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Scriviamo un nuovo capitolo di Storia: Covid 19, il nemico invisibile del XXI secolo

by Classe 2G 2020-2021 - Prof Prato I. - Riccio N

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IL CORONAVIRUS: UN NEMICO INVISIBILE INCOMBE SUL PIANETA
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Alla fine del 2019, nel mese di dicembre, i telegiornali di tutto il mondo trasmettono la notizia di una polmonite anomala registrata a Wuhan, una città della Cina.
Il Coronavirus si sposta da una regione all’altra, bloccando l’economia e le persone. I cinesi informano l’O.M.S. (organizzazione mondiale della sanità) di una misteriosa polmonite il 31 dicembre 2019.
Esperti cinesi rivelano che il virus si trasmette da uomo a uomo. Fino a quel momento si pensava che fossero gli animali a trasmetterlo, ma l’O.M.S. afferma che erano gli uomini. La città cinese di Wuhan entra in lockdown, scatta l’obbligo della mascherina e della quarantena.
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All’inizio di gennaio 2020 la città di Wuhan aveva riscontrato decine di casi e centinaia di persone erano sotto osservazione. Dalle prime indagini era emerso che i contagiati erano frequentatori assidui del mercato Huanan Seafood Wholesale Market, di qui l’ipotesi che il contagio possa essere stato causato da qualche prodotto di origine animale venduto nel mercato, che è stato subito chiuso.
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LA DIFFUSIONE DEL COVID-19 IN CINA
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IL 21 gennaio l’OMS annunciava che il nuovo Coronavirus si trasmette anche da uomo a uomo. 
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LA DIFFUSIONE DEL VIRUS IN ITALIA
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L’Italia sospende tutti i voli con la Cina il 30 gennaio.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte conferma i primi casi di contagi in Italia, si tratta di turisti provenienti dalla Cina, risultati positivi al virus Sars-cov-2 (da sindrome respiratoria acuta) la malattia associata viene riconosciuta con il nome di Covid-19.
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Prima
Il 29 gennaio viene diffusa la notizia di due turisti cinesi di Wuhan contagiati, ricoverati allo Spallanzani di Roma.

E' poi la volta di un ricercatore italiano positivo al virus, proveniente dalla Cina. Alla fine di gennaio il rischio che l’epidemia si diffonda passa da moderato a alto e, così, il 30 gennaio L’OMS dichiara lo stato di emergenza.
Il 21 febbraio 2020 è una data centrale per la vicenda italiana legata al Coronavirus. Vengono denunciati diversi casi in Lombardia: si tratta di persone non provenienti dalla Cina. Alcuni dei paesi colpiti, tra cui Codogno, sono stati chiusi. 
Dopo
Gli scienziati hanno individuato nei soggetti affetti da questo virus sintomi come dermatiti, febbre, tosse secca, difficoltà di respiro. Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti con altre patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza renale acuta fino ad arrivare al decesso.
Inizia così a diffondersi una vera e propria epidemia. Alla fine di febbraio si sviluppano vari focolai in Italia e in tutto il mondo. L’11 marzo del 2020, il direttore generale dell’O.M.S., Teohos Adhonom Gbebreyesus, definì la diffusione del Covid-19 non più un’epidemia confinata ad alcune zone geografiche, ma una pandemia diffusa in tutto il pianeta. Lo stesso O.M.S. solo 2 giorni dopo dichiarava che l’Europa stava diventando il nuovo epicentro della pandemia.
La malattia da nuovo coronavirus può avere un decorso molto diverso da una persona all’altra.
Alcune persone non presentano sintomi e si accorgono a malapena di essere ammalate.
Altre invece necessitano di cure intense in ospedale.
Il nuovo coronavirus può causare sintomi molto differenti
Quelli più frequenti sono:
· sintomi di una malattia acuta delle vie respiratorie (mal di gola, tosse perlopiù secca, affanno, dolori al petto);
· febbre;
· perdita improvvisa dell’olfatto e/o del gusto.
Possono inoltre comparire i seguenti sintomi:
· mal di testa;
· malessere, debolezza generale;
· dolori muscolari;
· sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, mal di pancia);
· eruzioni cutanee
TESTIMONIANZE DI MEDICI E PAZIENTI
"Durante la permanenza in ospedale sono dimagrita tantissimo, in quanto non avevo forze, nemmeno per mangiare e avevo perso il gusto e l'olfatto, iniziavo ad avere congestione nasale e problemi gastrointestinali con dissenteria, forti dolori muscolari e dormivo h24 ."(24 anni)
“I ricordi di quelle terribili settimane sono indelebili: il pensiero delle persone che sono morte sole mi commuove e toglie il sonno. Sono stati colpiti soprattutto quelli dai 75 agli 85 anni, la generazione che ha lavorato tutta la vita e si è sacrificata prima per i figli e poi per i nipoti. Saperli ammalati e a volte morire senza avere vicino i familiari, senza poter ricevere l’abbraccio di un figlio o della moglie è stata la cosa che mi ha ferito di più" Medico Covid
"Il virus ha bussato alle porte della mia vita, presentandosi come un fulmine a ciel sereno! Inizialmente, prima che il nemico invisibile entrasse nel mio corpo, ero scettica e incredula sulla sua pericolosità. Alla fine, si sa, fin quando non si vivono le "malattie" e determinate esperienze in prima persona, non si possono capire fino in fondo''. I sintomi di questa malattia possono variare sensibilmente ed essere anche lievi. Possono però presentarsi complicazioni, come una polmonite.
Da luglio in poi è scesa l'età media: prima era 60-65/80 anni, successivamente si sono ammalate persone di 40-60 anni, ultimamente il report dell'Istituto superiore di sanità segnala che i positivi hanno intorno ai 30 anni. Però, nel momento in cui un giovane si infetta ed è poco o per nulla sintomatico, diventa una fonte di contagio intrafamiliare, per nonni e genitori.
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