ungaretti consacrata nella celebre raccolta Il porto sepolto (1916) troviamo tutto l’orrore provocato dalla guerra, sia sul piano fisico che dal punto di vista del tormento spirituale.
Come Ungaretti, anche Clemente Rebora fu soldato sul Carso nel 1915 e descrisse, in un celebre componimento, lo strazio fisico vissuto da un soldato rimasto gravemente ferito.
La voce aulica di Ungaretti, grande narratore della Grande Guerra, si contrappone poi a quella più spirituale dei suoi successori Umberto SabaEugenio Montale e Salvatore Quasimodo che narreranno la Seconda guerra mondiale con una percezione più profonda e accorata che si fonde nella denuncia e nello spirito di dissenso.
Umberto Saba dedica i Versi Militari contenuti ne Il Canzoniere all’esperienza della guerra e dell’addestramento militare. In queste poesie è racchiusa una riflessione profonda sul senso di solidarietà tra eguali che il combattimento trasmette e il rifiuto della guerra al nemico là fuori. Con una metafora audace Saba parla del compagno soldato che marcia e ha il volto deformato come quello di chi muore al fronte.
Nel 1946 il poeta ermetico Salvatore Quasimodo nella raccolta intitolata Giorno dopo giorno descrive l’eterno ritorno della guerra nelle esistenze dell’uomo con un tono accorato che sale in un crescendo nell’appello finale rivolto alle generazioni future.
Eugenio Montale, infine, ne La bufera e altro raccoglie le poesie scritte tra il 1940 e il 1954 che raccontano l’orrore del secondo conflitto mondiale e la barbarie del nazifascismo, alludendo inoltre ai crimini attuati dalle dittature totalitarie del Novecento.
Di seguito vi proponiamo cinque poesie italiane sulla guerra da leggere per riflettere
Comic Panel 1
TRILUSSA
Trilussa, pseudonimo anagrammatico di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri (Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950), è stato un poeta, scrittore e giornalista italiano, particolarmente noto per le sue composizioni in dialetto romanesco.

Trilussa fu il terzo grande poeta dialettale romano comparso sulla scena dall'Ottocento in poi: se Belli con il suo realismo espressivo prese a piene mani la lingua degli strati più popolari per farla confluire in brevi icastici sonetti, invece Pascarella propose la lingua del popolano dell'Italia Unita, che aspira alla cultura e al ceto borghese, inserita in un respiro narrativo più ampio. Infine Trilussa ideò un linguaggio ancora più prossimo all'italiano, nel tentativo di portare il vernacolo del Belli verso l'alto. Trilussa alla Roma popolana sostituì quella borghese, alla satira storica l'umorismo della cronaca quotidiana.
In particolare Trilussa ha la capacità di evidenziare meschinità e debolezze tipiche delle persone attraverso metafore efficaci e graffianti, spesso basate su episodi che hanno come protagonisti animali domestici. È questo il caso del noto sonetto Er cane moralista in cui all'iniziale comportamento censorio e critico verso comportamenti riprovevoli, segue un finale in cui l'accomodamento e il reciproco interesse richiamano situazioni non rare nei comportamenti umani.
Comic Panel 1
TRILUSSA
Comic Panel 1
TRILUSSA
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