Fumetto su " I promessi sposi"
Francesco Pasinetti e Davide Stefani 2^BS
Dialogo tra Renzo e Don Abbondio: 8 novembre 1628
Come, di che giorno? non si ricorda che s' è fissato per oggi?
Di che giorno volete parlare?
noi poveri curati siamo tra l' ancudine e il martello
bisogna ben ch' io ne sappia qualche cosa, poiché me ne ha già rotta la testa
In questa scena Renzo e Don Abbondio discutono su che ora è più comodo incontrarsi in chiesa.
Don Abbondio cerca di perdere tempo allontanando il più possibile il momento in cui dovrà dare una spiegazione a Renzo.
Don Abbondio cerca di perdere tempo allontanando il più possibile il momento in cui dovrà dare una spiegazione a Renzo.
In questa scena il curato si presenta come una vittima e Renzo si dimostra come una un bugiardo e ipocrita.
Ma mi spieghi una volta cos’è quest’altra formalità che s’ha a fare, come dice; e sarà subito fatta
Error, conditio, votum, cognatio, crimen, Cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis, cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita
In questa scena Renzo e Don Abbondio si trovano nuovamente a discutere per capire cosa fare con questo matrimonio.
Che discorsi son questi, signor mio?
Via, caro Renzo, non andate in collera, che son pronto a fare tutto quello che dipende da me. Io, io vorrei vedervi contento; vi voglio bene io. Eh quando penso che stavate così bene; cosa vi mancava? V’è saltato il grillo di maritarvi
Insomma, figliuol caro, io non ci ho colpa; la legge non l’ho fatta io. E, prima di conchiudere un matrimonio, noi siam proprio obbligati a far molte e molte ricerche, per assicurarci che non ci siano impedimenti
Renzo e Don Abbondio si trovano di fronte per parlare del fatto che per fare il matrimonio, secondo la legge, serve fare delle ricerche.