La quinta A nel regno della fantasia 

Clouds pattern

Ora sei in piedi, prendi coraggio, ti volti a guardare e le vedi. Sono Ali. E ti fanno un po' paura. E allora esci di corsa e vai in bagno perché potrebbe essere un sogno. Invece lì, davanti allo specchio, le vedi di nuovo, sono vere. Le sfiori, le piume scappano sotto la mano e senti che sono fatti per fendere l'aria. Per andare veloce. Prendi fiato e le allarghi un po' queste ali nuove. Cosa fai adesso? Il cuore galoppa. Guardi fuori dalla finestra. Il cielo è terso e tiepido. E allora provale queste ali, portaci via dove vuoi tu. Per un'ora, una mattina, un giorno intero: è ora di andare.

La cosa più bella di questi giorni strambi e che al mattino non suona la sveglia e tu puoi rigirarti e stiracchiarti sotto le coperte finché vuoi. Certo tra poco sentirai la voce di tua madre che ti ricorda che devi alzarti, fare colazione, pettinarti, insomma questa non è affatto una vacanza. Per niente. Tu fai un sospiro e ti allunghi e per un attimo senti un prurito tra le scapole, allora inarchi la schiena e il prurito diventa un formicolio fastidioso. Ti rigiri sul fianco e proprio un dolore strano come quello di una storta. Ti alzi di scatto, le coperte scivolano, qualcosa alle tue spalle si allunga e si riapre. Il cuore comincia a battere più forte.

Ascoltai con attenzione, le farfalle gli uccellini mi stavano parlando: "Vieni con noi!" dissero con una vocina piccola. Le segui e mi portarono in un mondo spettacolare, era tutto colorato: rosso, giallo, rosa e fucsia. Era magnifico! Appena entrata mi aspettava un simpatico folletto e mi disse: "Questo è il nostro mondo... ti piace?" Mi girai intorno con le braccia aperte e sentii il vento caldo. Il folletto mi disse: "Vieni con me!". Mi fece vedere tutte le creature della foresta, ma ad un certo punto, tra i cespugli, vidi qualcosa, era un...unicorno! Era di 1000 colori e aveva delle bellissime ali bianche e fucsia. Mi portò a fare un giro e... SILVIA

DOVEVANO percorrere sempre la stessa strada. Il signor Freezer si mise all'opera sia di giorno che di notte, pur di capire in quale sistema attaccassero i CONCHISTADORES. Alla fine scoprì che attaccavano dalla città più grande. Chiamò, in seguito, tutte le creature del mondo INCANTATO, le quali imposero tutte le difese nella città più grande. Ma quella notte… Mario

I CONCHISTADORES attaccarono prima del previsto, quindi io rimasi ferma. Abbracciando una fata che proteggeva il castello, mi ricordai di averla già vista, ma sì... Era la fata che prendeva i miei piccoli dentini!!!! Ora, le fate, dovevano pensare a proteggere il castello, ma come? Ah sì! Con dei teneri abbracci, perché le fate non possono usare armi, sono così graziose! Ma io dovetti scappare dal castello perché era molto pericoloso per me, una piccola bambina con delle ali. Ah giusto! Avevo delle ali! Allora perché andare via normalmente quando posso andare via con le mie ali gentilmente donate dal mondo?

Appena uscita di casa, senza farmi vedere dai miei genitori, mi arrampico sull'albero per spiccare il volo, ma il primo tentativo non è stato un granché. Al secondo tentativo, non so come, ci sono riuscita, come se mi avesse aiutato il vento caldo. Quando ho spiccato per la prima volta il volo verso il cielo, uccellini rossi e gialli, farfalle enormi mi giravano tutti intorno come se volessero dirmi qualcosa... GIULIA

Watercolor texture 3

Lavoro realizzato dai ragazzi della quinta A della scuola primaria Rodari di Ancona.

E afferrai una corda arcobaleno. Così presa dalla curiosità, decisi di arrampicarmi e andarci in fin sopra le nuvole. Arrivai su delle nuvole rosa, sembravano zucchero filato, dove trovai un meraviglioso Castello. All'ingresso c'erano due bellissime fate che mi salutarono e mi dissero che ero nel regno INCANTATO. Il castello era brillante e appariscente, sembrava cristallo colorato e i suoi abitanti erano ancora più brillanti, tutti felici e sorridenti, eccetto uno... Rebecca

C’era il capo dei CONCHISTADORES che era molto arrabbiato con il signor Freezer. Il troll gigante era tutto sdentato e con dei vestiti tutti rotti, e anche con un grosso bastone. Il signor Freezer disse: ’’Ma io non ti ho mai visto prima d’ ora!’’. E il troll rispose: "Deve sapere che tu sei piccolo elfo ecco perché tu non avere mai visto me!’’. A quel punto il signor Freezer si era molto arrabbiato, ma non sapeva cosa fare davanti a un mostro del genere. Il troll voleva schiacciare col suo piedone il povero signor Freezer e così io e l’ UNICORNO decidiamo di aiutare il signor Freezer e portarlo in salvo, ma ad un certo punto si vide il capo dei CONCHISTADORES che… Sebastiano

Il signor, soprannominato, Freezer. Mi hanno spiegato che lo chiamano così perché è stato l'unico a sopravvivere ai giganteschi Troll della foresta di ghiaccio, che ogni anno vengono nel nostro villaggio a prendere due creature e portarle nella foresta di ghiaccio a farli non si sa cosa, ma di lì il signor Freezer è diventato tutto serio e sempre allerta. Lui gli ha soprannominati i Conchistadores perché vengono ogni anno, non solo nel nostro villaggio, ma in tutti i villaggi del mondo INCANTATO. Il signor Freezer aveva trovato, però, il loro punto debole dovevano... Stefano

“La nostra guardiana, protettrice e custode degli animali. L’unica con l’accesso a questo mondo!” dissero tutti in coro. Commossa, accettai il dono e spiccammo tutti in volo felici verso casa mia. Arrivati, mi salutarono con un caldo abbraccio colorato. Con lacrime di gioia mi svegliai! Era tutto un sogno pensai, ma trovai con me il dono degli unicorni e fiera di me dissi: “Esistono gli unicorni!”. GHIFT

Volando tra boschi e foreste potevo assaporare un senso di libertà ineguagliabile, la bellezza che apprezzavo con i miei occhi era travolgente. A chi non è venuto in mente di volare... di ricercare la bellezza dell'infinito, i colori del tramonto, le svariate sfumature di un mare calmo o in tempesta. Chiusi gli occhi... respirai profondamente, le mie grandi piume, immense, variopinte e soffici mi portarono più in alto possibile. Attraversammo le cime delle montagne innevate. Il mio corpo era attraversato da grandi emozioni e fu in questo istante che provai, alzando il braccio, a toccare il cielo con un dito... Alessia

Mentre facevamo festa mi chiamarono gli UNICORNI&nbsp;e mi diedero un dono molto importante,ma&nbsp;nessuno lo doveva sapere perché se cadeva in mani sbagliate l’ intero mondo faceva pouf! E allora gli chiesi: “Perché mi avete dato questo dono molto importante?". Gli unicorni dissero in coro: “Perché tu sei molto importante e per questo ti nominiamo… Francesco

Portarono in salvo il signor Freezer e anche me. Ci portarono in cima ad una montagna dove c’era una grande grotta. Appena entrati, la grotta era tutta umida e impolverata. Esplorammo la grotta accendendo una fiaccola e, in fondo, alla grotta sentimmo un fortissimo respiro. Non capimmo cos’era, ma avvicinandoci un po' ci accorgemmo che era un drago. Era un drago enorme con gli occhi gialli, una lunghissima lingua, con la pelle dorata... Emanuele

Vedendo il drago, cercai di andare via però lui mi aveva bloccato la strada facendo cadere le rocce. Il drago ci voleva mangiare, ma improvvisamente le mie ali iniziarono ad illuminarsi. Il &nbsp;drago vendendo tutta quella luce indietreggiò e sparì nell'oscurità. Il signor Freezer vide che mi stava crescendo un piccolo corno e pensammo che stessi diventando un unicorno. Gli unicorni con i loro poteri ci fecero uscire, quando uscimmo ... Angelina

Trovammo il re degli unicorni che ci disse:” Non possiamo combattere da soli, ci serve il vostro aiuto! Solo tu puoi sconfiggerlo perché tuo nonno era l’unico che aveva la spada dell’amicizia e qualsiasi persona la toccasse faceva diventare amici tutto il mondo!” Io risposi: “Va bene. Ce la farò, in nome di tutto il popolo arcobaleno!”. E infatti riuscii nell'impresa, ma quando tutto sembrava risolto, ecco che arriva il drago molto arrabbiato perché non trovava suo figlio. Tutto il popolo si mise a cercarlo e il signor Freezer lo trovò sotto un ponte arcobaleno e il drago fu così felice che si mise a piangere. Ritornò nella sua caverna e noi facemmo la festa di ringraziamento per tutti… Ahmed

Pencils border

LA QUINTA A NEL REGNO DELLA FANTASIA

Con la sua frusta dei mille dolori prese una zampa dell’unicorno , all’ inizio pensò di essere spacciato, ma poi si ricordò del suo magico corno e con un bagliore accecante fece diventare il capo dei CONCHISTADORES&nbsp;tutto viola e rimase immobile come un pastello. Restava il malvagio troll che con il suo odore poteva far svenire una puzzola e con le sue dimensioni poteva schiacciare una casa. Stava per schiacciare il signor Freezer così l’ unicorno usò la velocità della luce e in un baleno salvarono il signor Freezer, anche se lui non sembrava star bene, anzi dalla faccia che aveva sembrava stare proprio male. Però non era questo il loro problema, visto che il troll stava per distruggerli, così l’ unicorno fece un suono molto acuto e subito dopo arrivarono un sacco di unicorni che... Giacomo

Pensai che volare fosse troppo pericoloso per me, quindi chiamai l’UNICORNO arcobaleno e lui mi portò in una stanza molto sicura, la stanza più sicura di questo castello, ma quando arrivai lì… Alessandro

Name

Safari may block some audio or video from playing automatically and ‘read to me’ will skip these. You can configure this in Safari’s preferences.